Le aspettative di Anna, diciassettenne italiana per sei mesi in viaggio di studio presso una host family di Sheffield, vengono deluse quando non trova nell'Inghilterra il paradiso che si aspettava, ritrovandosi praticamente sola.
Un incontro invidiato da tutte le altre ragazze sarà l'unico incentivo a restare.

quel ragazzo era speciale. lo conosco fin da piccola.
-perchè sei sola? non vuoi giocare con noi?-
-no, preferisco guardare.-
odiavo quel collegio.
i miei mi hanno abbandonata subito, nessuno mi vuole. mi sono sentita sempre rifiutata.
ero sola, ma poi è arrivato lui. e lui mi ha salvato la vita.

Nevicava, quando incontrò Ed. Lo ricordava perché sentiva la punta del naso congelata e un sacco di fiocchi bianchi avevano deciso di fermarsi fra i suoi capelli, facendoli diventare elettrostatici.
Calcò meglio il berretto rosso in testa e accelerò il passo, fino al negozio di musica.
“Scusi, vorrei riaccordare il mio pianoforte.”
“Ho capito che la barba invecchia, ma dimmi, sembro davvero Albus Silente? Perché altrimenti la taglio!”
Appena lo vide, nella sua mente, apparve una parola: buffo.
Per la prima volta, si chiese: può buffo diventare sinonimo di amore?

Era diventata un’ossessione quella ragazza. Se lui guardava le altre ragazze lei non poteva dire niente. Se lei veniva guardata da altri ragazzi, sarebbero stati guai. Aveva provato molte volte a ribellarsi, ma non aveva ricevuto altro che schiaffi.