Dal testo: "Una vecchia leggenda narra la creazione delle tre terre alleate: Ansela, Bresa e Cremonta che avevano il compito di preservare le antiche reliquie della città di luce che preservavano la pace. Ansela durante la guerra contro l’avida città di Zetrina perse rovinosamente la reliquia e da secoli non se ne seppe più nulla.
Almeno fino a poco tempo fa..."
Il secondogenito del re, Axel era incaricato di trasportare la reliquia ma destino volle che un pirata di nome Silas incrociasse la sua strada. Perché il destino può unire anche due persone completamente differenti, giocare con le loro vite o con i loro desideri.

Alex è un ragazzo stanco della sua vita. Non sopporta più il padre violento, né la madre assente. Odia sé stesso e quello che sta diventando.
Louis è un adolescente come tanti, passa da una ragazza all'altra senza curarsene troppo, gioca a calcio con gli amici, è in grado di divertirsi in ogni occasione.
Nulla sembra legare questi due ragazzi, ma qualcosa c'è: una profonda amicizia che li lega da anni e che li accompagnerà sempre, anche quando si troveranno contro un mondo che non li accetta per quello che sono, contro i pregiudizi che animano le loro stesse menti.
Ma non saranno soli contro i loro stessi demoni: uno avrà l'altro su cui poggiarsi e prendere coraggio e li accompagneranno in questo viaggio i loro amici, che li sosterranno sempre.

Mi chiamo Andrea, tra qualche settimana dovrò dare l’Esame di Maturità, e sono eterosessuale.

Fu un momento.
Breve come un battito di ciglia.
In quell'unico momento, il suo mondo venne inghiottito dal buio, e da esso cancellato.
Da allora, nulla fu più come prima.
Il prima non esisteva più.
Rimaneva unicamente il presente. Ed era un presente da incubo.
[Sospensione del racconto fino a data da stabilire - Mi dispiace]

Quello che pensai quando lo vidi per la prima volta era che volevo assolutamente fare sesso con lui.
Non potevo farci nulla, sentivo la parte inferiore del mio corpo che già trepidava di desiderio. Era il mio tipo, quello carino e sorridente. Youta Fujimi. Non era più alto di 1,70, capelli neri, occhi grandi verdi, ma soprattutto aveva un bel culo. Mi sentivo diventare duro al solo pensiero. Quello era definitivamente un uke nato. Una puttanella fatta apposta per soddisfare le voglie di giovani gay perennemente arrapati come il sottoscritto. Ma non era possibile, perlomeno per me, che questi fosse il promesso sposo di mia sorella Kimiko.