< Pensi a lei qualche volta? > chiese poi.
< In continuazione > risposi.
Mi alzai dallo sgabello.
Lui mi fissò, incuriosito.
< E come faccio a sapere che con lei al mio fianco tornerò a vivere? Può essere l'anestetico al dolore? > chiesi.
< Lei non è l'anestetico al tuo dolore... Ma potrebbe essere la cura definitiva. >
Anno 2006.
Il tour mondiale di American Idiot è stato appena cancellato ed i Green Day tornano in America dopo tre mesi dalla partenza.
Ma qualcosa è cambiato, fuori e dentro il gruppo.
Per Billie Joe Armstrong lo scontro con le ombre del passato non è mai finito.
I pensieri, i dubbi e le insicurezze di un uomo che deve fare i conti con se stesso: una vita spesa per la musica e per la propria band, ma anche colma di bugie e alcol, nemico ed amico da sempre del protagonista, unico rimedio al dolore ed alla rassegnazione.
Ma un incontro lo sconvolge, mescola i pezzi del puzzle della sua vita, lo mette di fronte alla cruda realtà: non si può fingere per sempre, si deve trovare il coraggio di prendere la decisione più difficile di tutte... Essere felici.

Billie Joe, confuso, misterioso, scontroso e triste, tanto triste.
Mike, se possibile ancor più confuso, con il cuore spezzato e l'anima che sanguina.
Jared, gli occhi dolci e la capacità di mentire, e il desiderio di far star meglio qualcuno, ma con l'amore che brucia nascosto.
Brian, una sfinge, gli occhi fantasma, un errore dell'alchimista, e un amore malato.
E poi c'è Tom.
Volete qualche spiegazione in più? Presto detto: correte al primo capitolo.

okay, rifaccio l'introduzione.
Gloria, scrittrice che non sa niente di musica, incontra i Green Day, musicisti che non sanno niente di scrittura. Grande incognita: come sopravvivere l'una agli altri?

***Leggimi, leggimi, sono importante!***
*Aggiornato al 31/10/2015*
Oh cazzo, dev’essere lo stress, sì, sicuramente, colpa dell’esame, colpa della White, dormo poco e bevo troppi caffè, è colpa della mia immaginazione, colpa della suggestione, devo smetterla di guardare quegli stupidi film horror con Mikey, assolutamente, da stasera basta televisione, a letto presto, e senza caffè!

Dimenticatevi il Billie Joe che avete sempre conosciuto, perchè in realtà non è mai esistito, per lo meno non in questo modo. Il mondo di cui vi parlo io, quello dove vivo, è un po' diverso da quello che conoscete. Qui Billie Joe non ha mai pubblicato tutti quegli album, i Green Day non esistono (non ancora). L'unica cosa intatta, anche nei modi paralleli, sono i legami. Forti, indissolubili. Si potrebbe parlare del filo rosso del destino, nonostante Billie Joe sia in manicomio