Ci dileguammo poco dopo,ed affondai il mio viso sul suo petto,stringendolo a me più di prima,mentre la sua di presa non cessava e la cosa non mi dispiacque affatto.
Io: scusa se non t-
Harry: ssh,basta.. -sussurrò,carezzandomi i capelli.
Io: Harry...
Harry: mh?
Io: tanto per la cronaca...ti amo anch'io,non ho mai smesso di farlo.
Lo sentii sorridere,mentre riavvicinava il mio volto al suo,pronti a riiniziare un altro di quei baci che sapevano di 'noi'.

- Ma che hai? – mi staccai sentendolo gelido e gli guardai gli occhi, rossi. – ti sei messo le lenti a contatto? – strinsi gli occhi in due fessure e lo vidi irrigidirsi, chiaro sintomo che mi stesse nascondendo qualcosa.
- Ehi, Hope, mi dovresti conoscere – sudava freddo. – è Halloween e ho optato per gli occhi rossi – mi riabbracciò ma questa storia mi puzzava.

‘’Che c’è?’’ la sua voce è maledettamente roca,e ciò la rende sexy.
‘’Ah,niente! È Richard,dice che stasera non torna a dor..’’ non mi fa finire di parlare che mi bacia e nel frattempo si alza,prendendomi di peso e si dirige verso le scale che portano al piano di sopra. Faccio appena in tempo a lanciare il cellulare sul divano. Le sue mani,mi stringono/graffiano le gambe,lasciate nude dal pantaloncino corto del pigiama,allacciate intorno alla sua vita. Sale le scale e arrivato in cima,mi sbatte con le spalle al muro,’’Il letto è più comodo.’’

Tutto il pubblico era in lacrime ma nessuno osava urlare per poter sentire le ultime parole dei One Direction.
Si sottofondo partirono le scene del bootcamp di x Factor.
I ragazzi si girarono sorridendo a quei momenti vissuti mentre le lacrime continuavano a scendere incessantemente.

Mi fermai di scatto e la guardai intensamente negli occhi
"Sei bellissima,Jade"dissi accarezzandogli una guancia
"Anche tu Zayn"Disse guardandomi.
Avvicinò le sue labbra alle mie,e mi baciò.

And I don't wanna see you cry, but I don't wanna be the one to tell you a lie so..

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.