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Autore: Eloise_elle91    01/03/2012    6 recensioni
Ciao a tutti! Eccomi con una nuovissima long fiction che è il continuo di Doppleganger Petrova, le origini.
Abbiamo lasciato Elena a Manhattan e Klaus che vuole costringere i nostri fratellini a uccidere la donna che amano... cosa succederà? Arriveranno nuovi personaggi forti e carichi di misteri e segreti.
Vi dico subito che la storia avrà un’impronta Delena e che ci sarà una loro storia d’amore, quindi vi prego di non offendere e di non linciare, ma anche se siete Stelena questa storia potrebbe fare per voi, perché ciò che racconto è legato anche alla storia della prima doppleganger e alla storia degli Originari. Vi auguro una buona lettura, spero che mi seguirete e che recensirete al meglio questa storia :) Vi aspetto!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti! Vi presento la mia nuovissima long fiction, continuo di Doppleganger Petrova, le origini. Vi dico subito che quello che leggerete sarà completamente diverso rispetto al telefilm originale, ci saranno nuovi personaggi e i nomi degli Originari sono completamente diversi, tranne Mikael e Esther. Tutto ciò che narrerò sarà frutto della mia immaginazione e soggetto ai diritti d'autore. Ci sarà il triangolo amoroso Stefan, Elena e Damon, ma la storia lascerà più spazio alla coppia DELENA. Il genere è fantasy e ci saranno riferitmenti anche ad altre opere di questo genere.
Spero che mi seguirete, che il primo capitolo vi piaccia e che recensiate in molti *-*
Ely**

 





 

                                  Capitolo 1: il tempo può essere riscritto
 

Quando Elena si svegliò era mattina e si trovava a casa di Joey, il racconto di poche ore prima l’aveva turbata, ma allo stesso tempo le aveva dato ulteriori motivi per far fuori Klaus, anche se tutto questo aveva un prezzo: la sua morte, la fine dell’amore che provava per ... chi? Stefan o Damon?
Questo non lo sapeva, in quel momento la cosa fondamentale che doveva fare era tornare a casa e mettere fine alla sua vita, così da mettere fine anche a quella di Klaus, ma soprattutto avrebbe salvato le persone che amava di più al mondo.
Quando disse a Joey che voleva ritornare a Mystic Falls per salvare Stefan e Damon, lui decise di andare con lei per proteggerla...
“Charlotte lo avrebbe voluto” disse l’Originario ad Elena sinceramente; la ragazza capì che non poteva mentirgli dopo tutto l’aiuto che le aveva dato, non per altro, ma forse perché non se lo meritava: per quel poco che aveva conosciuto di lui aveva capito che era un vampiro dal cuore puro, forte, ironico e deciso allo stesso tempo. Tutto quello che gli leggeva negli occhi era la grande sofferenza per aver perso la donna che amava, la sua famiglia e il rimpianto di non aver potuto salvare suo nipote.

“Joey devo dirti una cosa e so che ti arrabbierai con me” esordì Elena.
Joey la guardò perplesso, quasi sorpreso: cosa gli avrebbe mai dovuto dire di così tragico?

“Elena, sai che con me puoi parlare, cosa mi dovrebbe fare arrabbiare?”

“Ti ho mentito, ti ho nascosto la verità più triste e felice che tu possa mai sapere. Tu non meriti le mie bugie, ho giurato che non avrei avuto più segreti con nessuno”

“Elena per favore parla, mi stai facendo spaventare"
“L’altro giorno quando mi accompagnasti a quel cimitero non era per rimanere da sola a leggere, ma per incontrare una persona. È viva Joey e io non posso nascondertelo, Charlotte è viva ed è un vampiro”

Joey non sembrava sorpreso da ciò che Elena gli aveva detto, abbassò semplicemente lo sguardo. Ad Elena parve scorgervi una lacrima...
“Non ne sono sorpreso” disse piano con poca voce guardando sempre in basso...
“Cosa? Perché?”

“Perché di lei non ho mai trovato il corpo e così ho iniziato a sospettare che qualcuno, forse Klaus, l’avesse trasformata in un vampiro...”

“Io l’ho vista. Ci siamo incontrate un paio di volte, ma non è stato Klaus a trasformarla...”

