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Autore: Master Romy    20/10/2006    2 recensioni
Ciao a tutti, ecco una nuova ed esilarante avventura, in cui amore e divertimento saranno gli ingredienti principali. Troverete una Ginny Weasley come non l'avete mai vista, alle prese con dei problemi che le renderanno la vita difficile, alprincipio, ma poi...si vedrà! professori impazziti o quasi, punizioni date da Silente in persona, un draco stro*** ma servizievole...ma non posso dirvi tutto! Dai solo un'altra cosa un Ron iperprotettivo farà diventare matta la nostra protagonista! Vi ringrazio tutti e vi chiedo di recensire in tanti! Ciao e buon divertimento! PS. Vi chiedo scusa, ma non riesco a inserire altri personaggi, cercherò di rimediare, ma per il momento ve li elenco gli altri non inseriti: Ron, Harry, Harmione, Silente, McGranitt, Ruff, un po' tutti! I'm Sorry!
Genere: Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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-Tu sei Ginevra Weasley

Dopo una Strillettera che c’è di meglio di una sbronza?

-Tu sei Ginevra Weasley?-

disse una ragazzina presumibilmente del primo anno, mentre ero seduta davanti al caminetto, nella sala comune. Ormai è inutile specificare quale.

Mi fece quasi sobbalzare, dato che ero assorta nei miei pensieri, intenta contemplare la mia maledettissima vita, e non l’avevo minimamente notata.

Scocciata, la ragazzina mi pose nuovamente la domanda, alzando gli occhi al celo.

E’ una semplice domanda, banale oserei dire; e allora perché avrei voluto dire che NO, non ero Ginevra Weasley? Crisi di identità?

Non direi, almeno credo!

-Si sono io, che vuoi?-

Madame et Monsieur, ecco a voi un fantastico schiaffo in faccia alla gentilezza!

Ma che cordialità!!

Lei mi guardò sprezzante, poi iniziò a parlare.

-Un gufo, che definirei matto (Errol pensai io), si è appena schiantato contro la finestra, e portava questa lettera-

fece una pausa, come per dare risalto alla notizia, seguì un ghigno, che le si dipinse sul volto, deformando il suo viso gia abbastanza, come dire…

bruttino!

-E, se Ginevra Weasley sei tu, allora questa Strillettera è per te!-

Mi porse la lettera scarlatta, che per magia fremeva di essere aperta. Iniziando a sghignazzare la ragazzina andò a sedersi su una sedia in un angolo, fissando prima me e poi la mia Strillettera!

Al diavolo: ragazzina presuntuosa!

Non avendo mai ricevuto neppure una punizione da parte dei miei genitori rimasi di stucco nel vedere la Strillettera. Ero convinta che mi avessero spedito una semplice lettera. Ma mi ero sbagliata.

Tutto ciò poteva significare solo una cosa, e cioè che mamma doveva essere molto infuriata.

Neville, due anni fa, aveva avvertito Ron, di non ignorare la lettera, altrimenti sarebbe stato terribile. Ron seguì il suo consiglio, ma io non sono Ron, però non sono neanche stupida!

Che fere?

Stavo riflettendo sul da farsi, quando Draco entrò nella sala comune, e subito ci fu un silenzio talmente palpabile da sembrare un muro di granito.

Avrei voluto urlare che non era mica Dio sceso sulla terra, ma forse a lui non sarebbe piaciuto, e ora che ci penso, forse non si sono ammutoliti perché è arrivato lui, quanto più perché fremono dalla voglia di sapere cosa succederà.

Che palle!

Mi venne in contro, trattenendo a stento un sorriso, a quanto pare sapeva del mio attuale problemino.

O probabilmente ha visto che avevi una Strillettera in mano e che tutti ti stavano fissando.

Elementare Watson!

Si fermò e aspettò che io facessi qualche cosa.

Ma che vuole che faccia, che inizi a piangere di nuovo, così lui potrà salvarmi?

Cos’è, è arrivato Ercole?

