Prendo in mano la lettera che mi ha scritto prima di andarsene e inizio a leggerla.. Le sue parole.. È dolcissima.. Mi scappa quasi una lacrima, ma no, io non sono fragile, vero? Cercavo di autoconvincermi che quella ragazza non mi aveva fatto provare qualcosa di nuovo in così poco tempo, qualcosa che Zayn Malik non era abituato a provare.

Hai 17 anni, Ellen, ricomponiti! Pensò tra sè, ma niente da fare, le lacrime non accennavano a fermarsi.
E come potevano fermarsi dopo aver saputo la notizia che avrebbe stravolto la sua vita?
“Perché stai piangendo??” chiese, turbato.
La ragazza dall’altro capo del telefono scoppiò in un pianto senza freni, e tutte le lacrime che aveva trattenuto fino ad allora caddero senza sosta.
Harry torturò nervosamente i suoi riccioli.
“Ellen ti prego, dimmi che succede. Mi stai spaventando sul serio.”
La ragazza non accennava a smettere di piangere.
“Qualcuno ti ha spezzato il cuore? Oh, sta tranquilla, appena torno a Londra gli faccio il culo a strisce e…”
“N-no, non è quello…” disse la ragazza singhiozzando.
“E allora cosa c’è? Ti scongiuro Ellen, dimmelo. Mi stai torturando così” disse Louis con voce tormentata.
La ragazza cercò di ricomporsi.
“Ieri sono andata a fare degli esami per un fastidio al petto che sentivo da un paio di giorni e…” si bloccò, asciugandosi le lacrime.
“E…?” lo incitava il ragazzo a continuare, preoccupato.

Giorni dai sapori consumati.
I giorni della loro adolescenza, volata via troppo in fretta.
Ed una foto, trovata per caso in un libro di scuola.
***
Questa flashfic partecipa al contest "Voi suggerite, io vi do la citazione!" indetto da MedusaNoir, sul forum di EFP, arrivando settima!

Novembre.
Una giornata come tante.
Una notte come tante.