La solita storia scolastica che vedrà protagonisti ragazzi persi in vicoli stretti e bui della vita, che si ricongiungeranno fino ad incontrarsi.
La solita storia scolastica di un incontro involontario, che cambierà il corso della storia e della vita degli stessi.
" È l'unica passione che ho sin da quando ho ricordo. Non penso di aver camminato sin dall'inizio, ma danzato. È la mia vita. È ciò che mi rende vero.
Quello che gli altri scorgono da fuori è solo una parte di me, la parte mascherata. La parte che mi piace recitare. . . "
" Ho represso ogni tipo di emozione troppo profonda, lasciando che il dolore mi lacerasse l'anima, giorno dopo giorno, non curandomi delle conseguenze.
Mi manca.
Mi manca, ma non posso permettermi di lasciarmi ancora martoriare dal dolore.
Cos'aveva fatto di male?
Perché è dovuto accadere?. . . "
[pairing variabili: YeHyuk - EunHae - YeWook . . ]

Donghae, tu ami Siwon, vero?"
Il ragazzo arrossì violentemente, come poteva chiederglielo così come se niente fosse?!
"Certo che lo ama! Se no non sarebbe qui!" rispose Eunhyuk al suo posto
"Quindi sei disposto a tutto pur di allontanarlo da quella tizia?"
"Definisci 'tutto'"
[...] “Aspetta, aspetta, aspetta!” un dubbio si insinuò nella mente di Donghae “Non vorrai mica... farmi travestire da donna?!”
Heechul sorrise sadico; questa faccenda stava prendendo una piega davvero stimolante.
[EunHae] [SiHae] [Kyusung]

"Era ironico che fino a quando aveva inteso distruggere la propria città natale, gli incubi che ora lo tormentavano non lo avessero neppure sfiorato. Ironico, sì. E così dannatamente ingiusto che avrebbe digrignato i denti da mattina a sera, se non fosse stato “chi” in effetti era.
Avrebbe dovuto andarsene, e vivere senza rimpianti e libero, in una qualche città meno ipocrita con gente che non lo additava per strada come se fosse un fenomeno da baraccone. Trovarsi una donna, e ricostruire il clan, come aveva in mente da ragazzino, quando le conseguenze delle proprie azioni erano solo una vaga consapevolezza da accantonare per poter conquistare la vendetta."

"Addio Seoul..."
-Guardo fuori dal finestrino dell'aereo la mia città allontanarsi, e con se il mio cuore.
Sto lasciando la mia città...e con lei i miei amici e la mia fidanzata.
Insomma, sto abbandonando la mia vita.-
[KyuMin]

Aveva gli occhi molto scuri, piccoli e profondi, capaci di perforarti l'anima. Da una parte terrorizzavano, ma dall'altra avevano un non so che di… Seducente? Quale che fosse la verità, un lampo gelido li attraversò quando Ryeowook alzò lo sguardo su di lui.
Spaventato, prese posto rapidamente; l’altro aveva riportato l’attenzione fuori dalla finestra.
Più per educazione che per coraggio, Ryeowook fece un tentativo.

« Non si gioca con il destino, Sungmin. Cerca di evitarlo e ti si ritorcerà contro, cerca di cambiarlo e farai una brutta fine. »
[KyuMin~]

Cosa succederebbe se la relazione tra Sheldon e Amy arrivasse finalmente a una relazione anche fisica? E se lei rimanesse incinta? Come la prenderebbe il giovane fisico?
Dal testo:
" -Sheldon, sei sicuro che noi due..sì insomma...ecco...- Sheldon si avvicinò fino ad arrivarle a un soffio dalle sue labbra. La sua voce era un sussurro.
-Diciamo che potrebbe essere un esperimento. Vediamo cosa succede se la nostra relazione si sposta di un livello.- "