“Arianna” disse lui con un mezzo sorriso “non ho più avuto neanche sue notizie”

“Chi è?”

“Un’Originaria; una sorella che ho conosciuto durante la battaglia di Charlotte”

“è buona?”

“Per quel poco che vidi, direi di si, ma è cresciuta da sola e quindi è una tipa tosta... Sai dov’è ora Charlotte?”

“Joey, lei mi ha fatto promettere che non ti avrei detto niente. Klaus non sa che lei è un vampiro...”

“Elena io la amo, dopo tutti questi secoli io la amo ancora! Ma comincio a dubitare che lei, dopo la trasformazione, abbia smesso di amarmi”

Joey si portò una mano alla fronte, mentre l’altra teneva in mano un anello. Improvvisamente i suoi grandi occhi azzurri si riempirono di lacrime. Elena gli prese una mano e gliela strinse forte per dargli sostegno, per dirgli che non lo avrebbe lasciato da solo.
“Joey se c’è qualcosa che posso fare per te, dimmelo ti prego”

“Elena” disse l’Originario sorridendole “ho promesso che ti avrei protetta, ma sapere che Charlotte è ancora viva mi fa soffrire molto; però tu sei più importante ora e non posso permettere ai miei sentimenti di avere la meglio”

Elena si sentiva tremendamente in colpa, ancora una volta aveva fatto soffrire qualcuno...
Joey le accarezzò la guancia con la sua mano, poi le diede un bacino, piccolo piccolo sulla guancia che aveva così teneramente accarezzato e le sussurrò all’orecchio:
“Grazie piccola Elena”

Andò a caricare la macchina con i loro bagagli. Elena distrattamente disse nella sua mente “ci sarò sempre per te”.
                                                                                               ***
Klaus se ne stava in una poltrona a casa Salvatore in silenzio, mentre attuava un nuovo piano: doveva liberarsi di Elena, così avrebbe potuto creare il suo esercito di ibridi, ma non voleva darle la soddisfazione di morire per mano sua...
“Te ne starai qui ancora per molto?” domandò una voce alle sue spalle: Damon.

“Fino a quando la tua amata Elena non tornerà a Mystic Falls e vi soggiogherò per ucciderla”.

“Io sono venuto con te” esordì Stefan “non ho fatto storie, ho squarciato infiniti corpi per te”.

“Beh, Squartatore, allora si vede che non hai svolto pienamente il tuo lavoro”.

“Perché vuoi costringerci a uccidere Elena?” disse Damon “perché non lo fai tu?”.

“Quella ragazza è fin troppo orgogliosa per i miei gusti, ma se proprio ci tenete, con me morirà nel peggiore dei modi” concluse Klaus con voce fredda e cattiva: non prometteva niente di buono.
Quei due vampiri erano così stupidi: innamorarsi due volte della stessa persona? Cosa aveva lei di così travolgente da indurre un vampiro all’innamoramento? Klaus lo giurò su quella tomba, più di mille anni fa, che non avrebbe più permesso all’amore di prendersi gioco di lui. Per questo la uccise, lei non voleva vivere per sempre con lui; se lei fosse ancora viva, a quest’ora lui non sarebbe l’ibrido più temuto del ventunesimo secolo. Lui non era nato assassino, non voleva esserlo...
Si alzò e disse “perché non parlate un po’ come due fratellini civili? Magari se vi fate vedere uniti potrei decidere di non uccidervi” e se ne andò di sopra ridendo di gusto.
Damon guardò Stefan e lo fulminò con lo sguardo “davvero non hai intenzione di opporti fratello?”

“Damon non posso! Dovete lasciarmi in pace tu ed Elena!”

“Lei ti ama! Vuole solo che tu ritorni a casa!”

“Di lei non mi importa più niente Damon!” disse Stefan cominciando ad urlare “Ho ucciso delle persone! Mi sono venduto a Klaus per tenervi al sicuro!”

“Nessuno voleva questo Stefan! Quando Elena aprirà quella porta ci costringerà ad ucciderla! Se la ami trova la forza dentro di te e non farlo. Io non ho problemi a fingermi quello che non sono...”

“Non puoi fingere di non amarla Damon!”

