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Autore: enry1973    20/03/2012    6 recensioni
Ma la mattina non era ancora finita,ultima ora,laboratorio di biologia...il mio caro compagno: Edward stronzo Cullen,decise di schiacciare ancor di più la mia 
 
autostima già precaria; come? Così :
<<  Puoi per favore smettere di usare quel profumo? ! >>
E io : << cosa? >>
<<  Il tuo profumo!!  >>
<< Io non uso il profumo! Ma che vuoi?!  >>
<<  Allora qualsiasi cosa! Il cazzo di shampoo o balsamo che ti spalmi nei capelli! >>
 Campanella, lezione finita. Lo stronzo se ne andò.
Pregai che una voragine si aprisse nel pavimento e che mi inghiottisse,una specie di portale dell'inferno,Buffy ce l'aveva nella sua scuola,perchè a Forks non 
c'era?!.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
   >>
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Salve a tutti, voglio solo dire che questa sarà una storia breve, tre capitoli al massimo.
Sarà anche una storia leggera e divertente, almeno ci provo, quindi niente cose troppo tragiche e simili.
Abbiate pietà se troverete qualche errore di scrittura e vi sarei tanto grata se mi lasciaste le vostre recensioni..
Buona lettura e soprattutto buon divertimento!
 
 
BELLA
 
<< Adesso basta! Tu stasera esci con noi! La fase"sono una povera ragazza sfortunata e infelice" finisce qui! Sono passati sei mesi,Bella!
E' il momento di voltare pagina,quello stronzo di Jacob s'è consolato alla svelta con quel cesso di Leah,e tu sei ancora qui che ascolti musica deprimente e 
 
mandi giù kili  di gelato...E. Tua. Madre... non ha lasciato te,ma tuo padre! Ti entra in quella testaccia dura,o no?! >>
 
Questa era la mia migliore amica, Angela,era una persona meravigliosa e l'adoravo ma sembrava un disco rotto,ripeteva la stessa ramanzina ormai da 
 
mesi,mentre io riuscivo solo a percepire "bla bla bla",
era interessante quanto si poteva non ascoltare ciò che non si voleva sentire, come da ragazzina,durante le paternali dei miei genitori se facevo tardi o 
 
prendevo un brutto voto a scuola:"bla bla bla" era questo che sentivo. Ma questa volta c'era qualcosa di diverso : Angela sembrava determinata e incazzata .
 
Non creiamo malintesi,Jacob era un capitolo chiuso ,almeno come fidanzato,quella parte era stata un totale disastro e non esagero,ma l'amico che era stato mi 
 
mancava da morire,avevamo passato insieme praticamente tutta la vita,i nostri genitori erano molto amici e ci trascinavano con loro ad ogni cena,campeggio, 
 
pomeriggi a pesca e molto altro ancora. Era stato tutto molto naturale,quasi necessario diventare inseparabili. Crescendo poi non aspettavamo più che fossero i 
 
nostri genitori ad organizzare le giornate,ci incontravamo anche per conto nostro .Con lui avevo fatto tutte le mie prime esperienze : dal primo giorno d'asilo 
 
alla prima bigiata alle medie ad esempio, fu un giorno indimenticabile; passammo la mattina in spiaggia a schizzarci con l'acqua e a scrivere cazzate sulla 
 
sabbia con un bastone,ma l'inizio di aprile a Forks era assurdamente freddo e tornammo a casa entrambi  con un febbrone da cavallo e fummo sgamati 
 
subito,la punizione fu epica : niente computer ,telefono ,tv e segregati in camera per tre settimane!.Mio padre era il capo della polizia e non ammetteva che la 
 
sua unica figlia facesse errori:
 " Che esempio sarei per la città se non riuscissi a far rispettare le regole a mia figlia!",parole di papà,lo ripeteva di continuo,per tutti i 18 anni che ero rimasta 
 
con lui, potevo prevedere esattamente in quali occasioni le avrebbe usate, così a volte lo anticipavo, rimediando solo un'ulteriore sgridata...
 