Era così che alla fine succedeva: Yesung si rivestiva in silenzio senza fretta, forse per far contemplare al suo dongsaeng la sua bellezza omicida e poi lasciava la stanza senza proferire parola. Inizialmente a Kyuhyun poco importava, tutto era nato solo perché lui era ubriaco e aveva voglia di una bella e sana scopata come ne aveva voglia il maggiore. Doveva limitarsi ad una notte ma poi quando Yesung si presentò di fronte alla porta della sua stanza una volta e si fiondò sulle sue labbra, Kyuhyun provò qualcosa di inaspettato: gli piacque da morire e provò dolore quando Yesung come al solito se ne andò via in silenzio, lasciandolo irrimediabilmente solo e nudo, ma soprattutto vuoto. [...] Tuttavia ogni volta che Yesung puntualmente si presentava ogni sera di fronte alla sua porta, non riusciva a dire di no e ogni volta ci ricadeva. Ogni volta si lasciava baciare con passione e desiderio e sempre accoglieva il membro di lui tra le sue carni, sentendosi finalmente completo.
DISCLAIMER
I fatti narrati in questo scritto sono puramente frutto di fantasia, non è mia intenzione offendere gli artisti. Essi non mi appartengono in quanto reali.
[Paring variabili: KyuSung, YeWook, KyuMin.]

[Ryeowook, Donghae, Kyuhyun, Yesung: le vite di quattro ragazzi sono unite indissolubilmente. Tutti hanno in comune un elemento del passato: qualcuno gli ha portato via qualcosa. Qualcuno ha ucciso le persone che amavano, e talvolta ha puntato a loro stessi. Uno di loro doveva scegliere tra due persone chi dovesse vivere e chi morire.]
[YeWook, EunHae, KyuMin]
[SLASH, AU. Angst!]

“-Hyung! Mi offendi! Anche io ho un cuore!-
-Si Kibummie… solo quando ti innamori! No… ahah! Avanti… chi è che sta tirando fuori il tuo lato tenero?-
-È il mio nuovo ragazzo! Solo che lui ancora non lo sa!- E scoppia a ridere."
Spin-off di "Honestly... I love him", ma si tratta di una storia indipendente dall'altra, quindi non è necessario aver letto l'altra fan fiction.

"Youngwoon, smetti di guardare in alto quando cammini! Un giorno o l'altro cadrai in una buca!"
"Sì Umma. Scusa Umma."
[...] A volte gli era capitato di inciampare e trovarsi a fissare l'asfalto piuttosto che il cielo, così come gli era capitato di urtare qualche passante per strada, che lo offendeva e spariva così velocemente da non dargli il tempo di scusarsi. Ma non aveva mai veramente pensato che la sua abitudine potesse cambiargli la vita.

"Dopo aver visto morire le uniche persone per la quale avrebbe dato la sua vita, davanti ai suoi occhi e per mano di chi credeva giusto, ha detto basta.
Peccato che per la sua cosiddetta famiglia, la parola “basta” non esistesse. Non per i propri figli, non per i propri assassini. Non per lui."

Come al solito Kyuhyun non si riesce a trattenere dal fare scherzi e ne ha fatta un'altra delle sue.
Questa volta però è diverso.
"Quei magici sei mesi sono spariti in un lampo come se fossero sempre stati un'illusione.
Le uniche cose che rimanevano erano il dolore e la sensazione delle piccole mani di Sungmin sul suo corpo."
KyuMin

Lee Hyukjae ha diciotto anni, frequenta il quarto anno in una scuola di periferia. Lee Donghae ne ha diciassette, frequenta il terzo anno nella stessa scuola, ma solo perché è stato bocciato. I due ragazzi non sono legati da niente, ognuno ha la propria realtà e il proprio mondo. Ognuno ha i propri lati nascosti. Eppure il destino ha deciso di intrecciare queste due vite in un nodo così stretto da far male, dove l'attaccamento diventa dipendenza, la dipendenza dolore e il dolore si trasforma in lividi scuri e nitidi nella coscienza che non vanno più via.

Henry si appoggiò mollemente su un banco, osservando fuori dalla finestra i rami spostati dal vento.
- Non c'è niente da risolvere. Quel ragazzo ha detto solo una marea di idiozie. Io e te non siamo fratelli, quindi non c'è niente di cui io mi debba vergognare o per cui mi debba giustificare. Io ti amo e non c'è niente di sbagliato in questo. -
Per un attimo Kyuhyun ebbe l'impressione che il tempo si fosse fermato.
Non percepiva più i rumori esterni, non sentiva né freddo né caldo e il sapore di ferro che avvertiva in bocca era completamente scomparso.
Guardava Henry, che lo fissava di rimando, e si ritrovò a pensare che quel ragazzino, che tanto sembrava una creatura uscita da un mondo di pura fantasia, era nato appositamente per lui.