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Autore: hopelove    20/03/2012    18 recensioni
Estate, sole, mare. Bella Swan inizia il suo nuovo lavoro come bagnina… Ad attenderla, un collega tremendamente sexy in pantaloncini rossi con i suoi pregiudizi sulle donne.
Tratto dal 1° cap:
- Come diavolo fa una ragazza a mettere in salvo un uomo di 90 kg che sta affogando, eh? Me lo spiegate? – esclamo senza rendermene conto, dando voce ai miei pensieri.
- Dai, Edward! Non farla tanto lunga, se ha superato tutte le prove d’esame e ha preso il brevetto significa che è in gamba.
- Non penso proprio Jazz, significa che ha aperto le gambe. Spero solo che abbia la torretta di avvistamento il più lontano possibile dalla mia.
- Mi dispiace deluderti, Cullen. Lavorerò alla 13, alla tua destra. Ma non preoccuparti, cercherò di non invadere i tuoi spazi… con le mie gambe, le mie tette e tutto il resto.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Eccomi qui con il quarto capitolo!

Non ne sono completamente convinta, considerando che non sono dell’umore giusto per scrivere battute più o meno spiritose, ma ho deciso di aggiornare ugualmente senza farvi aspettare ancora (scusate il ritardo ma ho aggiornato La chiave che può aprire tutte le porte dell'impossibile... L'AMORE”. Per chi segue questa storia, la prossima settimana dovrei postare l'epilogo, e poi ci saranno 3 extra).

Spero di non deludervi e che vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate: consigli, apprezzamenti, critiche, qualsiasi cosa! ;)

Ho davvero bisogno di voi e del vostro sostegno! A questo proposito, vi ringrazio di cuore per i vostri commenti, grazie, grazie, grazie.

Allora, dove eravamo rimasti? Bella e Rosalie si conoscono, iniziamo a vedere come…

Ci “rileggiamo” di sotto,

un bacione e grazie ancora,

 

Vanessa

 

Cap.4 – Don't watch and... not to let on 

Pov Edward

             -   Aspetta… vediamo se ho capito bene: voi tre e Jasper vi conoscete già perché lavorate insieme?

Alzo gli occhi al cielo, irritato. È la terza volta che Rosalie pone la stessa domanda.

E poi dicono che sono gli uomini lenti di comprendonio! Sono rientrato in casa con loro perché ero curioso di capire come diavolo si conoscono, lei e la Swan, e invece si è parlato solo di Isabella che lavora nella nostra stessa squadra, per la gioia dei miei nervi. Anche Emmett vorrebbe sbuffare, lo sento, ma si sta trattenendo per non innervosire ulteriormente la sua fidanzata. D’altronde, Rosalie si è già arrabbiata abbastanza perché lui non le ha parlato della nuova collega. L’ho sempre detto io che è meglio non avere ragazze fisse a cui dover rendere conto! Alice assiste alla scena, stranamente silenziosa, mentre la Swan … non sembra scocciata, anzi. Per la terza volta sorride all’amica, spiegandole pazientemente:

             -   Lavoro con loro da tre giorni, Rose.

             -   E perché diavolo io non ne so nulla?

-   Non immaginavo proprio che il tuo scimmione Emmett fosse lo stesso della squadra. Che ne so io di quanti Emmett ci sono a Los Angeles? Non mi hai mai detto il suo cognome e Jasper non ha il tuo!

-   Hai ragione, siamo cugini da parte di madre. È anche vero che ultimamente ci siamo sentite poco e solo al telefono. Ma adesso recupereremo, Bella! Sai che grazie a questa coincidenza ci vedremo molto più spesso? È fantastico!

Fantastico, certo. Meraviglioso. Splendido. Superlativo. Sti cazzi.

             -   Sono d’accordo con Rose, Bella! Diventeremo grandi amiche! E tu potrai tenerci d’occhio i nostri uomini al lavoro!

