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Autore: curlymakesmesmile    25/02/2012    6 recensioni
- Non so.. boh, credo riguardi un concorso.. sinceramente non mi interessa di cosa si tratta, leggete voi e poi datemi indietro sto foglio, veloci..- il ragazzo dell'espresso è parecchio antipatico. Iniziamo a leggere. Oggetto: Vincita Concorso 2012 "Il collage più bello degli 1D". Iniziamo a leggere tutto d'un fiato. Non respiriamo. Ci sentiamo morire. ABBIAMO VINTO, è realtà? Il tipo del corriere ci risveglia dalle nostre espressioni ebeti. -Avete fatto?- Gli consegnamo il foglio ed esultanti chiudiamo il ragazzo fuori dal cancello lasciandolo con un palmo di naso. Ce ne torniamo in camera ridendo come cavalli sclerati! (?)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Care ragazze,

vi voglio ringraziare per aver letto tutta la mia storia, sappiate che vi adorerei ancora di più se in futuro leggeste il secondo volume. Come sapete, questo è l'ultimo capitolo, ci ho messo molto tempo per scriverlo e sistemarlo grammaticalmente. La fine è a strasorpresa, ovviamente per tenervi in agitazione e suspense per il due... in ogni caso spero di essere riuscita a farvi emozionare, perchè altrimenti avrei fatto cilecca come obiettivo... LOL Ditemi pure tramite le recensioni cosa pensate dell'autrice (MEEEE *YEEE*), della storia in generale, del capitolo, siate critiche ma non troppo:D! lol
No vabbè dai, scrivete ciò che vi fa più piacere. Vi adoro. Baci.


CAPITOLO 10. Memories are everything and nothing. Not exist physically, but live within us. Just like you.

Stiamo passeggiando mano nella mano io e Harry sul lungolago, osservando tutti i passanti e cercando di trovare qualche anormalità nelle cose. Eppure, proprio stasera, in questo tramonto, nulla è buffo o strano da poter essere deriso, è tutto in equilibrio appena sopra la follia, tutto così sospeso. L'aria è fresca, romantica, fraganza di primavera, tulipani, ginestre e piante acquatiche. Dove a Natale viene allestito un presepe, adesso c'è un piccolo giardino nascosto dietro rocce e siepi, che dà sul lago aperto e gelido.
Ci sediamo su una panchina al centro di quel piccolo paradiso racchiuso fra ristoranti, luci e immagini riflesse sull'acqua. I cigni nuotano lentamente, alla ricerca di un pezzo di pane, le anatre scorazzano palmate sul marciapiede, il tramonto infuoca le nostre pupille.
Questo paesaggio celestiale mi ricorda un'estate di tanto tempo fa, quando ero stata a Ibiza. Quel tramonto magico, quella spiaggia ruvida, quelle miriadi di luci, quelle stelle così vicine. Ed ero in un posto totalmente diverso, eppure riaffioravano ricordi.
- Ormai sono le otto passate da un pò, che ne dici? Andiamo al ristorante?- chiede Harry.
Io sorrido e accenno con la testa. Mi alzo e ci incamminiamo.
Entriamo in un locale elegante, chic, sopra la media. Abbiamo un abbigliamento affine e ci sentiamo parte di quel mondo di riflettori e persone apparentemente perfette.
- Styles, per due.- Harry parla un italiano buffissimo, mi perdo nella sua voce senza pensare a quanto sia stato carino a prenotare qui. Ci accomodiamo, appoggio la mia borsa su una sedia libera e mi ripeto costantemente: Non fare casini, almeno stasera. Non farti riconoscere, sei a una cena di classe. Sei con Harry Styles, con una star. Non fare la sfigata.
Ho sempre desiderato far parte di una di quelle feste V.I.P e adesso ho avverato questo... sogno? Se lo si può definire tale, ecco sì.
Stiamo camminando verso casa, guardandoci attorno.
- Non ho sonno stanotte, e poi hai rubato il mio cuore e finchè non me lo riprendo non sono felice.- Hazza stasera è così carino.
Ho paura all'idea di passare la notte con lui, ma da un lato questa cosa mi fa piacere, ho bisogno di stargli accanto. Non lo vedo da tantissimo tempo.
Sono convinta che mi stia per portare a casa, che mi dia un bacio sotto casa e che poi se ne vada. Davvero, vorrei che la serata si concludesse così, ma una parte di me più profonda mi urla: Spera che ti porti ovunque, eccetto che lì.