Poi il suo sorriso vinse il duello con la sua forza di volontà, e a quel punto non ci vidi più.

Chi ha spento la luce!?

Ihhhh

Gli tirai una ginocchiata in mezzo ai suoi gioielli di famiglia, o se preferite apparato genitale maschile, o per i più volgari, coglioni!

La sua faccia si deformò appena per la sofferenza, però strinse i denti talmente forte che gli apparsero due rigoli di sangue sotto le labbra.

Cavolo, è riuscito resistere. Mi aspettavo di vederlo piegato in due per il dolore, sono allibita, o meglio sconcertata. Che sia masochista?

Che accadrà?

Voi dite che ho esagerato?

Noooooooooo!

Mi guardò nuovamente dopo essersi ripreso senza molto sforzo, io invece continuai a fissare quel po’ di sangue che usciva da sotto il suo labbro. Avevo voglia di baciarlo, però avevo anche paura che mi tirasse una sberla.

-Dillo!-

dissi infine non potendo più sopportare quel dannato silenzio.

-Cosa?-

fece lui.

-Qualunque cosa tu voglia dire…Dilla!-

fece una pausa. Dai dì qual cosa, qualsiasi cosa, picchiami, ma almeno dai un segno di vita. Mi dispiace!

-Sei bellissima.-

Due parole, pronunciate prima di un caldo bacio al sapore di sangue. Mi accarezzò i capelli e poi riprese a baciarmi, con passione, con violenza. Lo sentivo libero, felice, appagato, e io provavo le sue stesse emozioni, mischiate però a un po’ di rancore.

In fin dei conti gli avevo pur tirato una ginocchiata nelle palle.

Come descrivere i volti dei serpeverde.

Allibiti, incazzati, scioccati, turbati, sbigottiti, amareggiati,e…schifati, non basterebbero. Alcune ragazze stavano persino piangendo.

Ma che orrore!

Comunque non dimentichiamoci della lettera scarlatta che tenevo in mano.

Draco si separò dalle mie labbra.

Uffa, ora la mia bocca è triste e sola: è gia in crisi di astinenza. E si, perché le labbra di Draco sono peggio della droga, non smetteresti mai. E dopo tutto sono pur sempre le labbra di Draco. E non c’è niente di meglio!

Forse dovrei andare in riabilitazione, mi chiedo se al San Mungo ci sia un reparto specializzato nella disintossicazione dai baci di un Malfoy!?

Mi devo informare.

-Credo che sia meglio che tu apra il tuo problema in camera tua-

-Eh gia-

In effetti sarebbe un idea più che fattibile, anche se le urla della mamma sono famose per la loro altissima frequenza tonante.

Andai verso la mia camera, presi la chiave dalla tasca e aprii la porta, poi mi voltai. Draco non era dietro di me, ma seduto sulla poltrona a osservare il fuoco.

-Ma che fai?-

gli chiesi. Pensavo volesse venire con me. E poi avevo bisogno di un supporto morale, non potevo certo affrontare le urla di mia madre da sola.

Lui si voltò a guardarmi, un po’ sorpreso.

-Credevo che non potessi entrare in camera tua!-

disse serenamente, anzi, beffardamente.

Ahhh, è per questo. Beh, in effetti mi ero ripromessa che nessuno, eccetto me sarebbe entrato nella mia stanza, ma…

-Beh facciamo uno strappo alla regola, ma non ti ci abituare è solo un caso che non si ripeterà!-

sorrise malizioso, ma non si alzò.

-Allora?-

ancora non rispose. Mhhhh!

-Visto che vuoi restare li, ciao. Ah divertiti a flirtare col caminetto!-

A quel punto si mise a ridere e prima che chiudessi la porta, la bloccò con il piede ed entrò.

-Carino qui!-

ironizzò.

-Ahhh, ma che spiritoso!-

mi sedetti sul letto, ma lui rimase in piedi.

-Cos’è hai paura che ti mangi?-

domandai.