Sogghigno alle parole di Alice mentre Emmett sbianca. Oggi è proprio una giornata di merda anche per lui! Gli do una pacca sulla spalla, come incoraggiamento, mentre Rosalie continua con le domande.

             -   A proposito, il collega rompipalle, maschilista e idiota chi sarebbe?

Chissà perché ma ho l’impressione che ora si sta parlando di me. Lo sguardo beffardo della mia collega me lo conferma. Sta stronza.

             -   Ma quanti complimenti, Swan, grazie!

             -   Figurati Cullen, se vuoi posso continuare. Nelle ultime ore, ho scoperto molti nuovi aggettivi da aggiungere.

Merda.

             -   Ti riferivi ad Edward?

             -   Eh già, Rose! Vediamo, un nuovo epiteto potrebbe essere… guardone, per esempio, oppure…

             -   Basta così! Non credo interessi a nessuno la tua opinione su di me.

             -   A me si, invece!

Merda. Mia sorella non perde mai l’occasione per stare zitta. Si è seduta sul divano, vicino la stronza. Non oso immaginare queste due che fanno comunella. Merda.

             -   Sai che Edward è stato piuttosto strano negli ultimi tre giorni?

             -   Davvero, Alice? Sarà la sindrome premestruale!

             -   È quello che ho detto anch’io! Mi stai proprio simpatica, Bella! Mi piaci!

Sapessi a me. No, no, no. Cosa diavolo sto pensando? A me la Swan non piace. Mi irrita. È quello che continuo a ripetermi nelle ultime settantadue ore.

Poco importa se è sensuale come poche, anche adesso, mentre si sta accomodando meglio sul divano, accavallando le gambe.

Poco importa se ogni suo gesto sprigiona una carica erotica pazzesca, perfino stando semplicemente seduta.

E poco importa se vorrei toglierle quel vestito di dosso per farla mia, su quel maledetto divano.

Merda. Mi piace davvero. Sono costretto ad ammetterlo, per la seconda volta in un giorno. Merda.

             -   Ma tu guarda che pasticcio. Rose non sopporta quando non le dico le cose… mi terrà in astinenza per chissà quanto tempo!

Il brontolio di mio fratello mi risveglia dai miei pensieri. Mi volto per guardarlo: sta in piedi, proprio come me, appoggiato alla porta, ed ha un’espressione davvero preoccupata. Fa quasi tenerezza nel suo metro e novanta!

-   L’avevo detto io che la Swan portava guai! – mormoro, cercando di non farmi sentire dalla diretta interessata – Dai, Emm, saprai farti perdonare. Parla con Rosalie il prima possibile.

Emmett annuisce pensieroso mentre le tre donne continuano a chiacchierare, o meglio, spettegolare, come se noi non fossimo presenti. Forse era meglio se me ne andavo a Santa Monica. Beh, sono sempre in tempo.

             -   Che ne dici di una birra? – propone mio fratello, trovando subito la mia approvazione.

             -   Ottima idea. Vado a prenderle.

Sto per entrare in cucina quando la voce di Alice cattura la mia attenzione, facendomi fermare sulla porta.

             -   Ancora non ci avete detto come vi siete conosciute! Rose, racconta!

Finalmente ci siamo! Era ora! Cercando di non farmi vedere, mi metto in ascolto, curioso più che mai di scoprire qualcosa sulla Swan.

             -   Io e Bella ci siamo incontrate quando sono stata a Boston.

             -   Per i due anni al college di studi generali? * – chiede mio fratello, sorpreso.

             -   Si, noi due non stavamo ancora insieme.

             -   Ma io ero già innamorato pazzo di te, Rose.