“Hai ragione Stefan! Io la amo! La AMO più di me stesso ed è per questo che se c’è qualcuno che deve uccidere Elena, sarò IO!”
In quel momento suonarono alla porta, Damon si avviò ad aprire, ma Klaus lo precedette e gli disse “Torna in salotto”.
Damon non potè fare altrimenti, quando Klaus aprì la porta disse “Elena”
Elena era appena arrivata al pensionato, sapeva che Klaus era li che la aspettava...
“Klaus, devi smetterla di irrompere come un ladro a casa della gente”

“E tu devi smetterla di fingerti morta per poi spassartela tra i vivi”

Elena fece una lieve risata “non ho paura delle tue minacce Niklaus” disse entrando in casa e andando in salotto: eccoli, Stefan e Damon.
“Sei davvero scortese Klaus, non mi offri neanche un drink... vengo da un lungo viaggio” disse Elena.

“Bourbon?” chiese Klaus.
“Si, liscio” disse Elena che guardò Stefan per qualche secondo, poi incrociò lo sguardo di Damon e con gli occhi gli indicò la finestra. Si girò e vide Joey che si preparava all’attacco.

“Allora Klaus, qual è il tuo piano per uccidermi?”

“Saranno i tuoi adorati fratellini Salvatore ad ucciderti” disse lui “li soggiogherò io stesso”

“Davvero? E allora dimmi Klaus” disse Elena avvicinandosi a lui “perché dopo tutti questi anni ti aspetti che io mi faccia fregare da te?”

“Di cosa parli Elena?”

“Non mi hai ancora riconosciuta?” disse con sguardo cattivo. Lo prese per la camicia e lo scaraventò dall’altra parte della stanza...
“Katerina” disse lui rialzandosi.
“No, riprova Niklaus” disse la vampira: un’espressione indecifrabile appari sul volto di Klaus che disse:
“Charlotte”
La vampira sorrise compiaciuta.
                                                                                            ***
“Che succede?” chiese Elena a Joey prima di entrare in casa.
“C’è qualcuno dentro che ci ha preceduti. Tu resta qui fuori, io vado a tirare i ragazzi fuori di li!”
Quando Joey entrò in casa vide una ragazza uguale a Elena che stava controllando il fuoco per creare una barriera tra lei e Klaus.
“Charlotte” disse Joey, la vampira si voltò e gli sorrise velocemente, poi Klaus disse rivolto a lui “Mi ricordo di te. Prendesti parte alla battaglia del 1340”

“è davvero irritante il poco rispetto che hai per gli anziani fratellino
“Tu!” disse Klaus “Sei tu l’Originario che mi manca!”

“E non mi avrai mai” e i due cominciarono ad affrontarsi: con un pugno Joey lo mise ko, ma Klaus era un ibrido ed era molto agile e scattante. Con una sola mano lo prese dritto alla gola e cominciò a stringerla fortemente, Joey cercò di allentare la presa prendendolo per i capelli e scaraventandolo contro una parete, anche Charlotte stava prendendo parte allo scontro cercando di portare i fratelli fuori dalla casa quando all’improvviso Elena entrò in casa rompendo una finestra, quando vide Charlotte rimase a bocca aperta “credevo non volessi farti più vedere!” le disse.

