Il giorno dopo il compleanno di Alan, Mark decide di preparargli il pranzo.
In grembiule, sempre con indosso la "maledetta maschera di Darth Vader".
Il lato oscuro incombe ancora sulla vita del Giovane Jedi, che si dimostra però non solo un gran furbetto, ma anche un buon gustaio.
E un terzo, inquietante, personaggio, si aggiunge al cast: Louis. Chi è codesto misterioso individuo? Leggete per scoprirlo.

C'è una cosa che Stiles deve fare.
Una cosa che deve assolutamente fare.
Ci pensa più volte al giorno, tutti i giorni, e... al diavolo, non può più aspettare.

Scott se ne stava in silenzio, con le braccia conserte, mentre osservava Stiles e Derek litigare.
Non è una novità. Loro litigano sempre.
Solo che in quel momento sembravano diversi.

“When you fall asleep,
with your head,
upon my shoulder.
When you're in my arms,
but you've gone somewhere deeper.”
un abbraccio e uno sguardo a volte dicono più di mille parole.

Per poter sopravvivere sul pianeta Terra, più precisamente nella piccola e graziosa cittadina di Beacon Hills, c’era una sola, semplice regola da dover diligentemente rispettare.
Mai, mai disturbare il sonno Derek Hale.
[STEREK]

OS scritta per Syl88 con il prompt pioggia, zucchero e farina
Stiles si trova da solo a casa, in un giorno di pioggia. E si annoia.
Decide di mettersi a preparare una deliziosa torta al cioccolato, proprio come gli insegnava sua madre da piccolo.
Derek non ha mai visto un ragazzino imbrattato di cioccolata.

E poi un coglione decide di finirgli addosso e versargli sul cappotto una birra da quattro soldi, e quando Louis alza il viso dalla giacca rovinata per dirgliene quattro si accorge che, oh, magari può masticarsi la lingua per bene tra i denti prima di insultarlo gratuitamente.

Louis non era nel loro letto, ovviamente aveva fatto una scenata assurda e si era chiuso addirittura nella sua camera, quella che non usavano mai "Non fare la checca isterica" lo aveva pregato con una mano tra i capelli, ma non aveva fatto altro che peggiorare la situazione dato che si era persino chiuso a chiave, non accennando minimamente ad uscire "Non c'era nemmeno lingua Lou!" aveva urlato contro il legno della porta, ricevendo in risposta solo un "Vaffanculo" strillato istericamente. Era una palla effettivamente, dato che si ricordava ancora il sapore di fumo della bocca di Zayn e era al corrente che Louis avesse visto tutto. Non aveva scuse, ma non era colpa sua, era colpa della vodka.
[Harry/Louis] [3k] [Fede]

[Scritta per la community "1frase" su LiveJournal]
#30. Tatuaggio
"Alfa, Beta, Omega. Io cosa sono?" chiese Stiles, sfiorando con un dito il tatuaggio che Derek aveva sulla schiena; "Tu sei mio" gli rispose il lupo mentre lo portava nuovamente sotto di sé.
[50 frasi; Sterek]

Non avrebbe dovuto addormentarsi.
Aveva programmato tutto nei minimi particolari, alla perfezione.
Aveva una tabella di marcia: punti ben definiti da seguire e grazie ai quali nulla sarebbe andato storto.

Due settimane. Erano passate due fottute settimane e di quel ragazzino logorroico non c’è n’era l’ombra.
Non sapeva che fine avesse fatto.

Sterek | Pseudo-Angst/Fluff | Post-Season II
Dal testo: "Lui pare lottare contro un enorme mostro viscido che preme per uscirgli dal petto e tu sai che quello è il segno che Derek si sta sforzando di tenere a freno le parole che minacciano di scivolargli dalle labbra.
«Continui a non capire» fa un passo verso di te. «Continui a non voler capire le mie ragioni.»
Schiudi le labbra e sollevi entrambe le sopracciglia in un’espressione palesemente sconvolta. «Magari, non lo so, se tu provassi a spiegarmele con idiomi imparentati con l’inglese, potrei anche provare a capirle. Purtroppo non sono un lupo, i ringhi contrariati non funzionano con me.»"

Un demone con la tentazione incessante di violare un angelo.
Un angelo con la stessa tentazione ma, incatenato dalla sua natura.
Il sesso con un demone o il suo destino da angelo?

« È molto facile confondere una semplice attrazione fisica con un vero contatto... » Stiles non si era mai sentito così stupido in tutta la sua vita. Ovviamente il problema era che Derek aveva paura, ma non per lui, bensì di lui... « Be', si può capire... Si capisce dal bacio. Sai tutto il resto... Il sesso, oppure "quello è un gran fico" non ha importanza. La cosa importante è il bacio »

Era stato solo ieri? Sembrava fosse successo un secondo prima e dieci anni prima contemporaneamente. Era tutto così confuso, eppure dannatamente reale e doloroso….
Sentii il resto cadere e mi chinai per recuperare bottiglietta e soldi.
Stavo bevendo quando qualcuno mi passò davanti.
Un bambino, piccolino e alquanto gracile, forse una decina d’anni non dimostrati per via della statura.
Aveva un quarto di dollaro fra le mani e provava a inserirlo nella macchinetta, ma non arrivava alla fessura.
Lo guardai un po’ fare qualche tentativo poi si voltò verso di me e mi scrutò con i suoi grandi occhi nocciola.
“Invece di guardare quanto è divertente un bambino di dieci anni che non arriva nemmeno a usare da solo un distributore, perché non mi dai una mano?”
Loquace il piccoletto.
Primo incontro [STEREK]