Che ruffiano! Sta cercando di farsi perdonare! Scherzi a parte, è vero… Mio fratello era uno straccio quando Rosalie partì per due anni, tornando solo nei mesi estivi. Quando lei decise di terminare gli studi qui a Los Angeles, lui trovò finalmente il coraggio di dichiararsi. Da allora… sono inseparabili, così come Alice e Jasper. Sono felicemente innamorati. Mah… Io non credo molto nell’amore, nonostante gli esempi lampanti dei miei fratelli e dei miei genitori. Jazz dice che quando troverò la donna giusta cambierò idea. Dubito, ma staremo a vedere. Nel frattempo, mi godo i vantaggi di essere single e le bellezze femminili. Le bellezze femminili, proprio così. Il mio sguardo si sofferma sulla Swan. Lei si che è una vera bellezza femminile! Finché sta zitta, s’intende. Non riesco a scorgerla bene da dove mi trovo, ma la intravedo sorridere e annuire alle parole di Rosalie. È davvero sensuale.

Merda. Mi piace Isabella Swan.

Mi piace ma mi irrita.

Non la sopporto ma la desidero.

Mi innervosisce ma la voglio nel mio letto.

Merda, cosa cazzo sto pensando?

Piantala, Cullen. Non è da me perdermi in chiacchiere! Torno a prestare attenzione al racconto di Rose, smanioso di notizie. A quanto pare, le due condividevano lo stesso alloggio a Boston durante l’università e sono rimaste in contatto anche quando Rosalie è tornata a Los Angeles e Isabella è andata in Francia. In Francia? Però...

             -   Quindi sei per metà francese? – chiede Alice, dando voce alle mie domande.

-   Si, mio padre è americano e mia madre è di Marsiglia. Dopo il loro divorzio ho trascorso l’infanzia con lei, ma dai quindici anni in poi ho vissuto con mio padre, a San Francisco. Sono tornata in Francia solo per un breve periodo, dopo l’esperienza di Boston.

Non appena finisce di parlare, la Swan osserva Rosalie. Si scambiano uno sguardo complice, allusivo. Mmmh… forse è una mia impressione, ma credo ci sia dell’altro.

Senza neanche rendermene conto, mi avvicino per studiarle meglio, tornando in sala. Eh già, sembra proprio che Rose stia guardando l’amica come se volesse incoraggiarla, sorridendole comprensiva. Isabella contraccambia timidamente il sorriso, mentre Alice comincia a ciarlare sulla bellezza dell’Europa e su quanto le piacerebbe andare a Parigi.  

             -   Ehi Ed, dove sono le birre?

             -   Come?

             -   Le birre! Non eri andato a prenderle?

Accidenti, mio fratello ha ragione. Mi sono dimenticato.

             -   Perché non andate te e Rose a prendere da bere così chiarite?

             -   Giusto Edward!

Emmett mi prende letteralmente in parola, scusandosi con la Swan per non averle ancora offerto qualcosa e trascinando Rosalie in cucina. Isabella sorride divertita e io per un attimo resto imbambolato a guardarla. I nostri occhi si incontrano, fissandoci in silenzio, fino a quando lei si rivolge a mia sorella.

             -   Alice, scusami, potresti dirmi dov’è il bagno?

 

Pov Bella

 

             -   Ma certo! Edward, accompagni tu Bella? Io devo fare una telefonata urgente!

Porca miseria, no. Questi Cullen sono fuori di testa. Io chiedo ad Alice se può indicarmi il bagno e lei mi rifila il fratello? Lasciandoci soli, per giunta.

Per tutta risposta, Cullen mi rivolge un sorriso provocante. Un sorriso che non preannuncia niente di buono. Un sorriso minaccioso e malizioso, si, ma bello da togliere il fiato. Santo cielo, Bella, riprenditi! Ricordati di chi stai parlando!

Ricordati che lui è quel cretino che ti ha sottovalutata senza nemmeno conoscerti, che si diverte ad importunarti, che considera le donne come un oggetto da portarsi a letto.

Lui è quel pervertito che voleva spiarti mentre facevi la doccia.

Lui è quell’odioso maschilista che non ti ritiene all’altezza del tuo lavoro.

Lui è… lui è quel gran figo che sogni da tre notti consecutive. Sogni non proprio casti, ecco. Oddio, l’ho ammesso.

Ho appena riconosciuto di aver fatto sogni erotici con Edward Cullen come protagonista. Basta, Bella, non è proprio il momento per pensarci!