 Comunque,parlavamo di Jacob: mi insegnò a nuotare,ad andare in moto,poi ci fu la prima sigaretta,la prima sbronza e così via, eravamo diventati bravissimi 
 
a non farci beccare...
Fu proprio a causa di quella sbronza,a 17 anni,che il nostro rapporto prese una piega diversa. Si sà che l'alcol toglie le inibizioni e in più eravamo due 
 
adolescenti curiosi,connubio per dare il via al disastro! Cominciammo a toccarci,accarezzarci e senza accorgercene finimmo per fare sesso nella casetta 
 
sull'albero che ci aveva costruito Charlie,mio padre. Passata la sbronza ci vergognammo tantissimo di quello che avevamo fatto,non riuscimmo a guardarci in 
 
faccia per giorni. Poi una sera Jacob venne a casa mia,uscimmo in giardino e mi chiese la cosa più assurda e più sensata allo stesso tempo :" vuoi essere la mia 
 
ragazza?".
 
Capii che lo fece per salvare il mio "onore",ma in quel momento mi sembrò giusto dire: "si".
Pessima idea! Jacob cambiò,cominciò a comportarsi da gentiluomo ,da fidanzato, bleah!...Io invece volevo il mio Jacob,quello che non si faceva scrupoli a 
 
lanciarmi una palla di fango tra i capelli e a mettermi i vermi in tasca , che mi chiamava" belly" e mi mostrava il cibo che masticava,lo so era disgustoso ma 
 
sempre meglio del Jacob versione fidanzato,sembrava che avesse un palo piantato nel culo,costantemente!.
Ah,tanto per essere chiari,quando parlavo di sesso non intendevo sesso completo,ci limitammo ad esplorarci con le mani e baciarci sulla  bocca,niente di 
 
più,quindi la questione fidanzati si poteva evitare,no?...invece Jacob era stato cresciuto da genitori vecchio stampo e non avrebbe mai aggirato le sue 
 
"responsabilità"...
E io? Bèh ,io mi gongolai nell'improvvisa popolarità che mi portò l'essere la fidanzata di Jacob,infatti dimenticavo di dire che lui era il capitano della squadra 
 
di football, era un personaggio di spicco a scuola, quindi passai dall'essere conosciuta come l'amica nerd ma simpatica di Jacob Black a, strafighissima e 
 
popolare fidanzata di Jacob Black.
Ne approfittai? E certo! Non ero mica scema. 
Diciamo anche però che le ragazze popolari erano una noia! Tutte ragazze concentrate solo sul loro aspetto e sui soldi dei paparini,ma non tutte le disgrazie 
 
vengono per nuocere,in mezzo a quella banda di galline starnazzanti c'era Angela. Si! Proprio la stessa Angela che  mi stava urlando in faccia...
Lei era diversa,se ne stava in silenzio o parlava pochissimo,non si separava mai dalla sua  macchina fotografica,scattava foto ad ogni cosa e persona,sembrava 
 
vedesse il mondo solo attraverso l'obiettivo ,l'unica cosa che aveva in comune con le sue amiche erano i genitori ricchi che frequentavano lo stesso club 
 
vattelapesca qualcosa.
 
Un giorno mentre ascoltavo con espressione schifata l'ennesimo monologo sull'importanza di usare la crema antirughe già da giovani  di Jessica ,la leader del 
 
gruppo , la sorpresi a fotografarmi mentre tratteneva a stento una risata,da quel giorno fummo inseparabili.
 
