Seguito di Breath 2 - Il Soffio Di Un Nuovo Battito - Avevo paura. Una paura matta di scoprire il contenuto della scatola come della lettera, perché se era come pensavo, se davvero lì dentro fossero contenute quelle cose, per me non ci sarebbe stata più vita. Nel vero senso della parola. Ecco il secondo perché della mia decisione di tenerli chiusi. Forse quando Dan sarebbe stato abbastanza grande da capire qualche mio gesto avventato e apparentemente immotivato, forse li avrei aperti.
Lentamente mi addormentai cullata dal respiro di Dan e anche quella notte sognai il mio amore... sorridente, bello, vivo.
Mi guardava dolce da lontano con le braccia conserte, mentre una leggera brezza gli muoveva i capelli. Mi parlava senza mai fermarsi, ma non riuscivo a sentire. Le sue parole mi arrivavano confuse, ma quando stavo per arrendermi capii qualcosa, solo due parole, ma per me molto significative... Sono qui ...

Edward Cullen e Isabella Swan. Così diversi, ma allo stesso tempo così simili. Ed è questo il motivo per cui proprio non si sopportano.
Ma impareranno a trovare punti di contatto, a spianare le loro divergenze e a conoscersi meglio. Una guerra senza esclusione di colpi dove l'amore, l'odio e le incomprensioni saranno i protagonisti assoluti di questa storia.
Dal primo capitolo:
-Chi è quello?- sussurrai, incuriosita, e Rosalie spalancò gli occhi, sorpresa.
-Edward Cullen - sussurrò a voce bassissima - è un figo assoluto, tutte gli vanno dietro... ma ti conviene lasciarlo perdere -
-Perché?- chiesi, sbalordita dalle sue strane parole, e lei si avvicinò a me con fare circospetto, sussurrando a voce ancor più bassa - è pericoloso - scandì bene ogni sillaba - si dice che conosca il sapore del sangue umano... - fu scossa da un brivido di paura, e io sorrisi.

Jake non era più un mio amico. Non un semplice amico. Niente nel modo in cui agiva mi faceva presupporre che lo fosse. Era palese la differenza tra prima e ora ed il cambiamento era stato netto e improvviso.
Si chinò su di me strofinando il viso sul mio collo in un modo che poteva sembrare affettuoso se io non lo avessi conosciuto come le mie tasche. Era esasperato.
Non ebbi il tempo di alzare gli occhi per guardarlo che il mio ex amico mi afferrò il viso e senza esitare un attimo iniziò a baciarmi. Spedito e con determinazione, cominciò a muovere la sua bocca contro la mia.
Era delicato Jake, gentile, ma non troppo. E nemmeno poco, tanto da farti credere che non avesse lui il pieno controllo della situazione.
Dettava lui il ritmo del bacio… prima lento, poi veloce e intenso, tanto da dovermi fermare per prendere respiro. Ma Jacob non me lo permetteva. 
Quella sì che sarebbe stata la mia dolce morte preferita. Morire perché Jake rubava il mio respiro.
Il mio primo bacio. Non immaginavo di meglio.