Raccolta di shot brevi che raccontano di Haruka e Makoto da bambini.
"Amicizia" | "Di quando Haruka..." | "Grandezze" | "Primo bacio" ~ Scritte in occasione delle Notti Bianche indette da No, ma Free lo guardo per la trama, eh
"Sotto il letto" | "Prova di coraggio" | "Tremore" | "Rottura accidentale" ~ Queste storie partecipano al “Writober” a cura di Fanwriter.it!

ATTENZIONE! OmegaVerse|| Mpreg
[Storia completata]
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Questa non è una storia come le altre. Parla di un Alpha distrutto, di un Omega inconsapevole degli eventi e di un destino crudele che tenterà di allontanare i due in ogni modo possibile. Riusciranno i protagonisti a sconfiggere i loro nemici e vivere finalmente felici?
Questa storia è completamente inventata da me, i personaggi mi appartengono e sono frutto della mia immaginazione.
Con questo scritto non voglio né offendere né toccare la sensibilità di nessuno ma solo dare sfogo alla mia più grande passione che è scrivere.
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Dal capitolo I: Non cerca altro che quel calore e quel piacere che gli aspetta di diritto. Il calore di un corpo morbido e vergine, in grado di dargli tutto ciò di cui ha bisogno. Ha bisogno di rivendicare il suo Omega, di marchiare la sua ghiandola e farlo suo, per sempre. Ma non l'ho trova, non riesce a ritrovare la sua fonte di passione e amore che riesce a farlo sentire l'essere più potente di questa terra. Sta cercando con insistenza quel profumo di un tempo, che da bambino amava tanto e che sa, lo faceva tranquillizzare e agitare allo stesso modo.

Ogni mattina in America un professore si sveglia, sa che deve correre più in fretta del vento o troverà la sua scuola vandalizzata da una testa di cazzo. Ogni mattina in America un losco figuro incappucciato si sveglia, sa che deve manomettere una telecamera di sicurezza o non riuscirà a vandalizzare in tutta tranquillità una scuola. Ogni mattina in America, non importa che tu sia Howard Brackett o Ezio Auditore: sei comunque un idiota.
[Sequel di A pair of winged Nike]

Raccolta di shot TonySteve. Sono slegate tra loro.
[Avvertimenti all'interno].
Scritta a quattro mani con Lady Atena.

- Che cos’hai sul naso? – mi chiede. Sorrido.
- Si chiama Bridge: è un piercing. – dico, toccandomi il naso all’altezza degli occhi.
- Ti sta bene. L’oro contrasta bene con i tuoi capelli ramati. -
- Grazie! Invece tu hai il cielo e il mare negli occhi! –
Vi è una pausa dove realizzo la cazzata che ho appena detto.
- L’hai letta da qualche parte. -
- Sì. –.
È il complimento più squallido che abbia mai fatto a qualcuno. Che pessimo.
Ma lui ride. E rimango senza fiato.
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Questa è la mia nuova FF... se volete dare un'occhiata siete i benvenuti! :)

Matteo era immobile nel letto dell’ospedale. Alcuni raggi del sole riuscivano a penetrare dai fori delle persiane, creando una desolata penombra. L’unico rumore era provocato dal respiro dell’uomo, completamente intubato. Sembrava che stesse dormendo beato, invece lottava tra la vita e la morte. Mario gli teneva la mano e lo fissava ininterrottamente. Sperava che da un momento all’altro avrebbe aperto gli occhi. Gli avrebbe sorriso e gli avrebbe detto: “Che guardi?” Ma questa sua speranza, di giorno in giorno si stava affievolendo.
Le parole del medico gli risuonavano ancora in testa, scendendo giù al cuore, lacerandolo.
“Lei è un parente?”
“Sono il suo compagno."
[...]
“Ah, ho capito. E cosa intendete fare? Si deve operare?”
“Senta, come le dicevo dobbiamo fare altri accertamenti per essere sicuri [...] Mi spiace, il suo compagno non ce la farà."
Ora era lì, solo, in quella stanza avvolta dalla tristezza. Erano soli al mondo.

Per tutti coloro che hanno apprezzato "Maledetto Americano", ecco qui l'atteso (?) ritorno di Whyte e Doria! Ancora non ho ben deciso quale sarà il suo futuro, per ora sarà una collezione di one-shots sui cari, vecchi personaggi su vari temi e in tempi alternanti!
Non è strettamente necessario aver letto la storia principale, ma aiuta molto!
Enjoy!

[BOYS LOVE] Ivan studia disegno ed è innamorato di Tina. Tuttavia il suo look lascia molto a desiderare. Si farà consigliare dall'esperto Rosemund. Ma cosa potrebbe accadere se un consiglio dopo l'altro i due si avvicinassero sempre di più?