Cominciarono anche ad invitarmi alla feste, purchè andassi con il mio "muscoloso e sexi fidanzato",testuali parole. Io non avevo mai notato la prestanza fisica 
 
di Jacob,ma dovetti ricredermi,visto che era l'argomento principale nella maggior parte delle conversazioni.
 Dopo settimane,nelle quali ero riuscita a sviare tutte le domande su quanto fosse focoso il mio fidanzato a letto,
presi il toro per le corna,e chiesi al mio stupendo bellissimo e freddo fidanzato ,perchè non ci avesse mai neanche minimamente provato a portarmi a letto; lui 
 
mi disse che mi rispettava troppo e che eravamo troppo giovani, il discorso non faceva una piega e anch'io non avevo la minima fretta,ma i discorsi che sentivo 
 
sui ragazzi delle mie amiche erano altri e cioè che erano  insistenti ad arrivare al "sodo" .
Finchè un giorno il mio fidanzato, o sottospecie di esso, mi venne a prendere a casa e mi portò alla  spiaggia di La Push,la nostra preferita, lì mi disse la frase 
 
che mai avrei pensato potesse dirmi :<< Bella,io ti devo dire una cosa,spero la prenderai bene,perchè io ci tengo davvero a te e alla nostra amicizia,ma...mi 
 
sono innamorato di un'altra ragazza...mi dispiace tanto ma non posso prenderti in giro,ammetterai che noi due non sembriamo nemmeno fidanzati e un 
 
motivo ci sarà,giusto? Io voglio stare con Leah ma non voglio perderti...>>.
 
Inutile dire che invece mi perse,mi sentii tradita,non come fidanzata ma come amica...tutto quello che avevamo passato insieme,tutto, fu seppellito sotto una 
 
montagna di rabbia e risentimento.
Lo stesso giorno arrivai a casa e trovai i miei genitori seduti al tavolo da pranzo che mi aspettavano per parlarmi,e fu la goccia che fece traboccare il vaso... 
 
volevano divorziare...dissero che era da un pò di tempo che vivevano separati in casa ma che avevano aspettato che si avvicinasse il giorno del diploma,perchè 
 
io sarei partita per il college  e avrei sentito meno il distacco e il cambiamento.Mancava giusto un mese al diploma.
Ero distrutta.
Da quel giorno cominciai a vivere in una specie di incubo, mamma lasciava papà e anche me, a scuola tornai ad essere la "nerd" di prima,ma non più la "nerd" 
 
simpatica amica di Jacob,ma la "nerd" ex fidanzata mollata da Jacob.
I pettegolezzi si sprecavano,ogni volta che arrivavo a scuola al mio passaggio sentivo risatine e commenti cattivi  ma non m' importava più di tanto, o almeno 
 
era l'impressione che volevo dare,infilavo le cuffie del  mio ipod nelle orecchie con la musica ad alto volume e non guardavo in faccia a nessuno, a parte 
 
Angela,lei mi rimase vicino ovviamente.
Ma durante l'ora di biologia il mio autocontrollo vacillava,dall'arrivo di mister dio greco a Forks: Edward Cullen.E non fui l'unica a pensare che il nuovo 
 
studente fosse bello da star male,tutte le ragazze della scuola gli si buttarono letteralmente ai piedi,elemosinando senza dignità un minimo 
 
d'attenzione,tranne me ,io me ne stavo per conto mio,anche perchè in quel periodo stavo a terra, pensavo solo a come avevo fatto a non accorgermi che i miei 
 
genitori non andavano più d'accordo. In più, Cullen era irritante e scontroso ma non potevo fare a meno di sentire il formicolio sulla pelle e le farfalle nello 
 
stomaco ogni volta che ci sedevamo vicini nell'ora di biologia.
 Ma mai una parola,appena un "ciao" a denti stretti e qualche frase sintetica sulla lezione,tant'è che avevo maturato la convinzione di stargli sulle palle . E 
 
comunque, anche se odorava di buono e mi metteva l'ansia, rimaneva uno scorbutico,altezzoso, testa di cazzo!. Mi fissava di continuo,ma non tipo" hei mi 
 
piaci",ma più che altro sembrava concentrato ,quasi arrabbiato.Una volta provai a sfidarlo fissandolo a mia volta,ma il suo sguardo era così intenso che non 
 
riuscii a sostenerlo, altre volte correvo in bagno a controllarmi allo specchio, mi metteva talmente a disagio che pensavo di avere qualcosa sul viso o la 
 
maglietta al rovescio...
 