-Con te è difficile sapere come comportarsi-

-Siediti scemo!-

dissi brontolando. Si sedette al mio fianco, e entrambi fissammo la lettera.

-Vuoi che l’apra io?-

-Non so se sia una buona idea.-

Dopo un po’ sospirai, e scartai la Strillettera, che prese vita e si mutò in una grande bocca. Non si udirono urla, grida, schiamazzi. Niente. Questo non è un buon segno.

Pochi secondi dopo la voce di mai madre, piena di amarezza e tristezza mi parlò.

.........................................................................................................................................

Perché?

Non posso, non voglio credere che tu abbia combinato tutto ciò, proprio non ci riesco. Quindi spiegami tu il perché, dimmi perché ti sei comportata così male, da venire punita dal Preside in persona. Cosa ti succede piccola mia?

So che stai crescendo, che stai cambiando, ma… non mi va di sapere che invece di migliorare tu stia sciupando te stessa. Amore, io ti voglio bene, così come te ne vuole tuo padre, e non possiamo permettere che ciò avvenga. Non hai idea del dispiacere e dello sconforto che ho provato leggendo la lettera della prof.ssa McGranitt, mi sono sentita tanto umiliata. Pensavo veramente, che con te non sarebbe mai capitato niente di brutto. Niente punizioni, niente brutti voti, niente sgridate, niente.

Mio amore, ciò che ti chiedo è solo: perché?

Mamma

………………………………………………………………………………………….

Draco mi prese la mano, dopo le prime parole.

Al termine della lettera mi strinse a se, e mi accarezzò i capelli.

Non stavo piangendo, le lacrime non avevano neppure provato a uscire. Mi pareva che quelle poche parole mi avessero prosciugato l’anima.

Esatto, poche parole di una madre, di mia madre, che mi sembrava ora ancora più lontana. Avrei preferito che urlasse, che si sfogasse, invece di dover sentire quegli strazianti vocaboli che mi lacerarono il cuore. Era veramente delusa.

Voleva che le dicessi il perché, eppure neppure io lo sapevo.

Ormai non so piu niente di niente.

Non sapevo perché mi comportai così, forse semplicemente perché volevo essere diversa, non volevo essere più salvata.

Si stavo crescendo, e sicuramente stavo cambiando. Ma sentire le parole di mia madre, mi aveva fatto male. Non riuscivo a credere che fosse così delusa, era stato solo un incidente, e a volte anche i migliori possono essere puniti, non capisco perché se la sia presa così tanto. E soprattutto, non si è resa conto che quelle maledettissime parole erano peggio di lame affilate?

Ora si che mi sento bene!

Sprizzo allegria da tutti i pori.

-Basta, che ne dici di fare quella passeggiata?-

-Non aspettavo altro principessa-

Hmmmm! Ma è fissato, e basta con sta” principessa”!

-Che ne dici di Hogsmade?-

-Ma come ci andiamo? E’ impossibile. Ti sei bevuta il cervello?-

Disse divertito.

-No! Ma non sei l’unico a conoscere stanze segrete mio caro!-

-Che vuoi dire?-

-Vieni!-

Lo presi per la manica, per farlo alzare dal letto. Trascinai Draco fuori dalla camera, chiusi la porta, e davanti agli sguardi attoniti di tutti, lo condussi via dalla sala comune, e iniziai a correre, tenendolo per mano.

Mi diressi, davanti a una statua, quella della Strega Orba, dove c’era un passaggio segreto che conduceva direttamente nella cantina di Mielandia, direttamente a Hogsmade. Avevo visto Harry l’anno scorso che lo utilizzava.

Spiona? Chi io?

Mi accertai che non ci fosse nessuno,e dopo aver pronunciato la parola d’ordine, entrai con Draco alle calcagna, in una lunga e buia galleria composta da pietre e massi crollati sul pavimento.

-Lumos-

pronunciammo all’unisono.

Dalle nostre bacchette fuoriuscì una luminosa luce dorata, che illuminò l’ambiente.

