- Ricordo solo di essermi ritrovato in piedi nel magazzino abbandonato con Allison che mi puntava contro la balestra, Isaac e Aidan che mi ringhiavano contro. C’era un mucchio di sangue. Stiles era a terra... ho provato ad avvicinarmi, ma Chris mi ha sparato. Quando mi sono risvegliato ero incatenato a casa degli Argent. -

"Bene, un altro giorno alla base di San Francisco dell'FBI. Cosa ci toccherà stamattina?" cantilenò Stiles, simulando un tono allegro da manuale.
"Rapimento, Stilinski" Stiles sobbalzò sulla sedia e si voltò verso l'ingresso dell'open space, così come gli altri tre.
Un giovane uomo in giacca e cravatta, capelli scuri, occhi verdi straordinariamente familiari, stava ritto in piedi con un'espressione infastidita. Aveva con sè un borsone e uno scatolone, mentre analizzava le quattro scrivanie, l'una di fronte all'altra. Si soffermò su quella vuota e la raggiunse a passo di marcia. Poggiò per terra le sue cose e si sedette. Non spostò il bicchiere di caffè, ma Stiles notò che l'aveva visto ancora prima di muoversi.
"Scusi, quella scrivania non è disponibile" Lydia stava per alzarsi, furente.
"Credo proprio che sia la mia, invece. Agente speciale Derek Hale. Sono il vostro nuovo capo"
-
[Sterek!AU]

Cinque volte in cui John e Sherlock si sono baciati per un caso da risolvere ed una in cui si sono baciati per davvero.

John ripensa alla prima bozza del discorso da testimone che Sherlock aveva iniziato a scrivere. Lo trova dannatamente divertente, a distanza di un anno. Specie perchè quel discorso non è mai stato pronunciato e solo loro due ne conoscono l'esistenza.

[Crossover Teen Wolf/Supernatural, Sterek, POST 3x12]
Un vecchio amico di John Winchester fa sapere a Dean e Sam che a Beacon Hills ci sono problemi e richiede il loro intervento. Intanto, sei mesi dopo gli ultimi eventi successi a Beacon Hills, Lydia trova due cadaveri in pochi giorni e Stiles e il resto del branco sono certi si tratti dell’opera di un licantropo. Derek, intanto, si è trasferito, ma una telefonata lo spinge a tornare a casa.
Leggesi anche come: Beacon Hills ha un alto tasso di mortalità, Derek e Stiles hanno sentito la mancanza l’uno dell’altro, e Dean ha un serio terrore di un’anziana signora e del suo pappagallo.
Tratto dal primo capitolo:
Senza smettere di battere sulla tastiera del portatile o cliccare con il mouse, Sam disse: «Un vecchio amico di papà - Timothy, lo ricordi? - mi ha fatto sapere che a Beacon Hills succedono cose strane e richiede anche il nostro intervento.»
[…]
«Hai trovato riscontri o il vecchio Timothy esagera?»
Sam si voltò verso di lui, guardandolo ad occhi sbarrati. «Esagerare? Penso che Beacon Hills dovrebbe essere citata come una delle città con il più alto tasso di mortalità dell'ultimo secolo.»

Nella maggior parte delle fanfiction Sterek, il culmine della relazione tra Derek e Stiles è lo scoprirsi Compagni. Bene, questa storia è al contrario. Cosa succederebbe se Derek, ancor prima di capire di amare Stiles, scoprisse il legame che li lega?
Niente di semplice, questo è sicuro.

[Sterek, post 3B] Con l'avvicinarsi di un tipo particolare di luna crescente, il branco comincia ad avvertire qualcosa di strano.

[Sterek, post 3B] 5 volte + 1 in cui Stiles e Derek si ritrovano a parlare della loro vita sentimentale mentre Beacon Hills è invasa da pazzi.