“Te lo spiego dopo” rispose Charlotte.
“Elena!” la chiamò Damon
“Damon! Prendi Stefan e portalo via” disse Elena decisa, ma Damon la guardò impotente. Troppo tardi. Klaus aveva preso Stefan, lo strattonò e disse “voglio che tu la uccida squartatore! Spegni la tua umanità!”.
“Noooo” urlò Stefan cercando di combattere con tutto se stesso  il soggiogamento...
“Ti ho detto di spegnerlo!” urlò Klaus.
Stefan sembrava in preda ad una specie di trans, fino a quando il suo volto cominciò a cambiare del tutto. Damon fece da scudo a Elena, mentre il vampiro sembrava pronto ad attaccare, ma Charlotte e Joey glielo impedirono. Klaus prese Stefan e disse “Il vostro inferno è appena iniziato” e sparì nel nulla.
Damon si voltò verso Elena, era distrutto. Aveva perso per sempre suo fratello...
“Elena, come stai?”
“Damon, è tutto ok” disse Elena abbracciandolo. Aveva bisogno di lui, voleva che i suoi occhi la guardassero e le dicessero che era al sicuro.
“Perché sei tornata?” disse Damon, prendendole il viso tra le mani e guardandola negli occhi.
“Non volevo che tu morissi, volevo vederti, salvarti” disse lei affannata.
“Sono qui e non ti lascerò mai da sola” disse Damon.
Elena si lasciò andare presto dall’abbraccio di Damon e andò verso Joey e Charlotte, si rivolse alla sua doppleganger dicendole “perché lo hai fatto?”.
“Avevo capito che volevi sacrificarti per mettere fine a questa storia, ma non potevo lasciartelo fare Elena. Tu sei umana e hai il cuore grande e la fortuna di avere delle persone che ti amano, non è giusto che tu muoia” disse Charlotte.
“Infrangere un patto con Klaus non è come firmare la propria condanna a morte?”.
“è vero, ma non potevo continuare a nascondermi” disse voltandosi a guardare Joey “non è vero che ho smesso di amarti, è questo che mi ha dato la forza di accettare che io fossi un vampiro”.
Joey le sorrise e sorrise ad Elena; Damon si avvicinò a lui e disse “beh amico, immagino che ti serva un posto dove stare”.
“Andrò in un albergo”.
“Questa casa è grande e c’è spazio sia per te sia per la nuova sosia di Elena” disse indicando Charlotte, che replicò:
“Andiamo, dillo che ti serve una mano più forte per proteggere Mystic Falls!”.
Tutti si misero a ridere cercando di non pensare al fatto che Klaus aveva avuto la meglio su di loro, ma soprattutto aveva avuto la meglio su Stefan e lui non sapeva tutta la sua storia e questa era la preoccupazione più grande che attraversava la mente di Elena in quel momento.
Era tutto deciso: Joey e Charlotte restavano a Mystic Falls, avevano molte cose di cui parlare così Damon accompagnò Elena a casa; quando arrivarono notarono che le luci erano spente.
“Dove sono tutti?” chiese Elena
“Rick sarà al Grill ad ubriacarsi e Jeremy starà parlando con qualche fantasma perduto...”
“Con chi sta parlando Jeremy?”
“Ops, mi sa che ti sei persa qualche passaggio, ma te lo spiego quando entriamo in casa”.
Come previsto in casa non c’era nessuno, Elena mandò un messaggio a Jeremy mentre Damon portò le valigie di sopra. Quella casa senza la zia Jenna non aveva molto senso, ogni volta che entrava pensava a lei, al fatto che non sarebbe mai dovuta tornare dal campus quel giorno, pensava alla morte brutale che aveva fatto, pensava a Jeremy che era stato abbastanza forte da superare anche quest’altro trauma. Ed ora cos’era questa storia dei fantasmi?
“è vero Damon?” disse Elena appena lo vide scendere le scale; il vampiro non disse nulla, così lei continuò “è vero che non mi lascerai mai sola?”
“Certo Elena, non potrei mai farlo e tu lo sai il perché...”
“No Damon, non lo so...mi hanno abbandonata tutti per colpa di Klaus, Stefan mi ha abbandonata, Jenna è morta e ho paura di perdere anche Jeremy. Damon quello che c’è tra di noi è molto forte, è più di un’intesa e spero davvero di non perderla”
Si guardarono intensamente negli occhi, Elena continuava a fissare le labbra di Damon, avrebbe tanto voluto dargli un bacio, ma non avevano ancora parlato di quello che era successo due mesi fa, figuriamoci se ora poteva permettersi di farlo. Non poteva, almeno non per il momento.
                                                                                           ***
Caroline era a casa di Bonnie, avevano ricevuto il messaggio di Damon che diceva loro che stavano tutti bene e che Elena era tornata insieme a un’altra doppleganger. Jeremy era appena andato via e Bonnie si preparava per andare da Elena. Stavano per uscire quando si trovarono Stefan davanti alla porta...