Percorremmo l’intera galleria e dopo un quarto d’ora circa ci ritrovammo nella cantina di Mielandia.

-Forte. Ma come facciamo ora principessa, ci potrebbero scoprire?-

-Inizia a stare zitto!-

-Ogni tuo desiderio principessa!-

Sbuffai.

Per un caso fortuito, il negozio era vuoto, strano ma vero; i negozianti, si trovavano nel retro, e noi riuscimmo a uscire tranquillamente.

Appena usciti da Milandia, l’aria autunnale ci pervase, e fu un sollievo per entrambi.

-Che ti avevo detto? Io pago sempre i miei debiti!-

-Ooook! Dove andiamo adesso?-

-Iniziamo a passeggiare.-

Andammo a spasso per tutta Hogsmade, ci recammo alla Stamberga strillante, a vedere i piccoli negozietti che solo Hogsmade possedeva, entrammo in una nuova cioccolateria dal nome buffo: “Cioccoloccolatosa”, che faceva un po’ di concorrenza a Mielandia, anche perché c’era un’enorme fontana di cioccolato, dove io e Draco con un bicchiere a testa ne prendemmo un po’. Alla fine della nostra impresa, c’era più cioccolato sulle nostre mani che nei bicchieri, ma questo è solo un piccolo dettaglio.

Mentre girovagavamo parlammo di tante cose, ma mai della Strillettera.

Un sacco di punti per lui!!!!

Mi meravigliai di tutte le cose che sapeva. Era divertente, spesso sarcastico, e ancora più spesso malizioso, però riusciva sempre a stupirmi con un gesto gentile, o con un sorriso, o con un bacio. Mi dimenticai di ogni cosa. E per la prima volta, mi sentii felice di non aver seguito le regole e di essere finita in punizione.

Dovrei scrivere un libro: “Tutto ciò che non ti aspetti da Malfoy!”

Scommetto che farei un affare, altro che Gilderoy Allock!

Ihhhhhh!

Arrivò all’improvviso un vento freddo, gelido, che ci costrinse a entrare al Pub di Madama Rosmerta, la donna su cui mio fratello ha fantasie sessuali. A parte Hermione, ma solo perché è troppo stupido per ammettere che l’adora. Dettagli!

Comunque, ci sedemmo in un tavolo per due in un angolo del locale, anche perché era l’ultimo tavolo rimasto, tutti gli altri erano occupati. Dopo una decina di minuti arrivò finalmente una cameriera, e noi potemmo ordinare due bei bicchieroni di Burrobirra.

Lei ci scrutò e poi andò verso il bancone.

Iniziammo a ridere, appena voltò le spalle.

Tornò poco dopo con ciò che avevamo chiesto.

-Allora-

cominciò Draco dopo aver bevuto un sorso della sua bibita.

-come ti senti?-

-Riguardo a cosa?-

mi piace fare la finta tonta, a voi no? Comunque a volte e bello poter sperare!

-Riguardo tua madre!-

disse con estrema dolcezza mista a un pizzico di ironia.

Ecco, come dicevo è bello sperare. Purtroppo le mie speranze sono andate in fumo. Si era comportato così bene fino a ora… ma d’altro canto nulla potrà mai essere perfetto no?

-Non è che abbia molta voglia di parlarne, e comunque, non saprei che dirti.-

-Potresti dire semplicemente quello che pensi!-

ribatté accigliato.

-Non mi pare che sia semplice.-

-No, forse non lo è. Però, prima o poi ne dovrai parlare…-

-Non credo proprio!-

gli feci sapere scuotendo la testa.

-Perché no?-

Oh, perfetto. Ci mancava anche lui con questi maledetti perché?

Ma che ho fatto di male?

Te lo devo proprio dire?

Zitta tu!