Ma fu quando la mia vita andò definitivamente a rotoli che le cose peggiorarono tra me ed Edward,passammo da cordiale indifferenza a guerra aperta.In mia 
 
difesa ribadisco che stavo attraversando il periodo di merda per eccellenza,il mio filtro verbale e sociale si ruppe. Mancavano tre settimane alla mia partenza 
 
per un'altra città,me lo ripetevo di frequente per calmare i nervi,ma.. un giorno arrivai a scuola,tesa e stanca più del solito perchè avevo passato l'ennesima 
 
notte a piangere e lo vidi appoggiato alla sua macchina,cercai di far finta di niente,ma quando i suoi occhi cominciarono a farmi la solita radiografia cominciai 
 
a vedere rosso dalla rabbia.
Gli andai incontro con passo deciso e appena fummo faccia a faccia ...bèh, non proprio faccia a faccia,lui mi sovrastava di venti centimetri 
 
buoni...comunque,riversai su di lui tutto il mio disagio,e feci la figuraccia peggiore nella storia delle figuracce,avevo detto che il mio filtro verbale era 
 
rotto,vero?.
 
<< Ma si può sapere che cazzo hai da fissarmi?!! Ho una caccola che pende dal naso?!Ho la camicia abbottonata male?! Si può sapere cosa vuoi da me?! Lo so che 
 
non ti piaccio,me lo hai fatto capire molto chiaramente,ma neanche tu mi piaci,ok?! Fai finta che non esisto ,capito?!> >.
E se non vi sembra abbastanza come figura di merda ascoltate il resto...
Mi girai verso la piccola folla che avevo creato intorno a causa delle mie urla e continuai:
<< Questo vale anche per voi!! Se non vi piaccio,semplicemente, evitatemi,fate finta che non esisto!! Avete capito? Bella. Swan. Non. Esiste!!. Lasciatemi in 
 
pace!! Li sento i vostri commenti,ma non avete niente altro da fare che parlare di me?! Perchè se è così avete seriamente bisogno di farvi una vita!! E sarei io la 
 
perdente?! Ma guardatevi!!>>.
 
Mi sentii trascinare per un braccio mentre mi ribellavo con tutta la forza della mia rabbia,continuando a urlare "perdenti! perdenti!" ai ragazzi che si erano 
 
fermati ad ascoltare il mio sfogo.
Fui portata dietro la palestra da Edward ,era lui il "trascinatore".Mi appoggiò al muro e mi tenne ferma con un braccio e con la mano libera mi chiuse la 
 
bocca,perchè io continuavo a divincolarmi e a sputare insulti a destra e a manca.
<< Vuoi farti picchiare? Ma sei impazzita?! >>.
Ci guardammo con occhi furenti lanciandoci lampi di odio finchè arrivò Angela ,aveva il viso arrossato dalla corsa,e appena vide Edward gli intimò di 
 
lasciarmi e che avrebbe pensato lei a me...
Ma la mattina non era ancora finita,ultima ora,laboratorio di biologia...il mio caro compagno: Edward stronzo Cullen,decise di schiacciare ancor di più la mia 
 
autostima già precaria; come? Così :
<< Puoi per favore smettere di usare quel profumo? ! >>
E io : << cosa? >>
<< Il tuo profumo!! >>
<< Io non uso il profumo! Ma che vuoi?! >>
<< Allora qualsiasi cosa! Il cazzo di shampoo o balsamo che ti spalmi nei capelli! >>
 Campanella, lezione finita. Lo stronzo se ne andò.
Pregai che una voragine si aprisse nel pavimento e che mi inghiottisse,una specie di portale dell'inferno,Buffy ce l'aveva nella sua scuola,perchè a Forks non 
 
c'era?!.
Riposi le mie cose nello zaino lentamente,aspettando e sperando di non trovare nessuno mentre uscivo dall'edificio scolastico. Niente da fare, lui era lì, 
 
appoggiato alla sua Volvo che mi fissava, sentivo le lacrime pungermi gli occhi ma non gli avrei dato la soddisfazione di mettermi a piangere,mai nella vita! 
 
