Prologo:
Liliana non ha mai avuto una vita facile.. vive in Italia con dei suoi genitori adottivi, i quali hanno sempre affermato che i suoi veri genitori biologici sono morti, ma non vogliono spiegarle di più. Non ha mai conosciuto la sua famiglia, non conosce i suoi nonni, i suoi zii e i suoi cugini.. l’unica famiglia che ha sempre avuto sono stati Ornella e Gregorio i suoi genitori adottivi. Ora Liliana non è più una bambina, ormai ha 17 anni. Spinta dalla voglia di saperne di più sulla sua famiglia biologica inizia a fare ricerche, ma non sa che a sconvolgere la sua vita sarà proprio il frutto delle sue ricerche. Queste la porteranno in un punto dal quale sarà difficile indietreggiare e da quel momento in poi la sua vita non sarà più la stessa. Se volete sapere di più leggete il primo capitolo! spero che vi inoltrerete in questa storia fatti di colpi di scena insieme a me.. Buona lettura Cha xx.

Dal capitolo 11:
- Voglio solo tenerti stretta, stare sotto le lenzuola ascoltando il tuo respiro regolare e coccolarti un po' finché non ti addormenterai, sorridendo come una bambina davanti ai regali di Natale.
E poi voglio svegliarmi domani mattina ancora con il viso affondato nei tuoi capelli, dirti "Buongiorno" per poi baciarti a lungo sulle labbra, e alla fine prenderti per mano e scendere a fare colazione.

«Mrs. Fisher, giuro che è stato un incidente!» dissi con il fiatone, mentre stavo quasi correndo per stare al passo con la preside.
«Oh no, verrai punita stavolta, Hollie McKendrick! In detenzione, all'istante!» il tono in cui pronunciò le ultime due parole, mi fece scattare. In un certo modo, riuscì a mettermi paura.
Abbassai la testa, e con la coda dell'occhio notai che stava rivolgendo uno sguardo al palco.
Logan Lerman, giocatore nella squadra di football della scuola, si era appena presentato nel teatro.
«O forse no.. ho un'idea migliore! Seguimi McKendrick!»

' Dillo un altra volta '
' Ti amo '
' Non sei tu '
' E chi potrei mai essere ? '
' Il mio ragazzo '
Mi avvicinò a lui tirandomi per i fianchi e mi stampò un bacio sulle labbra.
Da un dolce bacio a stampò divento un meraviglioso e bellissimo vero bacio.
Forse era lui il mio amore,
forse avrei smesso di comportarmi da stronza e mi sarei decisa una buona volta...

'No, non può essere' Dissi piuttosto incredula, alla vista del mi compagno, che si puliva del sangue che scorreva sulle sue labra.
'Tu non hai visto nulla, intesi?' Si avvicinò a me con aria minacciosa.
'O- okay i- io non parlerò.' Detto questo Harry, scappò, corse via, si disperse nel traffico delle macchine.
Oh si, scusatemi, non mi sono presentata, mi chiamo Allison, Allison Smith, ho diciassette anni; capelli lisci, fino alle spalle rossi, occhi azzurri come il mare, il quale è l'unica cosa di cui vado fiera, e un sorriso al quanto luminoso. Oggi, sono stata testimone di un fatto, che mi fa rabbrividire al sol pensiero, il mio compagno di classe, Harry Styles che addentava, Jonh North, ragazzo di terza B.
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Come avete capito, è una storia diciamo così vampirosa (?) che per ora mi attirano tanto *w*
Spero la leggiate, diventerà più interessante più in là.
Baci Marty.

Mi chiamo Alyson, Alyson Payne.
Sono la tipica ragazza stronza che ama godersi la vita, che cerca in ogni cosa un lato positivo, che se ne frega di quello che pensa la gente.
Come passo la maggior parte del mio tempo? Beh mi diverto, passo le intere giornate a rompere i coglioni alla gente e, per quanto possa essere stupido, riesco a parlare con una vocina: la mia COSCIENZA.
"Bene andrai a vivere da tuo fratello."
"Oh porca paletta cosa hai detto? Ma sei pazza? Io non mi muovo da qua!"
"Su dai piccola vedrai che lui e i suoi amici riusciranno, come dire a calmarti" disse mio padre.
E così, dopo un lungo viaggio la mia vita è cambiata, radicalmente!

«E’ per caso una minaccia Styles?» chiesi facendo un passo nella sua direzione, ormai eravamo a pochi centimetri di distanza.
«No, prendilo come un avvertimento Adams» disse lui eliminando del tutto lo spazio rimasto tra di noi.

'Kate, lui è Harry' Louis, non c'è bisogno di presentarmelo, so chi è. Harry Styles è il cascamorto di turno che si fa tutte, ma proprio di lui dovevi diventare amico? Ooh andiamo questo college è pieno di ragazzi, perchè lui?!
'Louis, io vado ciao' Sì ok, forse sono stata acida ad andarmene così. Ma al solo pensiero di trovarmi davanti quella sotto specie di puttana al maschile mi faceva venire il volta stomaco.

Sciao belli! Allora questa storia ha come elemento principale i vempiri ma non è la classica storia di twilight! All'inizio assomiglierà un po' ma andando sempre più avanti vi sorprenderà :D recensite almeno mi fate sapere, accetto anche consigli. Grazie in anticipo! ;)xx

-Ti capita mai di vivere un attimo perfetto e voler fermare il tempo per poter renderlo eterno?- Si voltò verso di me. Il suo viso, a differenza del mio che stava all’ombra, era illuminato dalla pallida luce della Luna. Aveva un’espressione triste, malinconica. L’atmosfera attorno a noi sembrava essere magica, quasi fiabesca. Mi poggiai allo schienale e mi abbassai verso di lei.
-Questi giorni- le risposi convinto. -Vorrei poter tornare indietro e rivivere questi cinque giorni dall’inizio.- La mia voce era bassa, ma decisa. Era vero, se solo avessi potuto avrei mandato indietro l’orologio e avrei rivissuto ogni singolo istante di quella gita, ogni singolo momento trascorso insieme a lei.

The A team di Ed Sheeran. Cavolo se amava quel cantate. Quella canzone le ricordava se stessa. Si sentiva bloccata nel passato, nei suoi vecchi sogni.Era consapevole che stesse cambiando, che era cambiata, forse in negativo. La sua specialità erano i sorrisi falsi, di sicuro. Non molti, per non dire nessuno, sapeva riconoscere i suoi sorrisi veri da quelli falsi. Anche perché di sorrisi veri ne faceva pochi. L’ultima volta che ne aveva fatto uno vero, reale, sincero, risaliva a così tanto tempo prima che faceva fatica a ricordarselo. “It’s too cold outside For angels to fly, Angels to fly ,To fly, fly. Or Angel to die.”

-April?- dice, all’improvviso.
-Mh?-
-Quali sono le sette cose che odi di me?-
Io spalanco gli occhi.
Le sette…cosa?
-Come prego?- esclamo.
-Hai capito bene. Quali sono le sette cose che odi di me?-
-Ma perché mi fai questa domanda?- gli chiedo, senza ironia.
-Perché ormai ho capito che mi odi, quindi voglio sapere almeno sette motivi validi.-
Io sorrido.
-Styles io non ti odio….- gli dico.
Lui si illumina.
-Ah no?!-
-No. Mi stai diversamente simpatico. Diciamo che se per caso dovessi scegliere se buttare da un burrone te o Giustino Biberon, beh butterei te.-