“Stefan?” disse Caroline sbigottita “cosa ci fai qui?”
“Caroline, Bonnie...Klaus ha un messaggio per voi”
Caroline si svegliò e si rese conto che era giù alle cantine dei Lockwood, aveva la testa pesante e si sentiva debole … “Verbena” pensò subito. Accanto a lei c’era Bonnie ancora svenuta; si avvicinò subito a lei e la scosse chiamandola “Bonnie! Bonnie svegliati!”
La ragazza aprì a fatica gli occhi “Car-Caroline” disse portandosi le mani alla testa “ho la testa in fiamme, ma dove siamo?”
“Siamo giù alle vecchie proprietà dei Lockwood! È stato Stefan! Centra di sicuro Klaus!”
“Ma brava Caroline” disse la voce strisciante di Klaus “Bonnie” continuò fissando la strega “credetemi, le vostre torture sono appena cominciate! Stefan”
Lo squartatore apparve di fianco a lui con un paio di corde, della verbena e un paio di pugnali.
“Fai vedere alle nostre ospiti cosa significa sfidarmi” disse l’ibrido
“è tutto un piano per attirare Elena vero?” disse Bonnie “Caroline, non dobbiamo mai cedere amica mia”
“Cintaci” disse la vampira con il terrore negli occhi.
                                                                                            ***
Elena continuava a chiamare Jeremy al cellulare, ma non rispondeva fino a quando Damon andò ad aprire la porta e si ritrovò davanti lui e Alaric e disse “Finalmente! Dov’eravate?”
“Jeremy aveva dimenticato il cellulare a casa di Bonnie, ma quando siamo tornati indietro non c’era ne lei ne Caroline...”
“Cosa succede?” chiese Elena sbucando da sopra le scale “Jeremy!”
“Elena!” rispose lui abbracciando la sorella “come va?”
“Bene... cosa sta succedendo?” chiese la ragazza con sguardo interrogativo a Jeremy, ma fu Alaric a rispondere:
“Caroline e Bonnie sono sparite e abbiamo il sospetto che ci sia Klaus di mezzo”
“Maledetto!” disse Elena a se stessa. Ora basta, aveva voluto Stefan lo squartatore? Bene che se lo tenesse, ma non doveva torcere un solo capello alle sue migliori amiche. Il cellulare di Elena squillò all’improvviso, quando rispose una voce disse “Mi hai sottovalutato Elena, mi hai ingannato e non vuoi deciderti a morire”
“Ma ti pare che io voglia morire? Cosa vuoi Klaus? Dove sono le mie amiche?”
“Perché non vai sulla tua mail? C’è un piccolo regalo per te” concluse con voce melliflua.
Damon aprì il computer di Elena e andò sulla posta; c’era un video allegato e lo aprì. Bonnie e Caroline legate e torturate era il contenuto del video. Elena scoppiò in lacrime e disse “Caroline! Bonnie!”
Damon le tolse il cellulare dalle mani e disse “Bastardo! Lasciale subito andare, perché non te la prendi con quelli della tua età?”
“Zitto e passami Elena, guai a te se fai un solo passo falso”
Damon passò il cellulare a una Elena tremante, in lacrime, era quasi sul punto di svenire.
“Cosa devo fare?” chiese con voce rotta.
“Elena è inutile che piangi. Lo sai che la fonte dei loro guai sei proprio tu, sei un inutile grande e palloso problema Elena”.
“Perché? Hai ottenuto quello che volevi da me, ora cosa vuoi ancora?”.
“Voglio giocare Elena e le mie pedine saranno proprio le tue amiche. Hai ventiquattrore di tempo per scegliere a chi delle due vuoi salvare la vita. Strega o vampira?”.
Staccò il telefono senza lasciare ad Elena il tempo di ribattere. L’obiettivo di Klaus era quello di far sentire Elena in colpa, così in colpa da indurla ad eliminarsi dalla faccia della terra. Era un sadico e aveva capito il punto debole di Elena.
“Hai sentito?”
“Tutto”
“Cosa ha detto?” chiese Jeremy “dove sono?”
“Le ha rapite e le ha chiuse chissà dove e ha dato ventiquattrore di tempo a Elena per decidere chi salvare delle due...” rispose Damon. Elena se ne stava in silenzio con lo sguardo perso nel vuoto incapace di ragionare e di parlare. Le uniche parole che riuscì a dire furono “non posso lasciarle li, ma non posso nemmeno scegliere chi salvare delle due, devo andare io”
“Elena!” urlò Damon avvicinandosi a lei “è tutta una tattica per farti cedere! Lui ti vuole morta e non devi credere a una sola parola...”
“Ma come faccio Damon? Io non lascerò nessuna delle due li dentro!”
“Elena devi calmarti!” disse Damon facendo sedere Elena sul divano e inginocchiandosi di fronte a lei: nei suoi occhi si leggeva la paura di dover affrontare un altro dolore emotivo. Lui, Damon, non avrebbe permesso più che la donna che amava soffrisse ancora; avrebbe fatto di tutto per lei, anche salvare la vita a quella strega ficcanaso e a quella barbie vampira maniaca del controllo.