Harry
Continua a ripetermi le stesse frasi: "Dove stiamo andando?" "Cosa stiamo facendo?" "Questa non è la via di casa". È come se non avesse fiducia in me, come se non mi riconoscesse più, come se fossi cambiato, come se non fossi più lo stesso.
Cerco di essere romantico e protettivo, di essere me stesso. In fondo non ha motivo per avercela con me, non l'ho mai tradita. Non le ho mai fatto un torto. Stasera deve essere tutto perfetto e non mi interessa se tutto non andrà come prestabilito, ho voglia di andare fuori dalle righe. Ho chiesto ai ragazzi e al manager di non telefonarmi, non stasera.
La tengo stretta, temo davvero che da un momento all'altro se ne possa andare via, sfuggendo dalla mia presa. Nonostante tutto non voglio soffocarla e sapendo che è una ragazza che ha bisogno dei suoi spazi, non la riempio di domande.
Un taxi che ho chiamato oggi pomeriggio ci sta aspettando davanti alla fermata degli autobus. Le apro la porta dell'auto e si accomoda, preceduta da me.
Durante il tragitto non parliamo, ci limitiamo a sussurrare frasi dolci nell'orecchio dell'altra e viceversa. Non mi fa domande, è parecchio silenziosa e tiene lo sguardo volto verso il finestrino. Evidentemente sta pensando, e io non voglio distrarla.