Attraversai il parcheggio senza guardare e uno stridio di freni mi fece alzare la testa mentre la jeep di Tyler  mi stava per prendere in pieno. Mi sentii 
 
afferrare saldamente per un braccio e mi ritrovai sul ciglio della strada al sicuro,stretta al corpo di Edward,non l'avevo visto ma sentii il suo odore.
La sensazione beata però durò un paio di secondi,mi staccò dal suo corpo in malomodo e cominciò ad urlarmi in faccia .
<< Ma allora sei stupida! Ma dove hai la testa! Non ti hanno insegnato ad attraversare la strada?! Volevi farti ammazzare?!> >.
La tensione che trattenevo a stento da giorni, insieme allo scampato pericolo, mi causarono una forte crisi di pianto , e con il po' di orgoglio che ancora mi 
 
rimaneva mi coprii la bocca con le mani per fermare i singhiozzi che erano divenuti incontrollabili e m'incamminai verso il mio furgone.
Appena aprii la portiera la sua voce alle spalle mi fece sussultare:
<< Lascia che ti accompagni, sei sconvolta e stai tremando  >>.
Io risposi un veloce "no grazie" ,salii, misi in moto e partii a tutto gas...in realtà mi sarebbe piaciuto partire a tutto gas, ma il mio jurassico furgone chevy non 
 
me lo permise, partì invece borbottando e sputando fumo dalla marmitta. Non c'era fine al peggio.
 
Settimana seguente: mamma non c'era più,era partita per la Florida,dove un'amica le aveva trovato un lavoro come insegnante,rimasi con papà per la scuola 
 
ma soprattutto perchè mia madre in quel periodo mi stava simpatica come un mal di pancia. Mi sentii abbandonata,sola.
 
 Biologia, a pochi secondi dalla fine dell'ora:
<< Perchè non sei partita con tua madre? >> 
Cioè! Ma possibile?! ..Prima mi dava della puzzona e della stupida, poi mi faceva capire che avrebbe voluto che partissi per un'altro stato? ma era uno 
 
scherzo?! Ma che voleva da me?!
Stavo per rispondergli in merito ma suonò la campanella.
<<  Comunque sono contento che sei rimasta >>.
BOOM! Che bomba!. Una frase gentile dopo mesi, incredibile!
 
 
La scuola finì , scappai letteralmente dopo la consegna del diploma.
Pranzammo io e papà da soli alla nostra tavola calda preferita e il giorno dopo ero già in partenza con Angela verso  il campus del college, con la sua auto 
 
stracolma di bagagli.
 
E questo ci riporta all'attuale situazione, sembra un'esagerazione che dopo sei mesi sia ancora depressa? Forse.
Ma se pensate che nel giro di un mese avevo perso mia madre,il mio migliore amico\fidanzato, e il ragazzo più bello della scuola,  l'unico che avesse mai 
 
scosso l'interesse delle mie,altrimenti assopite,parti intime; mi considerava una pazza,poi stupida e infine puzzona,sì insomma,non aveva proprio usato 
 
questo termine ma il senso era quello, credo che qualsiasi ragazza si sarebbe sentita come me.
 
<< Ma mi stai ascoltando?!! >>
Oddio! Persa nei ricordi mi ero dimenticata di Angela.
<< Certo che ti sto ascoltando! >>.
<< Ma figurati! E che ho detto?! >>
<< Hai detto...emmh ,dunque... >> cercai di ripetere le sue parole come una scolaretta diligente ,
<< che stasera uscirò con voi ...eee...>>mi grattai la testa cercando di ricordare, << approposito,perchè parli al plurale?...se pensi che uscirò con te e Ben per fare 
 
da reggimoccolo,ti sbagli di grosso!. E poi devo studiare.
Domani comincio il lavoro alla caffetteria e non avrò più molto tempo >>.
<< Non siamo solo io e Ben,mentre tu stavi chiusa nel tuo mondo , io ho socializzato con le nostre vicine di stanza,e stasera usciamo tutte insieme,sono 
 
