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Autore: FediPurple    11/03/2012    2 recensioni
Questa è la storia di Lexy,una ragazza che ha un enorme segreto da custodire e che non può rivelare a nessuno.
Una ragazza che si trasferisce in una cittadina,Stratford,con suo fratello Damon dopo la morte dei suoi genitori.
La ragazza decide di frequentare il liceo e fare tutto quello che fanno le persone normali, per non dare nell'occhio.
Ma poi un gruppo di ragazzi la nota, di cui uno in particolare, Justin.
E sarà disposto a tutto per capire chi è lei,o meglio,cos'è lei.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le cinque ora passarono in fretta. Mi ero divertita molto con Justin.
Era un ragazzo molto simpatico, divertente e mi faceva tanto ridere.

Mentre passavo per i corridoi della scuola ripensando alla giornata trascorsa
mi si affiancò mio fratello interrompendo i miei ragionamenti.

-Allora come è andata?- disse lui felice.
-Bene. Ho conosciuto quatto ragazzi molto simpatici.- dissi sorridendo.
-A te come è andata?-

-Benissimo! Ho conosciuto un ragazzo non chè mio compagno di banco...- si fermò un secondo per salutare un ragazzo.-Ehi Ronnie!-
-Ciao Dam!- dissero facendo pugno contro pugno.
-Lui, insomma.- disse ridendo.-Ed una ragazza F-A-V-O-L-O-S-A!-
-Oddio no Damon ti prego! Non voglio una ragazza mezza nuda che mi gira per casa!- dissi io conoscendo i precedenti.
-Noo! Non è così lei, per ora è solo un'amica.- disse lui convinto.
-E ti prego fai che resti tale!- sussurrai io.
-Ti ho sentito Mocciosetta!
-Mocciosetta a chi brutto....-
Iniziammo a correre verso l'uscita. Una volta arrivati alla macchina ci mettemmo a ridere.
-Hahaha basta Damon! Il primo giorno di scuola e già abbiamo
fatto una marea di figuracce!
-

-Si forse hai ragione!- disse lui. Ridemmo ancora.
Iniziammo a caricare gli zaini nel portabagagli dell'auto quando...

-Ciao Lexy!- sentii una voce dietro di me. Mi girai di scatto.
-Ehii Justin!- dissi felice.- Damon lui è il mio compagno di banco, Justin.
Justin, lui è mio fratello Damon.
- dissi presentandoli.

-Piacere.- disse Juss.
-Il piacere è tutto mio, visto come sorride mia sorella il merito dovrebbe essere il tuo.- disse porgendgli la mano.
-Si... beh... ci siamo divertiti 'sta mattina.- ribattè lui guardandomi e sorridendo.
Sorrisi anche io.

-Senti... Io e i deficenti adiamo a pranzo fuori e mi chiedevo....- disse facendo una pausa.-Più che altro mi hanno spinto a forze a venirtelo a chiedere...- disse arrossendo. Sorrisi per incoraggiarlo.
-Vuoi venire a pranzo con noi?- disse lui tutto d'un fiato.
-Si... cioè... non lo so....- guardai Damon.
-Si, vai pure tanto io dopo devo uscire presto.-
-E dove devi andare?- chiesi io sorpresa.
-Hai presente la ragazza che ti ho detto prima?-
-Si ho presente.- dissi sbuffando e riprendendo dal portabagagli il mio zaino.
Justin mi guardò stranito, io gli feci cenno con la mano come per dire 'Ti spiego tutto dopo....'.

-Si ecco! Devo uscire con lei.- disse con aria sognante.
-Ehi Romeo possiamo tornare alla realtà così io vado a mangiare e magari non penso a quello che potreste fare voi due da soli??- dissi.
Sentii Justin ridacchiare. Sorrisi anche io per la sua risatina.

-Si scusa.-
-Ok Justin penso che possiamo andare...-
-Si. A che ora devo riportarla a casa?- chiese rivolgendosi a mio fratello.
-Può tornare quando vuole visto che anche io sono fuori
e non voglio che resta a casa da sola.
-

-Damon so badare a me stessa, o ti sei già dimenticato
di quello che è successo dopo che Mamma e Papà sono...
- mi fermai di colpo.

Non era un gran tasto da toccare.
Damon ancora soffriva molto per la morte dei nostri genitori.- Comunque... io vado.-

Mi avvicinai a lui lo abbracciai e gli sussurrai un 'Ti voglio bene.' all'orecchio per poi dargli un bacino sulla guancia.
-Anche io ti voglio bene Mocciosetta!- rispose lui poi ci mettemmo a ridere.
-Ok Justin... possiamo andare ufficialmente ora!- Mi diressi verso di lui.
Solo in quel momento mi accorsi della nostra diversità di altezza.
Lui era molto piu' alto di me, neanche con dei tacchi lo avrei raggiunto.

-Andiamo!- disse lui cominciando a camminare.
-Allora dove si va a mangiare?- dissi io eccitata.
-In un posto che fa panini deliziosi!-
-Ma con cosa ci arriviamo in questo posto??-
-Con il mio motorino!!- rispose indicando un motorino nero
con affianco i deficenti già in sella dei loro.

-Tranquilla ho un casco anche per te!- disse lui porgendomi un casco viola,
mentre lui ne mise uno nero.

Salimmo in sella al motorino nero di Justin.
-Sei pronta?- chiese lui impaziente.
-Devo fidarmi di te?-dissi con voce preoccupata.
-Si! Stai tranquilla ti divertirai un mondo con noi.-
-Oh beh! Allora comincerò a fidarmi ciecamente dei tuoi amichetti qui di fianco a noi!- dissi io sarcastica.
-Beh... di loro puoi anche non fidarti... ma di me si!- disse lui sorridendomi.
-Ok... allora andiamo!- dissi stingendomi forte a lui.
Partii verso una splendida giornata con uno splendido ragazzo e i suoi non-così-splendidi amici.
  
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