Sono passati circa tre anni dall’ultima volta che ho visto quello sguardo penetrante e ammaliante, ma quegli occhi li riconoscerei tra miliardi. Impossibile dimenticarli, impossibile dimenticare lui che è stato il primo di cui io mi sia innamorata.

Lui è freddo, introverso e apparentemente insensibile.
Ma dietro quello spesso strato di ghiaccio c'è molto più di quanto potessi pensare....
Alcune delle pagine "al peperoncino" del diario di Kerry.

Missing moment rosso con protagonisti Dollar e Aria ambientato dopo il capitolo 12 della long story You saved me
«Jack» mugolai, portando una mano tra i suoi capelli. Sentii una sua risata mista al rumore delle sue labbra sul mio collo. Lo stava facendo apposta, sapeva che così non riuscivo a ragionare e avrei fatto tutto quello che voleva. Mi avvicinai a lui, appoggiandomi al suo petto, strusciandomi contro ai suoi jeans. «Jack» mormorai di nuovo, abbracciandolo, perché non potesse fuggire da me.
«Aria… con calma o non arrivo nemmeno a spogliarti, è tutta la sera che giochiamo a torturarci» gemette, portando le mani sui miei fianchi perché smettessi di muovermi. Non riuscii a trattenere un sorriso soddisfatto da quella confessione e cominciai a mordicchiargli la spalla, scendendo lungo lo sterno, fino ad arrivare all’aquila stilizzata sul suo cuore. L’avrei fatto impazzire per ricordargli quello che entrambi, a causa della lontananza, ci eravamo persi.

Questa storia parla di me. Di Ray. Di Gerard e Bob. Di Mikey e di Frank. Parla anche di Lyn, di Alicia, di Brian e di Jamia. Parla di un bambino. E parla di un padre. Ma soprattutto, parla di cambiamenti. Dei cambiamenti che arrivano imprevisti, e che capovolgono il mondo intero di una persona. Questa storia parla di me, e dei miei amici. E di come abbiamo passato assieme il tempo che avevamo...