simpatiche,ti piaceranno,sono Alice e Rosalie...ti pregoooo,fallo per me. E comunque se ti rifiuti ,Rose e Alice verranno qui e ti costringeranno con la 
 
forza,quindi,non hai scampo. Vatti a preparare! >>.
<< Ma che ho fatto di male! Perchè una povera ragazza non può stare per conto suo ad ingrassare in pace?! >>
<< Perchè ha un'amica fantastica che non lo permetterà e che stasera la porterà fuori a divertirsi come una normale ragazza. Naturalmente "normale" è 
 
un'eufemismo. E poi,siamo al college,Dio Santo! Se non ci divertiamo adesso quando lo faremo?! >>.
 
Entrai sotto la doccia rassegnata,Angela stavolta era troppo determinata,e sapevo che quando tirava fuori la personalità da superamica "salvatrice di cuori 
 
solitari" nessuno poteva fermarla.
Indossai dei jeans stretti,un top senza spalline e un giubbetto nero,ai piedi optai per delle nike di pelle nera.
 
Mentre ero ancora in bagno che finivo di prepararmi sentii degli strilli in cucina. Uscii a controllare e trovai Angela che saltellava con una ragazza che 
 
sembrava un folletto,aveva capelli corti e neri sparati in aria e una voce squillante. Un'altra ragazza invece se ne stava seduta al tavolo sorseggiando birra con 
 
aria impassibile,era bionda e bellissima.
Quando si accorsero di me mi esaminarono dalla testa ai piedi , i loro occhi si fermarono sulle mie scarpe e la loro espressione inorridì. Mi sentii imbarazzata 
 
da morire.
<< I capelli sono molto belli, di un lucente color mogano,la pelle sembra porcellana,il trucco leggero è perfetto,fà risaltare i tuoi bellissimi occhi color 
 
cioccolato.
I vestiti possono andare,per il pub va bene un'abbigliamento casual...ma le scarpe,NO! Ti abbiamo organizzato un'incontro con il ragazzo più bello del 
 
campus,a parte il mio Jasper naturalmente; quindi sono di rigore i tacchi!>>.
 
Guardai Angela implorante,mentre faceva le presentazioni.
Indicò la ragazza che aveva appena parlato:
<< Bella,lei è Alice...Alice,Bella >>
<< Piacere >>
<< Sarà un piacere appena ti cambierai le scarpe! >>.
Aaaah, ma chi era questa?! Lavorava per le esaurite di Fashion Police del canale E ?! Lo ammetto, a volte avevo guardato il programma, ma solo perchè non 
c'era nient'altro in tv.
<< No, scherzo! Io e te diventeremo grandi amiche! >>,e così dicendo mi stritolò in un'abbraccio.
<< Bella,questa invece è Rosalie >>.
<< Rose per gli amici,ciao Bella,non fare caso ad Alice,è una rompicoglioni ma è simpatica >>.
Rose mi fece un sorriso dolcissimo e mi strinse la mano.
<< E' un piacere. Ma...cos'è questa storia che ho un'appuntamento con un ragazzo?! Angela?! >>,mi girai verso di lei furente, mi considerava talmente disperata 
da organizzarmi un appuntamento al buio e in più senza neanche dirmelo?!.
<< Non è colpa di Angela,è solo che stasera esce con noi anche il fratello di Emmett,il mio ragazzo, così abbiamo pensato: tu sei sola,lui è solo...magari vi 
piacete.E' un bravo ragazzo. Non è un vero appuntamento,solo un'uscita tra amici >>.Detto così da Rose  non sembrava tanto male,e comunque non avevo 
scelta.
<< Okay,facciamo questa cosa,vado in camera a cambiarmi le scarpe>>.
<< Perfetto! Fai presto! Vedrai, stasera ci divertiremo un mondo! >>.
 