“Elena le salveremo. Dobbiamo solo trovare il modo giusto e capire dove sono ok?”
“Io vengo con te”
“Non se ne parla nemmeno! Sei una incorreggibile testarda!” disse con un mezzo sorriso, proprio per sottolineare che amava quell’aspetto del suo carattere. Lei lo faceva impazzire in ogni suo gesto, movimento; la amava quando era triste, quando piangeva, quando sorrideva; l’amava quando faceva la dura con lui, l’amava anche quando stava con Stefan...
“Damon” disse lei con voce pacata “ho bisogno di sapere che le mie amiche stanno bene, ma devo sapere anche una cosa da te”
Elena sospirò e puntò il suo sguardo verso l’alto. Sapeva che aveva gli occhi di Damon addosso, sapeva che se gli avesse detto determinate cose la sua vita si stravolgerebbe in un nulla, sapeva che il giorno che gli avrebbe detto quello che davvero sentiva per lui sarebbe cominciata una nuova vita, una vita che Elena però non riusciva a vedere ne da viva ne da morta.
“Mi fido di te Damon, di nessun altro solo di te. Quindi dimmi che tutto questo è vero e che alla fine non mi tradirai”
Damon percepì di Elena ogni singola sensazione, quelle parole dicevano tutto, per lui quelle parole rappresentavano una sicurezza: le aveva detto tre volte che l’amava, ma non aveva ricevuto mai nessuna risposta, magari non avrebbe ottenuto il suo amore, ma ottenere la sua fiducia era un traguardo straordinario.
“Puoi fidarti di me lo sai”
“Me lo prometti?”
“Te lo prometto. Ora però dobbiamo liberare la streghetta e la barbie vampira” disse Damon alzandosi e raggiungendo Alaric e Jeremy in cucina.
A Elena batteva forte il cuore, guardò la collana che le aveva regalato Damon per il suo compleanno, chiuse gli occhi e si addormentò sul divano.
                                                                                            ***
Stefan era appena uscito dalle cantine dei Lockwood: erano decenni che non torturava così le persone. Klaus gli aveva ordinato di spegnere le sue emozioni e lui lo aveva fatto e ora si sentiva libero da tutto e da tutti. Niente vincoli, niente regole. La sua mente ritornò al 1920, Chicago, gli anni più belli della sua vita da squartatore. Erano gli anni in cui non gli passava nemmeno per la testa di seguire la dieta dei conigli. Il sangue umano lo faceva sentire il più potente, il più temuto...ma era per questo che Klaus aveva scelto lui? Ma si, doveva essere questo il motivo, era lo Squartatore, avrà sentito parlare di lui...magari si erano anche già incontrati qualche volta e lui non ne aveva alcun ricordo.
“Stefan” lo chiamò una voce femminile, ma non era Elena...
“Stefan” continuò la voce. L’aveva già sentita, ma non poteva essere lei...
“Rebekah?” disse Stefan incerto. Una figura femminile gli si parò davanti, era proprio lei: Rebekah, la bellissima vampira che aveva conosciuto nel 1920.
“Ciao Stefan” disse lei con un sorriso.
                                                                                            ***
Era notte fonda a Mystic Falls e c’era la luna piena, questo voleva dire che Tyler doveva trasformarsi, ma quando il ragazzo si svegliò notò che era ancora un umano. Una figura alta e dall’aria minacciosa era in piedi davanti a lui: Klaus.
“Sveglia, sveglia giovane ibrido e benvenuto nel nuovo mondo”
“Cosa mi è successo? Chi sei? Perché non mi sono trasformato?”
“Perché ti ho ucciso e avevi il mio sangue in circolo nel tuo corpo, quindi ora sei un lupo – vampiro, ma devi completare la trasformazione... ah io sono Klaus”
“Klaus” disse il ragazzo spaventato “e come faccio a completarmi?”
“Beh...come? devi nutrirti, ma tutti quelli prima di te sono stati sfortunati e sono morti... quindi tenterò con te il mio ultimo esperimento”
“Cosa mi vuoi fare? Dove sono i miei amici?”
“Calma, calma ogni cosa a suo debito. Ora farai venire qui la tua amica Elena e le dirai che hai una cosa urgente da dirle, così prenderò due piccioni con una fava”
“Elena non è qui”
“Chiamala a casa per l’amor di Dio” disse l’ibrido alzando gli occhi al cielo...
Tyler ancora debole, prese il telefono e chiamò Elena.
“Pronto?”
“Elena, ciao sono Tyler”
“Tyler? È successo qualcosa?”
“Elena devo dirti una cosa che riguarda Caroline, puoi venire a casa mia?”
“Non puoi dirmela per telefono?”
Klaus guardò Tyler inarcando le sopracciglia, il ragazzo deglutì e disse “è urgente, ti prego”
“Ok arrivo” e riagganciò il telefono. Klaus sorrise compiaciuto.
 
