Se mi chiedessi cosa ho imparato in questi anni, quello che ti direi è che ho scoperto il peso delle scelte.
Ti direi che ogni azione derivata da una scelta è un macigno che ti trascina lentamente nell’abisso.
Ti spiegherei come le intenzioni non sono così importanti, non è importante se queste sono buone o cattive se ponderate o prive di ogni logica perché alla fine di tutto, almeno in questo mondo, ci si ritrova sempre in una delle due fazioni per cui o ti trovi dalla parte di chi ha perso tutto o da quella di chi ha limitato semplicemente i danni.
Ti racconterei come la solitudine è diventata la mia migliore amica e di come troppa gente creda in me quando ormai, anche io ho smesso di farlo vendendo l’ anima al diavolo.
Credo proprio che se mi vedessi adesso non mi riconosceresti e sicuramente non appoggeresti molte delle mie decisioni.
Sai a volte mi soffermo a guardare fuori dalla finestra immaginandomi il sole. Quel sole caldo che ci accarezzava nelle fresche giornate di Aprile. Poi vedo noi, il nostro amore … te lo ricordi?

Ridicolo come una vita si possa srotolare lenta, minuto dopo minuto, goccia dopo goccia di sangue, senza che ci si accorga di quanto inutile sia.
Il cuore pompa linfa comunque anche se non c’è senso.
Insoddisfazioni, routine e gesti a susseguirsi scomodi e polverosi tra i ricordi.

Fanfiction Clexa e Lexark, ambientata post seson 3 di the 100 e post season 3 di fear the walking dead.
Canon fino alla fine della terza stagione di the 100, poi si discosta.
"Due corpi giacevano in un letto matrimoniale, posto esattamente di fronte a lei, che ancora teneva una mano poggiata sulla porta. Erano entrambi in decomposizione, probabilmente si trovavano lì da giorni se non settimane. Capì dai loro abiti che si trattava di un uomo e di una donna.
Notò che una enorme pozza di sangue marcio e rappreso ricopriva parte del letto e il pavimento, inzuppando il tappeto dalla parte della donna. Clarke poté chiaramente distinguere il suo cranio completamente sfondato da solo Dio sapeva cosa. L'uomo, o quel che ne rimaneva, invece aveva la testa completamente staccata dal resto del corpo e il sangue era spalmato sulla testata del letto e sulla parete retrostante. Un fucile a pompa se ne stava adagiato tra le sue braccia."

[Clexa AU]
Clarke è una giovane donna con una profonda paura di vivere, ma vivere è l'unico modo che esiste per superare le sue paure.
Un'anatomia emotiva dall'interno, indissolubilmente legata alla musica che consiglio di mettere in sottofondo.
Dal testo:
Click-Luce. Pausa. Click-Luce. Pausa. Click-Luce. Pausa. Una mitragliatrice. Incalza quattro persone che si stagliano dall'oscurità del set su uno sfondo color acquamarina acceso. [..] . Il trucco e le acconciature sono affilati ed artificiali come questa musica che mi ferisce le orecchie, eppure cerco di affinare i miei sensi. Una figura isolata delle quattro guarda il set come se lo stesse studiando, ipnotizzata, affamata.