Feci un sorriso tirato e mi chiusi in camera. Rovistai tra le scatole in fondo all'armadio e le trovai: le scarpe che non avevo mai indossato,delle decoultè nere 
 
che avevo comprato per il ballo del diploma,ma non ci ero andata,non che mi interessasse particolarmente,ma Jacob e il suo tempismo,mi lasciò proprio 
 
quando ormai avevo comprato tutto per la gran sera,il vestito fortunatamente riuscii a restituirlo,ma le scarpe no.Mentre le indossavo mi ricordai come un 
 
flash quella sera: chiusa in camera a leggere "cime tempestose",mentre tutti i ragazzi e le ragazze della scuola erano a ballare e a divertirsi,Jacob con Leah ,e 
 
Edward...non venni mai a sapere con chi era andato al ballo,sapevo però che tutte le ragazze della scuola gliel' avevano chiesto. Mi sembrò di aver perso un 
 
passaggio importante della mia adolescenza,qualcosa che non avrei più potuto vivere.
 
Indossai le scarpe e guardai la mia immagine riflessa allo specchio,e mi feci una promessa: basta con i rimpianti! Avevo perso anche troppo tempo a 
 
compiangermi,da quella sera Bella Swan sarebbe tornata in pista! Fanculo Jacob,fanculo Edward,fanculo tutto!...
 
Arrivammo al pub in anticipo,i ragazzi non erano ancora arrivati,ci sedemmo ad un tavolo e ordinammo un giro di birre.
 
<< Dunque,Bella, si può sapere perchè te ne sei stata tanto tempo chiusa come un'eremita? Nessun uomo merita tanto >>.
 
Okay,dovevo fare un discorsetto ad Angela,non poteva andare in giro a raccontare i fattacci miei.
 
Risposi a Rose guardando la mia migliore amica in cagnesco:
<< Infatti non è stato per un uomo,ma per una serie di motivi >>.
Angela ebbe la decenza di abbassare lo sguardo.
<< Su avanti ,Bella,noi diventeremo amiche,dobbiamo fidarci l'una dell'altra e confidarci,altrimenti che amicizia è?>>.
<
informate abbastanza a quanto sento. E se proprio vogliamo giocare al gioco della verità,perchè non cominciate voi? >>.
Stavo perdendo la pazienza,non so cosa mi trattenne dall'alzarmi da quella sedia e andarmene.
<< Lo sai Bella, tu mi piaci davvero,non sei per niente come ti avevo immaginato. Hai un bel paio di palle dopotutto >>.
Non sapevo se dovevo ringraziare Rose per quall'affermazione o no,stavo per chiederle cosa le aveva raccontato Angela,quando Alice urlò : << Sono arrivati! >>.
Mi girai nella direzione del suo sguardo e mi venne un colpo,insieme a Ben e altri due ragazzi che non conoscevo, c'era la famigerata chioma ribelle color 
bronzo e gli occhi più verdi dei boschi di Forks,in due parole : Edward Cullen.
Stavo per svenire,pensai per un momento fosse un parto della mia immaginazione,mi girai verso Angela,dovevo aver avuto un'espressione davvero 
scioccata,perchè tentò di tranquillizzarmi mettendomi una mano sulla spalla  :  << Va tutto bene,tesoro,è solo una serata tra amici,ok? Rilassati >>.
<< Tu lo sapevi?! Cazzo, Angela! Ma cosa... Oddio! Uso ancora lo stesso balsamo! >>.
<< Che c'entra il balsamo adesso? >>. Chiese Rose perplessa.
 
<< Buonasera,bellezze! >>.Fu il ragazzone moro a parlare per primo.
Dopo le presentazioni capii che era Emmett,il ragazzo di Rose e il fratello di Edward,manco sapevo avesse fratelli,in realtà mi accorsi che non sapevo un tubo 
di lui.
L'altro invece era Jasper, il ragazzo di Alice.
 