"Una vocina però, una soave e dolce vocina che, se Stiles fosse stato più sobrio avrebbe capito appartenere alla vodka, gli disse:“Perché non le racconti tutto? Sei ubriaco, penserà che tu sia fuori di testa e basta. Almeno ti toglierai un peso dalla coscienza. Tanto non la rivedrai mai più.” E le diede retta.
- Allora, da dove cominciare, cara mia …
- Bethany.
- Bethany! Allora, tutto è cominciato quando mio padre …
E le disse davvero tutto. Di Scott, dei lupi mannari, di Allison e la sua famiglia, di Lydia, Isaac, Erica, Boyd e, soprattutto, di quanto fosse irrimediabilmente e assolutamente cotto di Derek Hale."
[Sterek, maddai?] [Non tiene conto della terza stagione]

Un colpo in testa inceppa i parametri linguistici del Mind Palace di Sherlock, che si ritrova costretto a parlare solo in francese. Il che pone John - cioé Jean - in una condizione parecchio spinosa.

«Caro diario,
devo uccidere qualcosa. Possibilmente un coyote. Possibilmente di nome Malia. Ma mi accontento anche di quell’idiota di Peter che non sa usare gli anticoncezionali quando servono. »
[Sterek]

“No.”
“No cosa?”
“Non dormiremo nello stesso letto.”
“Ok. Se proprio ci tiene, possiamo fare altro.”
“Il non era riferito a stesso letto, non a dormire.”
[pre-slash]

« Fanculo! »
« Stiles? »
« AH! »
Con un gridolino per niente virile ma, ehi, aveva appena evitato un infarto!, si girò alla sua sinistra e con la chiave infilata nella serratura del portone, riparato da un ombrello nero, c'era Peter, sì proprio Peter Hale.
« Uhm, ciao Peter. »
« Cosa stai facendo? Hai deciso di imitare Peter Parker*? »
« Ahahah, che simpatico, davvero! Sto cercando di scampare alla pioggia! »
Peter gli regalò una lunga occhiata mentre, con tutta la sua solita tranquillità, apriva il portone.
« Oh certo, lo vedo. »
Stiles gli regalò il suo miglior sguardo omicida, rabbrividendo poco dopo per il freddo dato che non vi era nulla di lui che non fosse totalmente zuppo.
« Muoviti Stiles. »
Smut!Stiter (Peter Hale/Stiles Stilinski)

Se avessero chiesto a Stiles come si sentisse in quel momento avrebbe risposto:” Bene, amico!.” Come al solito no? [...]
Si incolpava della disperazione silenziosa del padre di Allison.
Del dolore nascosto sotto un sorriso di Lydia.
Degli occhi tristi di Isaac.
Della faccia scavata di Scott.
Della scomparsa di Ethan.
E di quella di Derek.
Erano passati tre mesi, dieci giorni e decisamente troppe ore dall'ultima volta che Stiles sentì di essere vivo.
[Sterek] spoiler 3B.

[ Oneshot AU, Bucky/Steve/Tony + chocolate. ]
Tony uscì dal suo laboratorio alla ricerca di una bella tazza di caffè caldo che gli impedisse di addormentarsi sulla sua nuova armatura prima di averla completata.
Aveva una strana politica: prima il lavoro e poi il sonno. E ciò significava che, molto spesso, Tony si ritrovava addormentato per terra con qualche aggeggio elettronico addosso, senza nemmeno sapere come c'era arrivato, per terra.
Proprio come in quel momento: Tony si era svegliato, forse a causa della scomoda posizione in cui si era ritrovato, e aveva deciso di andare a farsi un caffè. Be', l'ultima cosa che si sarebbe aspettato era di sentire il profumo di cioccolato fuso provenire dalla cucina.
Per sua sfortuna, l'odore di cioccolato non fu l'unica cosa che avvertì.
Più si avvicinava, ogni passo di più, i rumori provenienti dalla cucina si facevano più forti, fino diventare quasi assordanti.