Quando ho decido di trasferirmi a Los Angeles, volevo semplicemente iniziare una nuova vita, tranquilla. Qui c’era Rose, non sarei stata troppo lontana da mio padre e avrei avuto la possibilità di fare il lavoro che amo in una città piena di energia.

Non pensavo che mi sarei imbattuta subito in un uomo. Io con gli uomini ho chiuso. Specialmente con uno come Edward Cullen.

Devo ignorarlo, si. Ignorare quei magnetici occhi verdi. Quel sorriso sexy e quelle labbra carnose. Quel profumo da uomo. Quei capelli ordinatamente spettinati, all’apparenza soffici e invitanti. Devo ignorare il ricordo di quei sogni. E evitarlo il più possibile.

Per prima cosa, devo cercare di non rispondere alle sue provocazioni. Ecco, farò proprio così.

             -   Allora, Swan, ti decidi a seguirmi prima che tu faccia la pipì sul mio divano?

             -   Cafone. Sei un cafone. La maleducazione fatta persona. Credo proprio che lo cercherò da sola il bagno.

Brava Bella. Come avevo detto? Non rispondere alle sue provocazioni. Ottimo inizio.

Pur non sapendo dove andare, decido di alzarmi. Mi volto verso la cucina per raggiungere Rose o Alice quando lui mi afferra la mano. Un semplice tocco, ma così intenso e inaspettato da sentire mille brividi fin sulla schiena. Oddio, ho davvero i brividi. Saranno per il nervosismo. Si, deve essere senz’altro così.

             -   Dai, vieni.

C’è quasi dolcezza nella sua voce, così come nel susseguirsi dei suoi gesti. Mi fa strada lungo il bel corridoio restando in silenzio fino a indicarmi una porta sulla sinistra.

             -   Il bagno è questo. Fa pure con calma.

Cullen mi sorride e si volta per andarsene. Sono ancora immobile, stupita per il suo cambiamento improvviso, non mi aspettavo questo sfoggio di gentilezza.

Non farti ingannare Bella, ricordati di chi stai parlando! Osservo le sue spalle larghe, la sua schiena atletica e… È più forte di me: lo sguardo scende sempre più in basso fino a posarsi proprio sul suo di dietro. Niente male, davvero. Sarà stronzo ma non posso negare quanto sia affascinante. Sexy. E con un bel fondoschiena.

             -   Bene, bene… Noto con piacere che non sono l’unico ad avere un debole per il lato B.

Sussulto alle sue parole. Come diavolo se ne è accorto? Nega, Bella, fa finta di niente.

             -   Non so di cosa stai parlando, Cullen.

             -   Ah si? Vorresti dire che non mi hai appena guardato il culo?

Continua a negare, Bella, fa finta di niente, come in questi giorni. E non guardarlo in quei seducenti occhi verdi adesso che si è girato.

             -   Ti piacerebbe, caro! Come fai a dirlo? Hai gli occhi dietro la testa?

             -   No, cara. Ti ho vista dallo specchio. Inutile che continui a fingere… sei attratta da me.

             -   Ti ho già dimostrato il contrario. Vuoi replicare?

             -   Swan, “l’unico modo per liberarsi da una tentazione è cedervi”.

             -   Scommetto che conosci solo questa frase di Oscar Wilde.

Edward sogghigna strafottente, e inizia a camminare verso di me. Non guardare quel sorriso sensuale, Bella. Fa finta di niente.

             -   Ti sbagli, senti qui: “Le donne non hanno niente da dire, ma lo dicono benissimo.”

             -   “Le donne non si comprendono, si amano.” – ribatto prontamente, sostenendo il suo sguardo.

Lui continua ad avvicinarsi. Ormai ci separano solo una quarantina di centimetri. È vicino, troppo vicino. Non guardare quelle labbra, Bella. Fa finta di niente.

             -   “L'unico modo di comportarsi con una donna è di fare l'amore con lei se è bella, e con un'altra se è brutta.”

