Sentire la lingua di Shion su di lui era qualcosa di inaspettatamente bello e piacevole, lo stava facendo pentire di essere sempre stato l’attivo durante i rapporti. L’organo si muoveva disperato, ma era anche stranamente attento e sapeva quali fossero i punti più sensibili, dedicando loro particolare attenzione: per essere un novellino, il ragazzo dagli occhi rossi era schifosamente bravo.

«Come mai hai deciso di raggiungermi?» chiede, ingenuamente, mentre litiga un po’ col cappotto, perché non riesce a trovare la manica dove infilare il braccio.
Lo aiuta, ridendo per schernirlo, poi gli rivolge il solito sorriso divertito. «Altrimenti tornavi a casa disperato» rinfaccia.
Bastardo – vorrebbe dirgli. Brutto sporco bastardo.
Perché da quando l’ha baciato lui non riesce a pensare ad altro, mentre Sion sembra non ricordarsi neppure di averlo fatto.
[a Intaryuudo, perché lei voleva una reverse]

Akito e Sana non si sono mai incontrati prima di adesso. Alla morte del padre adottivo di lei e biologico di lui, però, scoprono che per poter ereditare una grossa somma di denaro, utile a realizzare i loro sogni, devono vivere nella stessa casa per sei mesi. La maestosa villa dove dovrebbero andare ad abitare non è una casa come tutte le altre, non in un mondo in cui i fantasmi esistono e hanno un triste passato.
Tratto dal primo capitolo:
Gli porse la mano. - Salve, io sono Sana Kurata, la figlia di Ryo Kurata - si presentò.
Sentendo le sue ultime parole vide gli occhi di Hayama accendersi di una luce misteriosa, ma per niente rassicurante. Guardò prima la sua mano protesa verso di lui e poi di nuovo lei. - Akito Hayama. -
Sana ritirò la mano. Che maleducato. Non si perse d’animo e riprovò ad instaurare una conversazione: - Ho saputo che è qui per il testamento di mio padre. Lo conosceva, quindi? -
Lui inarcò un sopracciglio e la fissò con aria saccente. - Lei lascerebbe dei beni in eredità ad una persona che non ha mai visto? -

Ti posso sentire e so di amarti.
***
E' una MPREG: Gravidanza tutta al maschile.
Dopo una serata il legame di Naruto e Sasuke sembra spezzarsi sempre di più, ma una maledizione (Da parte di Naruto) o uno splendido miracolo (Da parte di Sasuke), renderà le cose più complicate o semplicemente riuscirà ad aggiustarle? E Naruto si troverà davanti ad una scelta difficile, che farà provare a Sasuke, di nuovo, il dolore per la perdita di una famiglia.
***
-Sai..
Disse Naruto, fissando lo schermo colorato.
-.. Stavo pensando..
-Tu che pensi?
Lo sfotté Sasuke, quasi serio, nascondendo il divertimento.
Naruto alzò lo sguardo, fissandolo di sbieco, reclinando il capo verso di lui.
-Teme.. Smettila di prendermi sempre in giro.
E la linguaccia fu inevitabile.
Sasuke ridacchiò, sommessamente, appoggiando il mento sul capo di Naruto.
-Su dimmi.
Sentì un piccolo sbuffo dal basso e poi Naruto parlare.
-Il nome per il bambino. Non lo abbiamo ancora deciso.
Sasuke fece una strana smorfia di disappunto.
***
-Cosa c’è?
-Mi sento sempre appesantito.. È strano.
Rispose, incerto se i termini che aveva espresso potevano giustificare quelle strane sensazioni.
-E’ normale.. Ormai sei alla fine.
Naruto annuì, guardando, con i suoi formidabili occhi azzurri, Sasuke.
-Tsunade ha detto la prossima settimana.
***
Era leggero il suo bambino, fragile tra le sue braccia.

Insieme ogni giorno tra i banchi di scuola, eppure così distanti.
Conoscersi appena. Nessun legame. Universi paralleli.
E se ad un tratto due ragazzi scoprissero di essere più simili di quanto avessero mai potuto immaginare?

"Vuoi stare con me?", chiede Naruto un po' imbarazzato.
"Nel senso che dovrei essere la tua ragazza?", risponde Sasuke con un tono strano, ma sorridendo in un modo quasi sfacciato, quasi troppo felice per essere credibile.
"Non essere ironico. È strano anche per me", risponde Naruto abbassando lo sguardo.

E se la bella e la bestia vivessero ai giorni d'oggi? Come si comporterebbero? La "bella" riuscirebbe ad andare oltre la superficie?
Lorenzo non stava esattamente camminando. Stava correndo a più non posso lontano da quella casa e dal quel ragazzo che sembrava essere la reincarnazione di qualche pazzo omicida, altroché scienziato folle.
Quello era Hannibal Lecter in incognito, o suo fratello.