-Ti prego Draco, io non lo so quello che penso Ok? Ho tanti pensieri nella testa, che mi sembra di essere matta! Sono un casino, come la stanza di mio fratello. Uguale! Il caos più totale. Perciò, se ti aspetti che ti dia una risposta precisa o esauriente… allora mi dispiace deluderti, ma non lo farò!-

Iniziai a bere la mia Burrobirra, mi diede conforto, mi inondò, e mi diede calore. Appena finì, sentii il bisogno di prenderne un’altra, e un’altra, e un’altra.

Draco mi guardava tenendo il suo primo bicchiere, tra le mani, per ricavarne calore.

Mi guardava e non diceva niente, mentre io mi dissetavo con tanta, tantissima Burrobirra. O meglio mi ubriacavo.

Dopo il terzo bicchiere e mezzo, il mio cervello andò in tilt, e crollai.

Ricordo solo che Draco mi prese in braccio e che io gli leccai la guancia con la lingua. Dopo di che, il buio più totale.

Mi risvegliai nel mio letto, avevo un mal di testa indescrivibile, come se i sette nani in persona, stessero martellando nel mio cervello. Non è un buon esempio, ma al momento non mi viene in mente nient’altro e se non vi va bene, non so che farci…

Il massimo della cordialità…

Aprii gli occhi e vidi Draco disteso accanto a me che mi fissava.

Oh cazzo!

-Che ci fai qui?-

lui mi sorrise, ultimamente lo faceva spesso, e mi piaceva, però, adesso non ho voglia di sorrisi ma di spiegazioni.

-Ti stavo guardando.-

-Ma va, questo l’avevo capito Genio della lampada. Intendevo che ci fai nella mia stanza e soprattutto nel mio letto!?-

*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_

Fine! Del capitolo ovviamente. Non riuscirete a sbarazzarvi di me tanto in fretta!

Ahhhh ihhhh!

Ma sono arrivata al 10° CAPITOLO, che gioia non avete idea di quanto sono contenta!

Comunque, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, come al solito lasciatemi un commentino, anche ino ino. Non come una certa Master che conosco che invece di una recensione mi ha scritto una lettera, vero Ellie???

No, a parte gli scherzi, lasciatemi una traccia del vostro passaggio.

Ah, scusate per l’estremo ritardo, ma purtroppo, ho avuto di nuovo problemi col PC!

Terry, grazzzziiieee, ogni volta che posto aspetto con ansia un tuo commentino, visto che mi hai seguita dal principio. Thank you so much!!!! Un bacio anche a te!

Liserc, un mega grazie anche a te sono contenta di stuzzicare la tua curiosità, a presto.

Master Ellie, ciao cuccioletta mia. Grazie per i complimenti, però, non esageriamo, e poi non è per niente vero che sono più brava di te nello scrivere, per niente. Però la canzoncina mi piace! Ihhhh! Anche a me è piaciuta la frase sui ragni.

E, WE WILL KILL HARRY POTTER!!!

La tua recensione/mail, mi ha fatto davvero piacere, stavo piangendo, e sai perché? Noooooo????!! Ma perché mi manchi tanto cipolla, e vedere che la mia PSICOPATICA Ginny ti renda felice e ti faccia ridere mi fa sentire meglio, così, come se fossi sempre con noi! Hai ragione, anche se separate le bastarde vivranno sempre. A proposito, mi spiace di non essere potuta venire a casa di sara per sentirti, ma purtroppo avevo l’allenamento e non potevo mancare, altrimenti la mia allenatrice mi avrebbe linciato!

Per Catzori non mi preoccupo, è l’achenza che mi spaventa, ma come gia detto da te, io li stenderò tutti, anche a costo di scoreggiargli in faccia!!!!

Ciao piccola bastarda….

Ihhhhh!

Ti voglio un mondo di bene.

Scusate, ma dovevo assolutamente rispondere!

Grazie anche a coloro che hanno solo letto visto che siete tanti. Se vi avanza un pochino di tempo recensite, perché mi fa piacere avere anche dei commenti negativi!

Mille baci a tutti….

Master Romy

  
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