Lui è Il Capitano?
Questo non era un bene. Questo non era affatto un bene.
C'erano delle teorie, naturalmente, su che aspetto avesse Il Capitano. La maggior parte seguiva la tipica convinzione hollywoodiana, ovvero che fosse una versione del Padrino, seduto in una stanza buia con un sigaro, che comandava le sue forze con un semplice movimento del polso. C'erano anche alcuni che pensavano addirittura che Il Capitano non fosse una persona, ma un'intera rete di persone con occhi e orecchie ovunque.
L’Adone biondo di fronte a lui non era decisamente quello che Tony si aspettava.
Certo, alla fine non importava.
C'era una ragione per cui nessuno sapeva che aspetto avesse Il Capitano.
Perché chiunque avesse visto la sua faccia non era mai sopravvissuto per raccontare la storia.
***
Traduzione italiana della storia di just_another_tinker che mi ha gentilmente concesso di tradurre la sua storia 💗

“Pepper mi ha dato il benservito, quindi ora ascolterai il mio soliloquio deprimente senza emettere verbo e poi cancellerai con una passata di frasi fatte il mio insulso vomito di parole. Intesi?”
[Stony] [Pepperony] [Pre-Civil War] [Pre-creazione BARF] [Partially NSFW]

L’ologramma si avvicina e tocca il bracciale nero. Una piccola luce lampeggiante appare sulla superficie altrimenti scura.
“È un segnale. È in grado di attraversare il multiverso e arrivare a… beh, a chiunque ci sia in ascolto.”
Steve guarda la luce con una stretta al cuore.
“E se arriva a te, di sicuro troverai il modo di raggiungermi.”
* * *
Stony
Post-Endgame
Fix-it (sort of)
Parliamo di multiverso, rimpianti, la linea sottile tra amore e ossessione, e scelte sbagliate che a volte portano alle giuste conseguenze.

“Ciao Cap.”
Gli rivolge il solito sorriso quando lo saluta, tra i capelli sbocciano i soliti girasoli. Poi porta di nuovo la sua attenzione al lavoro e i girasoli si ritraggono, fanno spazio al solito viavai di boccioli multicolore che si intreccia tra i suoi capelli quando sta riflettendo. Steve ormai ci è abituato, ma non smetterà mai di piacergli. Non smetterà mai di meravigliarsi.

Un cellulare obsoleto, era tutto quello che gli restava, l’unico filo conduttore tra lui e il Capitano, in quel momento probabilmente lontano chilometri da New York.

Per un momento, pondero l'idea di rimettermi a dormire sperando che al mio risveglio risulti tutto un incubo. Ma poi ricordo a me stesso che non ho più 6 anni. E che questa è la cazzo di realtà: Leonard se n'è andato, ed io, in questa giornata di fine Febbraio, ho perso un grande amico e un secondo padre, senza aver avuto il tempo di dirgli quanto per me ha significato averlo nella mia vita.
[Pinto, con chiari riferimenti alla coppia Shatner/Nimoy]

Durante l'ultima battaglia tra le rispettive fazioni, Jean raggiunge Annie per chiederle la verità sulla morte di Marco. Lei gliela racconta.
Marco si asciugò le lacrime con la manica della maglia. - Credevo mi odiassi. - rivelò, senza alcuna ragione particolare. La sua voce suonava come quella di un bimbo piccolo.
- Io non odio i deboli. - mormorò lei, sorpassandolo e aprendo la porta dell'edificio a cui Marco si era appoggiato – un vecchio capannone in cui venivano stipate scorte di ogni genere. - Ma quelli che non mi danno retta sì. -
Marco le sorrise. Era un sorriso tremulo e stupido, e Annie sbuffò di fronte a quella smorfia, ma Marco seppe che l'aveva apprezzato onestamente dal modo in cui scosse la testa. Sapeva che era per nascondere un sorriso spuntato sulle sue, di labbra – così poco abituate a quell'apparizione. Decise che Jean poteva aspettare.
Marco/Jean one-sided con accenni di Marco/Annie.

Erano passati mesi, da quando Grell Sutcliffe era morto.
[Grelliam]
Regalo di compleanno per Sebas_chan, dato che l'angst le piace così tanto.