Anime & Manga > Shugo Chara!
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Autore: Meme06    22/02/2012    2 recensioni
Ciao a tutti! Eccomi di nuovo a scrivere su questa sezione. Questa volta però sarà una cosa 'leggermente' diversa, rispetto alle mie solite storie. Innanzi tutto avverto che per chi non ha letto il manga potrebbero esserci forti spoiler.
L'altro giorno mi è capitato di riflettere su Shugo Chara e ho trovato dei momenti che nel manga, in disegni, durano un secondo. Mentre secondo me durano di più. Ho pensato così di riportare in alcuni momenti precisi, i pensieri di determinati personaggi, riflessioni insomma. Ho messo la nota OOC proprio perché saranno pensieri e ho paura di stravolgere il carattere dei personaggi. Beh, che dire! Spero solo che vi piaccia! Fatemi sapere che ne pensate! ^ ^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti! ^ ^ Ormai avrete capito che i momenti non sono in ordine cronologico, quindi presumo non vi stupirete se in questo capitolo descriverò un momento del primo manga. Il primo incontro con Ikuto. Probabilmente ora direte che questa fanfiction l'ho scritta solo per Ikuto. Perché ancora una volta mi immedesimo in lui. Ma vi assicuro che vi stupirò, perché dal prossimo capitolo non sarò ne Amu né Ikuto! Ma lo scoprirete al prossimo aggiornamento… XD Buona lettura e fatemi sapere che ne pensate! XD


Proprio da sveglio ho iniziato a sognare


Sognare. Parola grossa per uno come me. I sogni sono solo una sciocca emozione che cerca a tutti i costi d'ingannarci. Che ci spinge a credere in lei. E noi, sciocchi, a volte ci abbandoniamo ai sogni, nonostante dovremmo affrontare la realtà.

Gli ordini li ho ricevuti. Ma non ho affatto voglia di seguirli. Sono stanco. Vorrei solo dormire. Ma se mi scoprissero in casa a sonnecchiare credo che non avrei modo di evitare una romanzina.

Uff, però, che noia… Mentre cammino vedo qualcosa. Una buca. Un posto dove ci sono dei lavori. Forse ristrutturazioni. Cose di cui non m'importa un cavolo insomma. L'unica cosa che si attanaglia nella mia mente è 'buca'. Un posto dove nessuno verrebbe mai a disturbarmi. Mentre mi avvicino noto che si trova vicino alle elementari e di conseguenza vicino alla mia scuola. Anche questa mattina non sono andato a scuola, se mi beccassero passerei grossi guai. L'idea della buca a quanto pare si fa sempre più interessante. Salto dentro e dopo essermi messo comodo mi addormento.

Sogno. Sogno la libertà. Cosa raggiungibile per me solo nella mia mente. Sogno di uscire, di andare via dalla Easter e dal Giappone. Di visitare ogni luogo del globo e poter sentire il vento che mi passa nei capelli senza preoccuparmi di cosa accadrà domani. Poter andare in ogni luogo senza fretta e senza avere timore di essere pedinato. Io. Yoru e il violino in spalla. Non mi serve altro. Tutto quello che ho adesso lo abbandonerei, facendone un lontano ricordo. Per poi ricominciare tutto da ca…

Qualcosa mi è piombato addosso. Mi sveglio di colpo ed apro gli occhi lentamente, ancora leggermente assonnato, mentre piano piano tiro su il busto. Davanti a me, o meglio, sopra di me, c'è una… una bambina?

- E tu chi saresti? - chiedo. La voce ancora sottile e leggermente assonnata. - Stavo sognando così bene… mi hai svegliato proprio sul più bello…

Mi guarda. Sorpresa anche lei. Mi passo una mano fra i capelli e riesco a svegliarmi del tutto. Sento che dice qualcosa. Ma non capisco, anche perché non m'importa. Cavolo, non sono libero nemmeno di schiacciare un pisolino in santa pace che mi salta addosso una mocciosa. Cosa diavolo ci fa fuori dalla scuola poi… dentro una buca per giunta… ancora devo capirlo.

Mentre penso questo il mio naso avverte un odore particolare. Mmh… forse non è stato proprio tutto inutile. A quanto pare oggi il lavoro sarà più facile del previsto.