Claudia
Il paesaggio è così bello, riconosco il paese in cui siamo. Ci sono stata molti pomeriggi da bambina, la domenica con i miei genitori. Ricordo che andavo a prendere il gelato e osservavo i mulini ad acqua che si susseguivano ogni qualche metro, affollati di lucchetti arrugginiti argento e oro, sui quali c'erano incise lettere e iniziali di giovani innamorati.
È ormai sera inoltrata, le luci del paese antico sono riflesse sul torrente. Riconosco un ristorante con una terrazza pensile sotto la quale c'è una cascata. Pensandoci, questo paese si chiama Borghetto, sì, è davvero quello della mia infanzia.
Ad Harry, invece, sembra ricordare un altro luogo.
- Sembra quel viale fiorito del nostro primo bacio, ricordi? Londra.-
- Noi due.- ribatto.
- Il sole.
- I fiori rosa.
- I lucchetti.- termina il ricordo.
Per la prima volta prendo io l'iniziativa, lo abbraccio baciandolo lievemente, senza volergli trasmettere passione e sentimenti forti. Sono lieve, indebolita da quel vortice di ricordi.
Sono davvero felice di essere lì con lui, ma ho paura di sbagliare anche solo il momento in cui lo bacio, ho paura di sbagliare a dire una frase in più, ho paura di essere inadatta, ho paura di essere incompresa, paura di non essere capace di fare nulla, paura di sbagliare, fare errori, di non avere tutta la sua esperienza. Me lo aspetto, è un sesto senso femminile.
Ho solo 17 anni e qualcosa, non ho idea di come sia nei momenti più personali con una ragazza. Harry, nonostante questo, non sembra come gli altri ragazzi, non ho paura di lui. Mi fido di lui, del suo fare dolce e rispettoso, ma so anche quanto possa essere capace di ferirmi. Ho paura di altro. Paura di non essere pronta.
In realtà non mi importa farmi certe paranoie in una serata così speciale,
così unica e soprattutto irripetibile. Penso che sia un bel momento e che dovrei lasciarmi andare, cosa che non ho mai fatto, per abitudine forse. Per il fatto che sono sempre dovuta apparire perfetta e sicura di me all'esterno, senza dar mai a vedere la mia agitazione interna. La sicurezza c'è sempre stata, la paura altrettanto. La paura di fare errori, gli stessi soliti errori che possono rovinare tutto. E se a lui non soddisfassi affatto? Se non fossì così perfetta come posso sembrare? Se in realtà fossi così monotona e solo una figura apparente e nulla di concreto? Mi pongo un sacco di problematiche, quando quello che dovrei fare, sarebbe solo lasciarsi tralasciare dall'amore. Che in sè non è nulla di cattivo e non è esso a fare schifo, ma le persone, le condizioni, terze parti incomode.
Me lo riprometto costantemente finchè passeggio sul Ponte del centro storico e cerco di mantenere la mia promessa. Il mio lato più debole e insicuro viene a galla nei momenti inopportuni, ma la mia determinazione costante che ho sempre avuto, non manca a farsi sentire e sovrasta ogni altra cosa. Il mio desiderio è sempre stato Harry Styles.
È qui con me, è mio. E nessuno mi impedirà di fermarmi.
Mi stringe la mano coprendola con la manica del suo maglione, la brezza è abbastanza fredda e mi fa tremare. Eppure non cerco di attirare la sua attenzione fingendo di avere freddo, lascio che sia lui a stringermi forte, senza obbligarlo a fare cose che non vorrebbe fare. Mi chiede di non fare domande e finchè chiacchieriamo, passa una veloce ora, intensa di risate e momenti carini, complimenti e baci. È ormai mezzanotte, il primo quarto di Luna non esita a mettersi in mostra, ecclatata dalle molteplici stelle che l'applaudono nel suo palcoscenico blu cielo. I tacchi provocano molto dolore, sto pensando a quanto siano infernali, quando Harry mi interrompe i pensieri.
- Il taxista non può venirci a prendere. Sono tutti occupati, inoltre qui il servizio non è 24h su 24h.- Ha un'aria visibilmente preoccupata.
Cerchiamo una soluzione continuando a camminare a passo veloce avanti e indietro, finchè non scorgiamo Liam con Danielle, che è venuta a trovarlo finchè è in Italia.
