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Autore: Giuly_93    01/03/2012    8 recensioni
Guidi. O almeno ci provi.
Devi andare da lui. Ne hai bisogno.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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«Kate. Sono Kate, papà!» rispondi istintivamente.

«L'unica Kate che conosco io è mia figlia.»

«Ma sono io!» Stai veramente cercando di convincere tuo padre di essere sua figlia? Sembrerebbe di sì. 

«Ha otto anni!» ti dice guardandoti con disgusto «Non so cosa tu ci faccia in casa mia e facciamo che non lo voglio sapere! Ti chiedo di andartene.»

«Papà, ti prego! Se è uno scherzo non è divertente!» cerchi una via d'uscita. Vuoi scappare da quell'incubo.

«Nessuno sta scherzando qua! E non sono tuo padre!» ti grida in faccia «Ora vattene!» ti spinge con entrambe le mani. E' forte.

Cadi. Cerchi di attutire il colpo con le mani ma ti provochi solo più dolore. Rimani seduta a terra per minuti che ti sembrano ore. Lo guardi mentre continua a dirti di andartene.

«Johanna, Johanna!» urla a un tratto «Aiutami a mandarla via! Aiutami!»

A quelle parole scatti in piedi e scappi. Scendi le scale saltando i gradini. Li ultimi quattro non li sfiori neppure. Prendi le chiavi e ti precipiti fuori da quella casa. Il freddo ti avvolge immediatamente, ti penetra nelle ossa. Inspiri abbondantemente aria gelida. Un brivido ti percorre la schiena. Entri in macchina e parti.

 

**

 

Hai le braccia incrociate al petto. Lo sguardo fisso sulla porta davanti a te. Gli occhi ti fanno male. Li senti gonfi e fai fatica a tenerli aperti. Ti appoggi al muro dietro di te e li chiudi per un po'. Quando li riapri un uomo è davanti a te. Appoggiato allo stipite della porta, ti osserva. Ti guarda dritta negli occhi. Ti senti scrutata nel profondo.

«Si, ne possiamo parlare!» annuisce, prende una tua mano tra le sue e delicatamente ti trascina dentro l'appartamento.

 

Seduti sul divano, un caffè bollente tra le mani, gli racconti tutto quello che è successo. Non alzi lo sguardo dal liquido scuro della tazza. Sei completamente concentrata. Senti un groppo in gola e sai che se lo guardi scoppieresti come nulla. Appena finisci il tuo racconto ti chiede se può fare una telefonata e si chiude nel suo studio. Ti abbandoni per un po' sul divano. Gli occhi chiusi, provi a cancellare le immagini di poche ore prima che ti scorrono davanti. Non puoi ancora crederci. Senti le lacrime che lottano per uscire ma le cacci indietro. Non vuoi piangere. Non devi piangere. Lottare, ecco quello che devi fare. Come sempre. 

«Ho parlato con un mio carissimo amico.» Castle torna nella stanza «Karl Russel. E' primario di neurologia al Presbiterian Hospital. Ha dato la sua disponibilità per seguire tuo padre. Possiamo raggiungerlo quando vogliamo.» Fa un piccolo sorriso ma lo sguardo è estremamente serio. 

Ti alzi dal divano. Vorresti ringraziarlo. Davvero. Ma, senza che tu possa farci niente, inizi a piangere. Tutte le lacrime che avevi cercato di fermare, escono con forza. L'unico movimento che riesci a fare è portare le mani davanti al viso. Inizi a singhiozzare. Comincia a mancarti l'aria e entri in apnea più volte.

«Ehi» senti le sue braccia passarti dietro la schiena. Ti stringe forte a se e poggia il mento sulla tua testa.

«Shh, shh» inizia a cullarti. Riesci a sentire il battito del suo cuore. Lento, regolare. Provi ad adattare il tuo respiro a quel ritmo. Ora, solo le lacrime solcano il tuo viso. Non sono bastate quelle in macchina. Le lacrime non bastano mai. 

«Sistemeremo tutto, ok?» Ti sembra tutto così difficile. Ma la sicurezza nella sua voce ti infonde forza. Annuisci, rimanendo ancora contro il suo petto. Vorresti rimanere così per sempre. Protetta dal resto del mondo. Protetta dal dolore.

«Grazie.» sussurri.






Note di Giù.

Doveva essere un capitolo lungo come doveva essere il capitolo conclusivo. Invece è piccolo e prevede un seguito.

Diciamo che ieri ne avevo già scritto la maggior parte ma stamattina l'ho letto, non mi convinceva e ho rifatto tutto dall'inizio.

Quindi, per mantenere la promessa e postare oggi, ho dovuto dividere!

Sto già lavorando al terzo (e veramente ultimo) capitolo… 

Spero vi sia piaciuto anche questo! Grazie a tutte :)

Giù.

  
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