Un angelo peccatore, un angelo demone, un angelo dissacrante e dissacrato.
" Tu sai come si ama a sedici anni? Ti è mai capitato di innamorarti a sedici anni? Hai ascoltato il mio cd?"
Lo guardi con grandi occhi azzurri, lui non ti vede neppure.
Sei felice, inspiegabilmente sei felice, ma anche mortalmente triste.
L'ombra di una città fredda, la violenza, l'amore, non c'è redenzione senza pentimento...L'amore sovente vince la ragione...

Luhan è etero.
Sehun è gay.
Luhan si finge gay per far ridere i suoi amici.
Sehun cerca di farsi notare il meno possibile.
Luhan è allegro e simpatico, il buffone del gruppo.
Sehun è freddo e apatico, meglio stargli alla larga.
Due ragazzi diversi entrambi sicuri del loro orientamento sessuale.
Una stupida scommessa potrà cambiare le cose?

Nella casa al bosco dei nonni di Sehun succedono cose davvero strane. I suoi cari cugini gli avevano detto che è infestata dai fantasmi, ma in realtà nessuno di loro ci crede. Una notte però li convincerà del contrario.
I fantasmi esistono.
Luhan è un fantasma.

Odio le trame. Sono solo quattro righe messe in croce ed è come giudicare un libro dalla copertina.
Perché ti inducono a leggere il racconto o a scartarlo a priori.
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E' la solita storia, una ragazza buona e una 'cattiva', la prima è attratta da quest'ultima e quindi prova a far parte di quel mondo spericolato che l'avvolge, prova a starle al passo inciampando su se stessa.
La mano che ti salva spesso è quella che ti ammazza e viceversa ma non importa quando due anime sono intrecciate, quelle perfino tra mille ombre, al buio saprebbero riconoscersi.
Serate sfrenate all'insegna del divertimento, alcol, droga, sesso. Genitori incazzati, ritorni inaspettati, baci rubati. E poi i sentimenti contrastanti, la rabbia, l'insicurezza, l'amore. Giri in moto e la passione per la musica faranno da sfondo a questa storia d'amore, "la più incredibile che conosco".

Già per Minseok era difficile lavorare in casa di una persona viziata e detestabile come Luhan. Ci mancava solo che si mettessero in mezzo pure i loro amici.
***
“Ma la tua camerierina? L’hai presa per farle scopare solo il pavimento o anche te?” Disse Sehun
“È passabile, ma non bella abbastanza da tentarmi”
“Strano, mi sembrava proprio il tuo tipo. Puro e innocente pronto ad essere sporcato”
[Xiuhan][Hunhan][Kaisoo][Taoris][Kray][Suchen][Taohun][Baekyeol]
Disclaimer: Quasi tutte le immagini presenti non appartengono a me

L’amore, quello vero, nasce da un impulso incomprensibile, ti travolge, ti stringe, ti soffoca, non sempre è giusto…anzi…
e alla fine ti lascia piena di tutto e vuota come un guscio di crisalide, eppure…
eppure ne è valsa la pena, sempre.
Baciarti, il tuo sapore, il tuo odore, la mia vita.
Un’emozione forte, fortissima, che dura per l’eternità.
Alla fine potrai comunque dire: “ Ho vissuto, ero io, ho vissuto.”

quattro vite intrecciate, quattro legami unici e sinceri che legano giovani ragazzi che cercano la loro strada per affermare loro stessi nel mondo.

Non ci posso credere, mi devo essere completamente rosolato il cervello perché non è normale, cioè, io ho sempre sospettato che le ragazze fossero tutto tranne che le innocenti e angeliche fanciulle che noi ci ostiniamo a voler vedere, ma da qui a sapere con assoluta certezza quello che sono in grado di scrivere...
[EunHae]

Lee Hyukjae.
Questo era il nome del ragazzo in questione, Donghae non sapeva il motivo ma ogni volta che i suoi occhi si posavano su quelle parole le sue labbra si curvavano in su da sole senza che se ne accorgesse.
Finite le solite domande e risposte di educazione come "hai già cenato?" oppure "come stai? ecc..." Hyukjae formulò una domanda che fece riflettere Donghae per secondi.
"Tu hai mai avuto voglia di provare cose strane?"...
"Dipende, che cosa intendi con strane?"
"tipo... baciare un ragazzo..."

Dal testo:
"Buon Compleanno, Luhan!"
(...)
"Tao...MI HAI REGALATO UNA PERSONA?!" Gridò Luhan incredulo.
"Si, che c'è di male? Puoi usarlo come domestico o come vuoi tu!"
"Ho così tanti domestici che non li so neanche distiguere, cosa vuoi che me ne faccia di lui?" Chiese Luhan alzandosi dalla sedia per posizionarsi davanti al ragazzo.
"Potrebbe farti compagnia, sei sempre così solo..." Rispose Tao.
"Compagnia, eh?" Sul volto di Luhan comparve un ghigno.
(...)
"Spogliati"
[HunHan]

Xi Lu Han correva per le strade, il panico era impresso nei suoi occhi mentre scappava.Non aveva notato il semaforo rosso e aveva attraversato la strada di corsa.
Poi il tempo sembrò fermarsi, Xi Lu Han che correva, un camion in lontananza che andava a 100 km/h.Le persone che si giravano, un uomo che urlava a Lu Han di spostarsi, Lu Han non sentiva nulla , la paura si era impossessata del suo corpo.
“Spostati,Corri!!!!”
Le persone urlavano, ma quando Lu Han se ne accorse era già troppo tardi.Si girò , il camion era ad un soffio dal suo naso. Poi un tonfo,un corpo sanguinante a terra.Le persone shockate,il rumore della sirena in lontananza.

Lee Hyukjae ha diciotto anni, frequenta il quarto anno in una scuola di periferia. Lee Donghae ne ha diciassette, frequenta il terzo anno nella stessa scuola, ma solo perché è stato bocciato. I due ragazzi non sono legati da niente, ognuno ha la propria realtà e il proprio mondo. Ognuno ha i propri lati nascosti. Eppure il destino ha deciso di intrecciare queste due vite in un nodo così stretto da far male, dove l'attaccamento diventa dipendenza, la dipendenza dolore e il dolore si trasforma in lividi scuri e nitidi nella coscienza che non vanno più via.

Si girò ancora una volta tra le coperte del suo letto.
-perché tutti hanno un obbiettivo e io non riesco nemmeno ad immaginare cosa potrei fare domani?-
Prima di addormentarsi pensava sempre a queste cose. Lee Donghae pensava sempre al suo futuro, ma non riusciva mai a delinearne i contorni. Possibile?

KyuMin
"Anche questa volta? Mi basta davvero andare a letto con una ragazza che neanche mi piaceva seriamente, rimanerci una settimana e poi lasciare che mi lasciasse?" Sono davvero stufo di questa situazione. "Posso cambiare" "Ho ancora 26 anni" "Devo solo trovare quella giusta" riuscivo a dirmi solo quelle parole per confortarmi, ma in realtà dicevo sempre le stesse cose e non riuscivo mai a cambiare."