Edward continua il nostro scambio di battute e ad avanzare. Venti centimetri, ormai. Non lo guardare, Bella. Fa finta di niente. Replica, piuttosto:

             -   “Se si ama veramente una donna, tutte le altre appaiono insignificanti.”

             -   “Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni.”

             -   Un uomo non può essere sia bello sia intelligente. Altrimenti sarebbe una donna.

             -   Questa non è di Oscar Wilde, Swan.

             -   Infatti, è frutto della saggezza popolare. Proprio come questa: gli uomini sono come gli spermatozoi: solo uno su un milione è uti… -

Non faccio in tempo a finire la frase che le sue labbra sono sulle mie.

Inaspettate. Travolgenti. Passionali. Avide. Non so come, non so quando.

So solo che dischiudo la bocca automaticamente non appena sento la sua lingua tracciarne il contorno.

Senza neanche rendermene conto, mi trovo coinvolta nel bacio più intenso della mia vita… le nostre bocche si divorano a vicenda, le nostre lingue si avvolgono, si attorcigliano. Mille pensieri mi vorticano in testa, continuo a ripetermi di smetterla, di scappare il più lontano possibile. Ma il mio corpo agisce spinto da una sua volontà, ignorando ogni logica e ragionevolezza.

È inammissibile fare finta di niente.

È impossibile ignorare con quanta passione mi sta baciando Edward Cullen e con quanto ardore mi sta stringendo a sé.

È impensabile fermare le sue mani che iniziano a viaggiare sul mio corpo, avvicinandolo maggiormente al suo, facendo gemere entrambi quando i miei seni aderiscono al suo petto. I nostri corpi vicini mi stanno mandando in visibilio, credo di aver perso completamente il lume della ragione.

Ma è inammissibile fare finta di niente.

È impossibile ignorare l’attrazione e la tensione sessuale che c’è tra noi.

È impensabile restare passiva. Le mie mani vanno a circondargli il collo, perdendosi tra i suoi capelli, scompigliandoli, afferrandoli, tirandoli, mentre le sue artigliano i miei fianchi per poi scendere ad accarezzarmi le gambe. Continuando a baciarmi, Edward mi spinge delicatamente contro la parete, senza che io opponga nessuna resistenza. E come potrei? Le sensazioni che mi attraversano sono contrastanti e potentissime, non credo di aver mai provato niente di simile.

Soprattutto quando con le labbra scende a lambire il collo, la clavicola, l’incavo dei seni… lasciando scie infuocate dietro di sé, proprio come nei miei sogni.

Ed è in questo momento che realizzo cosa sta succedendo.

Questo non è uno dei miei folli sogni erotici. Questa è la realtà. Dannazione, Bella! Sto davvero baciando Edward Cullen, gli sto davvero permettendo di toccarmi.

È inammissibile. È impossibile. È impensabile.

Il mio cervello torna finalmente a ragionare e allontano Edward da me con tutta la forza di cui sono capace. La mia testa continua a gridare “pericolo”, il mio cuore batte inarrestabile e il mio respiro è più affannoso che mai. Come per dimostrare di aver ripreso il controllo di me stessa, la mia mano destra si scaglia sulla guancia di Cullen, schiaffeggiandolo. Lui indietreggia, sbalordito.

             -   Ma cosa diavolo stai facendo? – esclamo amareggiata.

             -   Era l’unico modo per farti stare zitta. Non mi sembra ti sia dispiaciuto!

Eccole, le solite parole da sbruffone.

Come ho potuto dimenticarmi con chi avevo a che fare? Come ho potuto cedere? Eppure… il tono di voce che ha usato è diverso, strano.

Lo osservo, proprio come lui sta facendo con me. Ha il solito ghigno strafottente stampato in faccia, ma sembra finto, forzatamente costruito, come… è come se fosse una maschera. I suoi occhi sono turbati, stupiti, pieni di desiderio e incollati ai miei.