Ci avviciniamo a loro, raccontandogli l'accaduto.
- Noi stiamo qui a dormire, abbiamo preso per stanotte una stanza romantica, vero Liam?- ci spiega Danielle sfociando in un sorriso.
Lui annuisce. - Siamo venuti qui con la macchina di Danielle, che l'ha imbarcata nel traghetto venendo qui. Se volete potete usarla.- spiega Liam.
Harry si fa dare le chiavi, parlano fra loro in inglese, ma non riesco a seguire il discorso.
Iniziamo ad andare verso l'auto parcheggiata poco distante da lì.
Prima di entrare ci fermiamo nel negozio di lucchetti e ne acquistiamo uno laccato incidendo le nostre iniziali. Lo attacchiamo in disparte, in alto, in un angolo lontano da tutti gli altri. Harry mi prende le guance fra le sue mani, baciandomi come la prima volta.
Salgono brividi freddi nelle mie gambe, che sembrano cedere da un momento all'altro.
È sempre la stessa sensazione, arrossisco come una sfigata e inizio a ridere.
Mi vergogno di me stessa in questi momenti, sono imbarazzata. Per quanto possa essere spavalda e testarda, sociale ed estroversa, ho sempre un pò di timidezza che riservo dalla mia infanzia di bambina tranquilla e zitta. Salgo in macchina, tutto attorno è buio, i lampioni sono spenti e se qui con me non ci fosse Harry, mi sentirei a disagio e starei già urlando, con le allucinazioni di ombre inesistenti. Da ragazza pensierosa che si rispetti, inizio subito a osservare tutt'attorno perdendomi in parole e idee strane.
Hazza mi distoglie da tutto questo, prendendomi fra le sue braccia e baciandomi. Lui si sposta nel sedile posteriore, facendomi segno con la mano di raggiungerlo.
Lo raggiungo, quello che voglio ora è solo stare con una persona di cui ho realmente bisogno. Sono seduta cavalcioni, ho sfilato dai miei piedi i tacchi a spillo diabolici che hanno provocato le mie molteplici vesciche. Lui si toglie il maglione, in seguito la camicia.
Mi accarezza il collo e il viso, abbracciandomi a sè.
Si sdraia sui tre sedili dell'auto, finchè mi bacia e mi tira verso di lui, costringendomi a restare sollevata, quasi in piedi in quello strettissimo metro e mezzo.
La sua pelle mi ricorda una fragranza fresca, pulita, neutra, niente di troppo tenace, aggressivo. Mi mette a mio agio il suo profumo. Ha dei capelli a dir poco da favola.
Sto arricciando la sua capigliatura con un dito, osservando la sua chioma che tengo in mano.
Sono in braccio a lui, non rendendomi conto che mi sta guardando e che sta per baciarmi sul collo. Non si può affatto dire che ci si può annoiare con lui.
Sa che soffro il solletico più di ogni altra cosa, sa che rido tantissimo e che mi diverto e quindi mi fa sfinire dalle risate, dai singhiozzi e dal divertimento.
Mi copro ovunque avvertendo solletico nella pancia, accentuato dalle sue mani gelide e morbide. Lui continua finchè non si accorge che respiro affannata, non resistendo più a quella tortura. -Non puoi dire che non ti diverti a farlo con me.- sorride malizioso.
- Fare cosa, Styles?- Gli sorrido.
Lo bacio a fior di pelle, le sue labbra fini sono morbidissime.
I suoi occhi fanno paura, li noto più di ogni altra cosa, sono infiniti e mi rendono partecipe delle sue emozioni e dei suoi stati d'animo. Sono il suo specchio, e in quello specchio vedo tanta felicità. Per il resto della serata, lascio alla vostra immaginazione.
- È stato a dir poco un contrasto fra adrenalina e divertimento.-
mi sussurra sotto il mio appartamento.
- Come le montagne russe- Sorrido e lo abbraccio stretto, scoccando un bacio sulla guancia.
Resta attonito, con una faccia da stupido. Gli rubo un altro bacio.
- Buonanotte Cenerentola.- Mi stringe forte.
Mi lascia dalla sua presa e mi incammino verso la rampa di scale.
Mi addormento subito, ancora con il vestito e i tacchi addosso, con il trucco visibilmente colato e i capelli scompigliati, facendo appena caso alla presenza di Zayn nel letto di Angelica.