Due ragazzi che cercano a fatica di conquistarsi un posto l'uno accanto all'altro, Manuele con il suo passato che ritorna per dimostrargli che niente si può davvero dimenticare e Gabriele che suderà sette camice per cercare di capire l'altro e, prima di tutto, se stesso.
Sequel di 'Soggetti smarriti' con protagonisti Manuele e Gabriele, comprensibile anche da chi non ha letto la prima storia.
'però insomma la differenza fra uno che ti ascoltava davvero e uno che faceva finta alla fine l’aveva imparata.
E proprio grazie a Manuele.
Lui era uno di quelli che ti guardava fisso, beveva ogni cosa gli si dicesse senza interrompere mai con insulsi ‘si anche a me è successo questo!’ E si concentrava esclusivamente sull‘interlocutore, con quello sguardo che sembrava voler perforare l’altro da tanto in profondità scavava. Per cui quando ti ritrovavi ad essere ascoltato in questo modo poi era difficile non riconoscere la differenza, ecco.'

Alexander uccide. E' il suo lavoro.
E' spietato, non ha rimorsi, non ha esitazioni, vive e uccide.
E si innamora.
Si innamora di un ragazzino viziato, arrogante, insicuro, ma che si dimostrerà capace di amare e di farsi amare.
- Pff, uno stronzetto arrogante come te ha paura di morire ?
- No, non volevo morire così, ecco. E poi cazzo te ne frega ?
Alexander rise. Anche in punto di morte era altezzoso il ragazzino.
- Hai ragione. - replicò e fece per premere il grilletto ...
[Una storia piacevole, senza troppe pretese. (yaoi)]

Dividere una mansarda con un estraneo è sempre impegnativo. Se però l'estraneo sveglia mezza città alle tre di notte perché facendo sesso grida come un pazzo, ti fa trovare i suoi calzini sporchi nel frigorifero, si dimentica di riciclare la plastica e ha i capelli tinti di rosa, la situazione diventa davvero complicata.
“E tu, Demian,” chiese Leonora “non hai paura di essere solo?”
“Io... no. Solo è chi chiude il suo cuore. Ciò che temo non è di non essere amato, ma di non trovare qualcuno a cui dare il mio amore.”
Il tema di questa storia è la devozione d'amore: quando si dona il cuore a una persona senza chiedere niente, ma proprio niente in cambio. E allora, se un ragazzo speciale ha dimenticato se stesso come in un lungo sonno, esiste qualcuno capace di ricordargli che, oltre il tetto, ci sono ancora le stelle. Perciò non fatevi ingannare dalle apparenze: comincia come una commedia leggera e frivola, ma se le date tempo, diventa molto di più. Come i suoi protagonisti.
[Finora (forse) la mia storia completa più bella]

Sequel di Sweet Kiss, Hard Night. Per comprendere questo secondo episodio è consigliabile aver letto il precedente.
“Eh? E perché dovresti lasciare il dormitorio?”
Suzaku sospirò.
Rivalz, Shirley e Milly – che alla fine, dopo quella festa, ritrovandosi nude in un solo letto, avevano deciso di mettersi insieme – lo guardavano con gli occhi sgranati, i drink in mano. Si erano incontrati in quel locale per caso e lui aveva deciso di sganciare la bomba.
E quel “Lascio il dormitorio” una bomba l'era stata davvero.
Sospirò, di nuovo.
“Ve l'ho già detto ragazzi. Vado a convivere.”
[Inserite le risposte alle recensioni del Prequel]

Esaminò poi, con cura, l'intera figura dell'altro.
Alta. Slanciata. Atletica ed Elegante. Sensuale. Semplicemente perfetta.
La sua postura sullo sgabello era particolare. Eccitante, un po' ruvida ma non abbandonata, quasi studiata, gettata come l'esca da un pescatore al fine di attirare la preda.
Mmh...decisamente un “dominante”.
[pubblicato il sequel]

Affrontare se stessi e le proprie paura fa male, è vero, però è l'unico modo per riuscire a essere felici. Matt e Giò lo capiranno sulla loro pelle, aiutati da un gruppo di amici decisamente fuori dal comune e da una casa in montagna decisamente principesca.
"Era strano come una sola notte avesse cambiato tutto, come si era scoperto a decifrare ogni piccolo segnale di quel volto sempre così chiuso e criptico per poter disincagliare i veri pensieri di Matt e riuscire a capirlo meglio.
O forse non era partito tutto da quella notte ma molto prima e lui aveva sempre negato tutto, ostinandosi a chiudere quello che sentiva a doppia mandata per non ammettere che la vista di lui devastava tutte le sue certezze.
Matt lo devastava."

In una foresta apparentemente normale, le strade di due mezzi demoni dall’anima solitaria s’intreccia dando vita a emozionanti scontri, calde emozioni e istinti prorompenti. Spero di avervi Incuriosito ^_^ Dedico la Fic a Shinku66 (e sotto sua stessa richiesta) che sopporta le mie lagne e mi tira sempre su di morale P.S: Me lo lascite un commentino???? Please...........

Una scuola speciale. Il luogo in cui centinaia di ragazzi con i più svariati talenti, sono riuniti per studiare, per imparare, per migliorare, per competere e quindi così prepararsi al loro futuro nell’affascinante, quanto drammatico, mondo dello spettacolo e dell’arte. Un esame di fine anno inaspettato, in grado di sconvolgere le vite di due ragazzi eternamente diversi. Potrà la mera finzione tramutarsi in realtà? Tutto questo e molto più, per ottenere la tanto agognata promozione.[SasuNaru] [NejiKiba]