Possibile che abbia sentito quello che ho provato io? Possibile che sia sorpreso almeno quanto me di aver percepito il proprio cuore volare all’impazzata durante quel maledetto bacio? Possibile che abbia avvertito gli stessi forti brividi di eccitazione lungo il corpo?

No, Bella. Non può essere. Lui è Edward Cullen.

Riprendi il controllo di te stessa. Fa finta di niente. Non permettere che accada di nuovo.

 

Allora, si sono già saltati addosso, a quanto pare!

Come vi sembra Bella?

Ha ceduto troppo in fretta? Ha fatto bene? È contraddittoria?

E Edward? Beh, lui con il suo linguaggio colorito ha ammesso a se stesso di essere attratto della sua collega prediletta! E credo proprio che non sarà uno schiaffo a fermarlo!

Ditemi cosa ne pensate, i vostri pareri sono importantissimi per me, ne ho davvero bisogno! Nel prossimo capitolo scopriremo altre cose sul passato di Isabella Swan anche se si è già capito qualcosa, no? In ogni caso, nessun triangolo in vista!

Come la scorsa volta, invierò lo spoiler come risposta alle recensioni!

A prestissimo e grazie ancora di cuore a tutti, a chi commenta, a chi ha inserito questa storia tra le preferite, seguite e ricordate, e anche ai lettori silenziosi.

Un abbraccio,
Vane

P.S: Le citazioni tra virgolette dovrebbero essere tutte di Oscar Wilde. Non ho controllato, perciò mi scuso per eventuali errori! Le ultime due battute di Bella invece... quelle sono "perle di saggezza" di alcune amiche e senz'altro di Google!

* Avrei voluto documentarmi meglio ma so che a Boston esiste realmente il biennale College of General Studies.

A presto!

Le mie storie:

 

   

 La chiave che può aprire tutte le porte dell'impossibile... L'AMORE- Ultimo capitolo

 "- Ammettilo, ti diverti. – affermo togliendo il giubbetto e cercando di concentrarmi sui suoi occhi e non sulle sue gambe.

  - Mi diverto?

  - Si, ci hai preso gusto a farti vedere in accappatoio e a sedurmi.

Bella arrossisce ma subito dopo sorride maliziosa. Ecco, ci siamo.

  - Se avessi voluto sedurti, ti avrei accolto in un altro modo…

  - Ah si? Sentiamo!

  - Dunque… Avrei potuto far cadere l’accappatoio inavvertitamente a terra mostrandoti cosa c’è sotto. – sussurra stringendosi a me e accarezzandomi le braccia."

(Tratto dal cap. 21) Bella ed Edward umani, che dopo qualche difficoltà iniziale si innamoreranno più che mai, trovandosi dopo essersi a lungo cercati. Spero vi piaccia, con tutto il cuore.

[ Autore: hopelove ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale ] [ Capitoli: 26 ] [ Personaggi: Bella/Edward, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti ] [ Pubblicata: 30/05/10 ] [ Aggiornata: 01/03/12 ] [ Note: AU ] [ In corso ] [ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 312recensioni ]

 

   

Più di ieri, meno di domani

1° classificata al contest "La strada della neve" indetto da Noemix.

"So che siamo giovani. So che stai per laurearti mentre io lavoro solo da un anno. So che non abbiamo tantissimi soldi. Ma so che ti amo da impazzire e che il mio più grande desiderio è diventare tuo marito. Renderti felice, giorno dopo giorno. Svegliarmi con te accanto in una casa tutta nostra, la mattina. Fare il nostro albero di Natale ogni anno, magari con l’aiuto di qualche pargoletto. Ti amo, più di ieri e meno di domani. Vuoi diventare mia moglie?"

[ Autore: hopelove ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Sentimentale ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Bella/Edward, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti ] [ Pubblicata: 08/01/12 ] [ Aggiornata: 08/01/12 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ] [ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 14 recensioni ]

 

 

Fateci un salto se vi va, ne sarei felicissima! Grazie infinite!
QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’ DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO  

 

  
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