Non è mai troppo tardi per riscoprirsi, per comprendere davvero chi siamo e di cosa abbiamo davvero bisogno, ma farlo a trent'anni può spesso risultare disarmante, specie quando tutte le tue convinzioni crollano inevitabilmente, mostrandoti brutalmente la vera faccia delle cose.
È in questo piccolo frangente di tempo e spazio che Vega incontra il suo Altair:
Una volta entrato nella sua orbita, la sua vita è destinata a creare una nuova rivoluzione.
Disponibile anche su Wattpad: http://my.w.tt/UiNb/W4clRCXwTC

Alex è un musicista, vive a New York in un appartamento che divide con altri due ragazzi. Le sue giornate sono all'avventura e lui ama la sua vita così: senza regole, senza legami. Fino al giorno in cui conosce Dylan, collega e amico di suo padre.
Nonostante vengano da due mondi opposti e siano profondamente diversi tra loro si creerà un legame, che sconvolgerà tutto quello che credevano di sapere e che insegnerà ad entrambi cosa vuol dire vivere.

In un mondo difficile gli eredi di due gang rivali che si dividono la città si trovano coinvolti in un'intensa storia di amore ed odio dai risvolti... inaspettati?
Cosa faranno quando scopriranno che forse non c'è solo astio fra di loro? Come si comporteranno davanti ad una storia d'amore impossibile?
Questo è uno spin-off di "Un amore apatico" incentrato su Ethan e Mike, non serve però leggere l'originale per leggerla.
Spero di avervi incuriositi!

«Marco, ti prego. Se torni in strada in queste condizioni finirai davvero all’ospedale con una polmonite. Ne parliamo dopo.» Cercò di avvicinarsi a lui ma gli sfuggì ancora ritraendosi.
«Non me ne frega un cazzo se finisco all’ospedale! Non ho bisogno di una crocerossina ma ho bisogno di te. Dimmelo! Tira fuori le palle e dimmi che mi vuoi come io voglio te.» Aveva smesso di tremare e i suoi occhi erano animati da una tale frustrazione che Riccardo dovette abbassare i propri per non cedere, e non li rialzò nemmeno quando un minuto dopo sentì le sue sneakers scricchiolare sul pavimento mentre si allontanava.

«Il giorno in cui Light-kun non avrà il bisogno di dire centomila parole sarà il giorno in cui potrò mangiare in pace!»
Raccolta di storie brevi in cui L e Light si infastidiscono a vicenda.

Alen!
questo il suo unico pensiero da quando aveva cominciato a correre, veloce e terrorizzato, giù per il versante della montagna. Le sue gambe umane dolevano affaticate, ma non poteva permettersi ne di fermarsi, ne di trasformarsi. /// Abbassò lo sguardo sul fagottino che teneva tra le braccia, si chiuse a riccio cercando di proteggerlo con il proprio corpo, pronto al peggio. /// Un brivido gli percorse la schiena, annusò ancora e confermò ciò che aveva sentito. Una seconda folata gli portò l'inconfondibile odore dolciastro del compagno. Il terrore lo attanagliò.
Cominciò a correre veloce seguendo la scia rossa del vento, all'odore si aggiunsero i suoni: un pianto disperato d'infante e dopo poco ringhi e litigi di quelli che capì subito essere lupi.
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Drew e Alen sono due mutanti, uomini in grado di trasformarsi nel loro animale guida. Vivono in una piccola casa di montagna, in un grande prato circondato dal verde. la loro vita è tranquilla, tranquilla fino al giorno in cui Drew non trova un piccolo tesoro.

* STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA *
Xavier Clement è un pittore, ma non trova più ispirazione per i suoi quadri.
Alain Millet invece, è dotato di una rara bellezza, ma sembra non esserne consapevole.
Per aiutare economicamente la sua famiglia lavora come servo presso i Clement, famiglia altolocata e benestante dell’Alta Normandia.
In un’epoca in cui la differenza tra ceti sociali è così netta, Xavier ritroverà la voglia di dipingere traendo ispirazione da chi mai si aspetterebbe.
È la storia di una passione nata dall’innocenza, un mescolarsi di segreti e colori nella Francia del XVIII secolo.
Dal primo capitolo:
Fuori il cielo era plumbeo, coperto da nuvoloni scuri che promettevano solo pioggia sulla città di Le Havre. Speravo non avrebbe piovuto però, dopo tutto il lavoro che avevo fatto insieme alla mamma per lucidare i vetri delle finestre.
Dovevamo dare una buona impressione.
Dovevo dare una buona impressione.