- Uovo… - dico a me stesso probabilmente, giusto per la convinzione che sia esatto quello che ho avvertito. Senza pensarci due volte mi sporgo verso di lei e inizio ad annusare. Devo essere sicuro prima di fare qualcosa.

- Eh? - fa la mocciosetta. - Che stai facendo?

Mi stacco un poco da lei e la guardo bene, mentre le dico:

- Si sente chiaramente l'odore di un uovo appena deposto. Tu sei una portatrice di Shugo Chara, vero?

Arrossisce visibilmente. Con gli occhi studio rapidamente la sua figura. Mmh… ora che la noto bene avrà si e no nove o dieci anni. Devo prendere assolutamente quell'uovo che ha, potrebbe essere quello che sto cercando. Mi avvicino a lei, e senza pensare inizio a passare le mani sul suo corpo. Un po' per stuzzicarla, un po' per trovare davvero il suo uovo del cuore. Devo ammettere che non mi sono mai divertito così tanto, vederla arrossire e gridare per l'imbarazzo è fantastico.

- Toglimi subito le tue manacce di dosso! Maledetto! Bip bip…

Però, per essere una mocciosa me ne ha dette. Finalmente lo trovo e mi scosto da lei con un sorrisetto soddisfatto, reggendo in mano un uovo rosa con dei cuori.

- Eccolo qui, finalmente! - esclamo.

- Ah? Quello è il mio uovo! - esclama lanciandosi su di me e tentando di riprenderselo con scarsi risultati.

D'un tratto però una ruspa ci sorprende, mentre sta gettando della terra dentro la buca. Guardiamo entrambi in altro.

- Così, ci seppellirà! - fa la ragazzina.

No problem, dico nella mia mente. Sono o non sono un gatto? Con un balzo felino riesco ad uscire dalla buca, purtroppo pre me però, l'uovo mi scivola dalle mani schiudendosi.

Faccio appena in tempo a balzare fuori che vedo la ragazzina di prima seguirmi, saltando però un po' troppo in alto, insieme al suo Shugo Chara, per poi finire su dei fili della corrente. Faccio un balzo e mi ritrovo sopra il palo da dove escono essi. Annuso l'aria. Non ne ha solo uno di uovo.

- Hmm? Ma guarda… c'è odore di altre uova… - dico.

La mocciosetta scambia due parole con il suo Shugo Chara. A quanto pare hanno intuito le mie intenzioni.

Sto per ripartire all'attacco quando Yoru sbuca da sopra la mia spalla.

- Che vuoi fare Ikuto? Vuoi usare la Chara Trasformation? - mi domanda.

Io lo guarda e senza pensarci rispondo:

- No, non è necessario, sarà facile occuparsene.

Poi guardo la ragazzina, la quale sta traballando su un filo.

- Dunque ti chiami Amu, giusto? - le chiedo. Avevo sentito il suo nome poco prima, l'aveva chiamata il suo Shugo Chara. - Be', ti consiglio di fare attenzione a dove metti i piedi… o corri il rischio di cadere.

- Ah? Cosa? - grida spaventata.

Balzo di fronte a lei sul filo e mi avvicino sicuro di me. Questa volta devo farcela.

- Bene bene, questi li prendo io…

Un flash improvviso mi costringe a lasciar perdere Amu e a saltare via. Il filo di spezza e lei cade a terra per poi finire tra le braccia di… oh no, che noia! Ecco a voi il piccolo principe che fa la sua entrata d'effetto! Santo cielo, peggio di così? Beh, a meno che on si metta a piovere, non credo possa andare.

- È una violazione del regolamento tentare di rubare le uova appena deposte, gattaccio ladro! - mi grida contro Tadase.

- Di nuovo tu piccolo principe? - lo derido io con un sorriso sardonico.

Lui continua a blaterare cose inutili che non vale neanche la pena di stare a sentire.

- Siamo nei guai Ikuto! - mi dice Yoru.

Ha ragione. Dobbiamo battere in ritirata, ma questo non vuol dire che non possa andarmene come voglio io.

- Piccola Amu, ricordati bene queste parole. - dico. - Le tue uova del cuore presto saranno mie!

Faccio un improvviso Chara change per poi andarmene via.

Dovrò andare a fare rapporto al capo, parte meno piacevole della giornata. Nonostante questo però, sento che quello che è successo oggi mi ha in qualche modo risvegliato dall'apparente stato di paralisi emotiva che sto vivendo. Saranno solo fandonie.

  
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