<< Così,tu ed Edward vi conoscete già! Che bello! >>.Esclamò Alice.
Come se non avessi intuito che era tutto architettato. Edward probabilmente era deluso nel vedere che il suo appuntamento al buio ero io.
Io invece ero imbarazzata... e se pensava che ero stata io ad architettare tutta sta cosa? Oddio! Dovevo chiarire questa situazione,alzai gli occhi dopo le mie 
riflessioni e lui era lì che mi fissava,ma la sua bocca era tirata in un sorriso storto.Il mio cuore perse un battito. Era il sorriso che aveva riservato alle sue 
ammiratrici,quando andavamo al liceo, e adesso era rivolto a me...che voleva dire?.
 
<< Andiamo a prendere da bere e lasciamo a Bella ed Edward un pò di privacy,dopo tanti mesi che non si vedono,avranno tante cose da dirsi >>.
Lanciai uno sguardo di fuoco ad Alice e uno implorante ad Angela,ma nessuna delle due mi prestò attenzione, così Edward ed io rimanemmo soli al tavolo .
<< Ciao,Bella,come stai? >>.
<< Bene,grazie. Che ci fai da queste parti? >>
<< Quello che ci fai tu. Frequento il college >>.
Perchè io non ne sapevo niente?.
Decisi di saltare i convenevoli e chiarire la situazione.
<< Senti,finiamola di fingere,mi dispiace ma io non sapevo niente,se me l'avessero detto, le avrei avvertite che noi due non...>>.
Mi fermò.
<< Aspetta un momento...ma tu non sapevi che ero io il tuo appuntamento? >>.
<< No >> dissi perplessa.
<< Questo complica un attimo le cose >>.
<< Vuoi dire che tu lo sapevi? >> dissi incredula.
<< Infatti >>.
C'era un'unica parola che mi rimbalzava nel cervello come una pallina da tennis impazzita:<< perchè?! >>.
<< Perchè no? Avevo voglia di vederti,siamo comunque vecchi comapagni di scuola,no?... Adesso siamo anche vicini di campus e abbiamo amici in comune. 
Forse è il caso di fare un piccolo sforzo,e provare a conoscerci meglio >>.
 
Incredibile! Ma mi stava prendendo in giro?.
<< Abbiamo avuto un'intero anno scolastico per conoscerci,e non ci hai mai minimamente provato,cosa è cambiato? E poi uso ancora lo stesso balsamo,quello 
che ti dava tanto fastidio! >>.
 
Buttò indietro la testa ridendo di cuore,credo che fosse la prima volta che lo vedevo ridere,era bellissimo,i suoi denti bianchi brillarono anche nella penombra 
del locale e il suono gutturale della sua risata era sexi ,molto sexi.
 
<< Abbiamo molte cose da chiarire io e te,credo che ci sia stato un malinteso >> disse dopo essersi calmato.
<< Un malinteso?! >>.
In quel momento lo stridio delle chitarre elettriche coprì il chiacchiericcio del locale,la band cominciò a suonare e fu impossibile continuare a parlare.
Rimasi in silenzio a cercare di capire,Edward si comportava come se non avessimo passato l'ultimo anno di liceo in una forma quasi cordiale di fanculismo. 
 
Perchè ?! Insomma,cosa era cambiato. In effetti la sua antipatia per me era strana,non avevamo mai veramente parlato e frequentavamo persone diverse.
Alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi,mi stava fissando,mi fece un sorriso e distolse lo sguardo,ma questa volta rimasi io a guardarlo. Dio ,era veramente 
bello,il suo naso dritto,la sua mascella squadrata,forte e quall'accenno di barba,avrei voluto passarci le labbra e la lingua e continuare la mia degustazione 
lungo il collo e baciare quelle labbra che sembravano così morbide. Oh per amor del cielo! Mi stavo accaldando solo a guardarlo.
Quasi sussultai per lo spavento quando si girò a guardarmi e urlò per farsi sentire sopra il frastuono:
<< Che ne dici se usciamo? Questa band sa il fatto suo,ma preferirei parlare con te!>>.
<< Okay >>.
Fece un sorriso raggiante, si alzò e mi tese una mano,il mio cuore fece una capriola,stavo per uscire dal pub, mano nella mano con Edward Cullen,se me lo 
avessero detto anche solo il giorno prima,non ci avrei creduto.
  
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