Sette sorelle, io e un Satana esasperato nella stessa casa.
...
«Ah, quelle sette! Fanno venir voglia di tornare all’Inferno, non credi?»

C’è qualcosa di strano nel silenzio di Tommy, nel suo rifiuto d’essere toccato, nel suo forzato isolamento.
C’è qualcosa di strano nella guerra di Ambra, nel disprezzo verso la sua famiglia, nella violenza delle sue grida.
C’è qualcosa di strano, nella famiglia di Tommy e Ambra, e le persone lo sanno, ma fingono di non vedere. E così rimangono nascosti, nel silenzio di Tommy e nelle grida di Ambra, la violenza di un padre pedofilo, la paura di una madre sottomessa, l’indifferenza di chi sa e non agisce. E in tutta questa follia – che sempre più verso il delirio crolla – l’unica cosa certa è l’amore che Tommy prova per Ambra, e che Ambra prova per Tommy.
[Tommy e Ambra non sono fratelli di sangue, l'"incest" viene dal padre]

Odio le trame. Sono solo quattro righe messe in croce ed è come giudicare un libro dalla copertina.
Perché ti inducono a leggere il racconto o a scartarlo a priori.
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E' la solita storia, una ragazza buona e una 'cattiva', la prima è attratta da quest'ultima e quindi prova a far parte di quel mondo spericolato che l'avvolge, prova a starle al passo inciampando su se stessa.
La mano che ti salva spesso è quella che ti ammazza e viceversa ma non importa quando due anime sono intrecciate, quelle perfino tra mille ombre, al buio saprebbero riconoscersi.
Serate sfrenate all'insegna del divertimento, alcol, droga, sesso. Genitori incazzati, ritorni inaspettati, baci rubati. E poi i sentimenti contrastanti, la rabbia, l'insicurezza, l'amore. Giri in moto e la passione per la musica faranno da sfondo a questa storia d'amore, "la più incredibile che conosco".

Il senso lo troviamo nel giudizio che siamo disposti a elargire al nostro prossimo, senza badare alla nostra piccola trave, che forse annebbia un po’ troppo la nostra vista.

La fine di una storia, della nostra storia. Mancherai, non poco, non raramente.

Non so chi sia. Non so se sia una semplice trasfigurazione o un' estranea. Spero solo di farla uscire, così.
I: Non erano molte le cose a renderla felice, ma avevano il pregio di essere semplici.
II: Le sembrava di abbassare la dignità del suo pensiero cercando di scriverlo, con l' ovvia intenzione di divulgarlo in qualche modo.
III:La bellezza salverà il mondo: era una frase del suo scrittore preferito.
IV: Preferiva chiudersi nel suo bozzolo di egoismo e cattiveria, sentendo vagamente che anche quella barriera aveva punti deboli, ma quello più grande, che tutti le rinfacciavano, la solitudine, non la preoccupava.
V:Tra un’ ora, forse due, tra anni, o decenni, esploderà da sola. E la cosa più triste è che non rischierà di colpire nessuno, perché non ci sarà anima viva attorno a lei. Mai.