Elena trovava molto strana la chiamata di Tyler a quell’ora della notte, guardò fuori e notò che c’era la luna piena. Non doveva trasformarsi Tyler? Scese giù da Damon che dormiva sul divano: lo svegliò.
“Damon”
Il vampiro aprì subito gli occhi e disse “ho sentito tutto, qualcosa mi puzza”
“E credo che l’odoraccio si chiami Klaus...cosa facciamo?”
“Non possiamo preoccuparci anche del lupetto! Non possiamo...” ma si interruppe e disse “c’è qualcuno alla porta” e andò ad aprire. Charlotte Petrova era sul punto di bussare il campanello.
“Chiedo scusa per l’ora e il mancato preavviso, ma Klaus ne ha combinata un’altra delle sue” disse Charlotte.
“Entra” disse Elena e la sua sosia entrò in casa.
“Klaus vuole trasformare il vostro amico Tyler in un ibrido”.
“Cosa?” dissero Damon ed Elena in coro.
“Lo ha già ucciso, ora deve completare la trasformazione”.
“Tutti gli altri prima di lui sono morti, come facciamo? Tyler è condannato...”
“Non necessariamente Elena. C’è qualcosa che lo aiuterebbe a completarsi e a non morire”.
“Cosa?”.
“Mi serve il tuo sangue”.
“Siamo sicuri?” disse Damon incrociando le braccia e avanzando il passo verso la vampira.
“Pensaci Damon. Il sangue della doppleganger, per di più umana, è sangue puro, quasi curativo direi” disse Charlotte avanzando di un passo verso di lui con aria di sfida.
“Cosa devo fare? Devo andare e ...”
“No Elena, mi basta una boccetta del tuo sangue, mi presenterò io da Klaus e farò un nuovo patto con lui”.
“Non cederà Charlotte”.
“Se vuole vedere se il tuo sangue funziona dovrà negoziare. Cederà fidati, lo conosco bene”.
                                                                                           ***
Klaus si stava preparando un drink quando Tyler disse “Dov’è Caroline? Cosa le hai fatto?”
“Mettiti seduto, voi giovani d’oggi siete troppo impazienti”
Ad un tratto si aprì la porta d’ingresso, Klaus andò a vedere chi fosse l’ospite indesiderato seguito da Tyler. Era arrivata Elena, ma perché non aveva bussato? Era stata così stupida da venire qui da sola? Forse era Katherine, perché dall’aria che aveva non assomigliava per niente a Elena, per quanto simile a lei. La ragazza parlò:
“Credo che cucciolo Tyler dovrà invitarmi ad entrare... ops non può farlo, quindi...”
“Charlotte” disse Klaus. Tyler non ci stava capendo più niente, ora chi era questa?
“Chi sei tu?”chiese Tyler, ma nessuno gli rispose.
“Allora Niklaus esci fuori tu? O non vuoi vedere se il tuo esperimento ha funzionato?”
Klaus uscì di casa e trascinò anche Tyler, Charlotte gli fece vedere la boccetta con il sangue “Ecco il tuo premio”.
“Dov’è quel bastardo doppiogiochista di mio fratello?”.
“Questo non ti interessa, sono qui per negoziare”.
“Io non patteggio con te”.
“Peggio per te, vuol dire che il tuo ibrido è destinato a morire” concluse la vampira semplicemente. Tyler era sempre più spaventato e terrorizzato “aspetta! Io non voglio morire!” disse con voce spaventata.
“Qui nessuno vuole morire Tyler, io ho la soluzione per farti sopravvivere, ma Klaus deve stare al patto a meno che non voglia che Mikael si scateni contro di lui”
“Mikael?” disse l’ibrido a denti stretti. Sembrava pronto ad attaccare la vampwitch.