Zayn
-Alzati, Claudia. Ormai è l'una del pomeriggio, dai. Devo dirti una cosa...-
Sono ancora a casa delle ragazze e sto trovando un modo per annunciare a Claudia una notizia non troppo bella, ma di cui Angelica se n'è già fatta una ragione.
Si sta rigirando nel letto, e come ogni amico che si rispetti, l'aiuto a disintossicarsi da quello stato, porgendole dei jeans e una maglia presi dal suo armadio.
Suonano alla porta. Pensavo fosse Angelica, invece no. È Hazza.
- Dov'è Claudia?- chiede serio. Indossa un cappello, segno evidente che stanotte si è divertito, tutto si spiega.
- È di là. - Li lascio soli, osservando i passanti dalla finestra.

Harry
- Ho ricevuto una chiamata stamattina dal manager. Oggi pomeriggio...noi partiamo. È un urgenza, ci hanno chiamati per un un'esibizione dell'ultimo minuto in una cittadina Irlandese.
Dico questa frase tutto d'un fiato, non potendo sapere la sua reazione. Attendo una risposta.

Claudia
Penso, in questo momento, di avere gli occhi stravolti, fuori dalle orbite.
Penso anche di avere uno sguardo agghiacciato, perso, senza sentimenti, da non riuscire a esprimere il vuoto che cade dentro di me. Tutto quello costruito finora che cade giù, nell'infinito, in un vortice interno. Tutto per una chiamata.
- OK.- gli rispondo fredda. Continuo a cucinare la pasta al ragù che ha comprato il giorno precedente Angelica. Deglutisco di tanto in tanto, mandando giù il magone soffocante.
È ormai l'una, mi siedo a tavola, mangiando quel pasto freddo e insapore.
Proprio come il mio stato d'animo.
Cala in silenzio attorno, ci siamo solo io e Zayn. Harry se n'è andato in hotel a fare le valigie, un'altra volta. Angelica è dai suoi genitori. La forchetta sbatte sul piatto, cadendo poi a terra. Mi sento mancare, gira la testa, tutto intorno a me ruota vorticosamente.
Cerco di sollevarmi dalla sedia, affacciandomi alla finestra per respirare un pò d'aria fresca.
Il mio mondo sta cadendo a pezzi davanti ai miei occhi, non ho intenzione di cadere in un altro periodo di depressione solo perchè lui deve fare concerti su concerti.
È comunque il suo momento di gloria, la sua vita e non gli impedirò affatto di rompere i suoi sogni. Mi sento solo morire, mi sento malissimo.
Zayn si accorge di quanto sia distrutta sia fisicamente che moralmente, per cui mi si avvicina sorreggendomi e accompagnandomi in bagno. Mi lascia sola, ma sento comunque che mi sorveglia da dietro la porta. Osservo la mia immagine riflessa nello specchio.
Ho gli occhi stanchissimi, rivolati da lacrime e le mie goti sono infuocate.
Il resto del viso è color cadavere.
Sto piangendo a dirotto, non posso far altro che sdraiarmi sul letto a piangere, aspettando che finisca tutto questo. Zayn si avvicina a me, abbracciandomi.
- Si tratta di pochi giorni, vedrai, vi rivedrete. Sii forte, proprio come lo sei sempre stata.-
È un amico fantastico, davvero.
Lo ringrazio di tutto, quando vedo nella mia vista appannata la sua valigia. E lui.
Che stanno per uscire.
- Aspetta!- urlo.- ZAYN!
Lo inseguo chiudendo dietro di me la porta e portando con me poche cose.
Lui mi sorride e mi fa cenno di raggiungerlo.
A metà strada incontro Angelica, che affannata, ci stava raggiungendo.
Ci incamminiamo verso l'Hotel di Louis Liam Niall e Harry.
Li troviamo appena fuori dall'entrata.
Corro incontro ad Harry, sto per dirgli tante cose... voglio fargli un discorso lungo, stavolta. Lascio che i miei sentimenti più sinceri escano allo scoperto.
La mia faccia è visibilmente disperata dal pianto e rigata da lacrime rosse.
- Harry... io...- inizio a singhiozzare ripetutamente, prendo forza.
Mi abbraccia fortissima.
- Ci potremmo rivedere ogni mese, potrei venire da te ogni volta che tu vuoi.- mi sorride.
- Il fatto è che io... tu non immagini neanche quanto io abbia sofferto l'ultima volta, non sai affatto che questo viaggio al Lago è servito solo per dimenticarmi di te perchè la mia vita è diventata un peso incredibile sulle spalle, insopportabile. Un cerchio infinito senza via d'uscita, un vizio, una droga, sei diventato un'ossessione platonica, una pressione più grande di me che mi schiaccia giorno dopo giorno se tu non sei qui con me. In questi mesi ho pianto, sono stata malissimo, a tenere questo segreto con Harry Styles, sono quasi morta dalla voglia di averti lì con me, e pensavo come una bambina, che pensandoti avrei potuto avere bei voti, superare la vita bene. E invece no. Non ho saputo voltare pagina, ho continuato a camminare avanti guardando indietro, perchè il ricordo di te viveva in me più di ogni altra cosa, come quel sapore di mare che risveglia ogni senso al ripetersi di ogni estate.
Ecco, ogni volta che ti vedevo o anche solo sentivo la tua voce al telefono, mi sentivo la più fortunata. Poi quando, tu te ne andavi mi crogiolavo in una depressione profonda, in un pozzo. E fingevo sorrisi con tutti, in realtà è stato tutto uno schifo. E maledetto il giorno in cui ci siamo conosciuti, maledetto quel concorso. Maledetto quel tuo sorriso, Styles. Maledetto quel nostro bacio, maledetta ieri sera. La distanza a volte vince sull'amore, questa non è una favola e niente ha il lieto fine, a volte trionfano i cattivi e stavolta ho perso io. Forse ci sarà la rivincita contro il tempo e lo spazio, ma una persona così come me, per quanto forte possa apparire, non può sopportare questi rapporti a distanza. Styles, è finita. Le nostre vite non combaciano, non possiamo vivere in pace senza che uno dei due si faccia male. Ti auguro il meglio dalla vita, ti auguro di trovare una moglie o una ragazza migliore di me, perchè tu sei la perfezione e meriti qualcosa alla tua altezza. Ti auguro figli maschi, ti auguro tanto successo nel lavoro, ti auguro che quel faccino adorabile non svanisca mai. Perchè il tuo sorriso e il tuo sguardo sono la cosa più bella che mi sia mai capitata. Ma stavolta non abbiamo vinto noi, non sono abbastanza forte. Sono sempre i soliti, noiosi, gli stessi errori che ci rovinano. Che mi rovinano. Tu sei perfetto, non hai sbagliato nulla e grazie di cuore per stanotte, è stata forse la più bella. Adesso devo saper voltare pagina e capire che tutto ha una fine, arrivederci Harry Edward Styles, per tutti Hazza. Ti amo.-
Esce tutto velocemente, con una sincerità assoluta.
Me ne vado veloce a casa, con le mie valigie ormai fatte piangendo come una pazza, svanendo nel fumo dell'auto di mio padre.
Tutto ha una fine e quando è qualcos'altro a finire prima di noi, allora soffriamo tantissimo. È peggio della morte, è un sapere che sei lì sotto il mio stesso cielo e essere consapevoli che non si può stare vicini. È la vita che ci butta innanzi prove da superare. E penso che questo sia l'unico modo per risolvere il problema.

Addio, Styles.

Memories are everything and nothing. Not exist physically, but live within us. Just like you.
I ricordi sono tutto e niente. Non esistono fisicamente, ma vivono con noi. Proprio come te.
E ci sarai sempre nella mia mente e il tempo non cambierà l'immagine che ho di te.


-author's note-
Grazie a tutte le ragazze che hanno recensito finora,
grazie a tutte le lettrici, a chi ha commentato su Twitter,
a chi aspetta con trepidazione il secondo volume.
È stato emozionante per me scrivere tutto ciò. Vi adoro.
@_ClaPayne

 

LINK VOLUME DUE: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=973414&i=1
  
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