“Cosa vuoi in cambio Charlotte?”.
“Voglio sapere dove hai sepolto Skyler quando l’hai uccisa”.
“Perché ti interessa?”
“Rispondi alla mia domanda”. Il tono di Charlotte non ammetteva repliche.
“Dove non la troverà mai nessuno, ti basta?”
“Lo sapevo. Ce l’hai tu, dopo tutti questi secoli Niklaus? Se lo vuoi sapere Elena ha delle doti magiche molto simili a quelle di Skyler, come vedi si rifanno tutte a lei alla fine...”
“Smettila” disse piano e a denti stretti “eri molto più comprensiva da umana”
“è tutta colpa tua Klaus, nessuno di noi è nato assassino. Tieni!” disse Charlotte lanciandogli la boccetta “credo che tu abbia capito le mie intenzioni”.
“Mi sto facendo comandare da un vampiro”.
“Strega vampiro per la precisione e comunque sono sempre convinta che ci sia qualcosa di umano nascosto dentro di te”.
“Credo che dovrai scavare molto affondo allora” rispose Klaus dando il sangue nella boccetta a Tyler. Il ragazzo bevve e i suoi occhi cominciarono a diventare rossi con una leggera sfumatura dorata, gli spuntarono i canini da vampiro e poi si stabilizzò. Un nuovo ibrido era nato.
Charlotte si avvicinò a Klaus e disse “Tu hai bisogno di parlare con qualcuno Niklaus, qualcuno che non siano i tuoi fratelli, non sottovalutare Elena. Lei ha dei tratti molto simili a Skyler, vero?”
“Se anche li avesse questo non mi impedirà di ucciderla”
“Ne dubito. Buona fortuna con il nuovo cucciolo” disse Charlotte scomparendo nel nulla.
Charlotte tornò a casa di Elena, quando entrò vide che erano tutti in salotto. Jeremy e Rick sgranarono gli occhi alla vista della doppleganger.
“Tyler è vivo. Ha funzionato” annunciò.
“Meno male, ma dov’è?” chiese Elena.
“L’ho lasciato con Klaus, era rischioso portarlo qui”.
“Perché?” chiese Rick.
“Perché ora Klaus è il suo padrone e farà tutto quello che gli chiederà”.
“Non possiamo fermarlo?” chiese Jeremy.
“L’alternativa sarebbe ucciderlo e non ne è il caso perché ho appena fatto un nuovo patto con Klaus” disse Charlotte.
“Che patto?” chiese Elena “liberare Caroline e Bonnie?”
“No Elena, quello dovrai conquistartelo da sola, io ho solo fatto in modo che lui non ti uccida”
“Dov’è Joey?” chiese Damon.
“è andato a prendere le mie armi. Da domani Elena, imparerai a gestire i tuoi poteri e la tua forza” disse Charlotte.
“Come hai fatto tu?” disse Damon sarcastico.
“Ora devo andare” si limitò a dire Charlotte sparendo oltre la porta. Lei spariva sempre.
“E ora?” chiese Elena a Damon.
“Ora tocca a te, principessa guerriera, salvare le tue amiche” rispose Damon.
Fine capitolo 1. 

Note dell'autrice:
Prima di tutto grazie di aver letto il primo capitolo!
-Noterete che molte scene sono ispirate al telefilm anche se le ho stravolte un pò;
-Rebekah qui non sarà la sorellina di Klaus, ma una vecchia fiamma di Stefan che nasconde anche lei un mistero.
-Arianna e Joey sono due originari e se ne volete sapere di più andatevi a leggere la mia prima storia "Doppleganger Petrova: le origini" e vi sarà tutto più chiaro :)
Un bacio e al prossimo capitolo (aggiornerò ogni settimana) :)
Ely







 

  
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