Raccolta di flashfic dedicate alla coppia ZoSan e ambientate in un universo alternativo, il nostro. D'altronde, sarebbero gli stessi anche nel nostro mondo.~
1. Anniversari «Dimmi, marimo… hai fatto tardi perché ti sei perso nel cercare il fioraio, vero?»
2. Inverno Per quanto potesse sembrare strano, Roronoa Zoro detestava l'inverno.
3. Ricatti «Marimo, accompagnami a fare la spesa!»
4. Fraintendimenti Quello stupido Marimo aveva frainteso ogni cosa, come sempre del resto.
5. Rimedi alternativi contro un Marimo molesto «Marimo di merda, piantala di russare!»
6. Rimedi alternativi contro l'influenza «Questo è decisamente meglio degli antibiotici»
7. Effetti collaterali dell'alcool Si stava divertendo come poche volte in vita sua.
8. Punizione «È la punizione che ti meriti»
9. Le apparenze ingannano «Ecco fatto, principessa. Ora voglio la mia ricompensa»

SanZo | [Sanji's POV] | After timeskip
«Cuocastro.»
Mi sono sempre chiesto perché non mi chiami per nome. È così difficile da capire? È così difficile da pronunciare? Sanji. Non mi sembra.

Una "What if...?" ambientata sul Pianeta Vegeta, dove Bulma viene forzatamente condotta per ordine di Freezer, con lo scopo di costruirgli un macchinario in grado di donare la vita eterna.
Costretta alla prigionia, cercherà in ogni modo di riconquistare la libertà, ma non sarà l'unica a perseguire tale scopo e sarà costretta ad allearsi con il principe dei saiyan.
"Ti prego, Vegeta. Lasciami andare" lo supplicò "Se mi fai del male non potrò più aiutarti".
Pronunciò quelle parole con la convinzione di indurre il saiyan a lasciare la presa sui suoi polsi e permetterle di continuare il suo lavoro, ma quel barlume di speranza fu destinato a scomparire pochi attimi dopo.
"Non ho intenzione di farti del male" rispose con tono tremendamente caldo e, al contempo, inquietante, iniziando a sfiorarle il collo con le labbra.
Bulma percepì il fiato caldo del saiyan sulla pelle sensibile, e un altro brivido percorse tutto il suo corpo.
Avvertì in quelle parole una velata minaccia, eppure non seppe dire se quel brivido fosse causato dalla frase del saiyan o da quel contatto troppo delicato per appartenere a un uomo di quella razza.

Estratto:
Del solito fastidioso e irritante ghigno di Trafalgar non vi era nemmeno l'ombra e il suo sguardo non era mai sembrato così tanto inespressivo come in quel momento.
«Non dirmi che adesso ti senti in colpa».
Si divertiva a provocarlo Law.
Si divertiva da matti, per poi congiungere le sue labbra a quelle rosse di Kidd, insinuandogli le mani fra i capelli ribelli, mentre il rosso gli stringeva i suoi con veemenza.

[AU - KiddLaw]
Perché Trafalgar Law, quando vuole, sa essere dannatamente bastardo...
Percorse giusto qualche metro, prima di imbattersi in una cosa che non avrebbe mai voluto scorgere.
Se fino a qualche attimo prima era stato in grado di contenere un minimo il nervosismo, ora non riuscì più nel suo intento, perché ciò che si ritrovò davanti agli occhi, per qualche strana ragione e con suo grande stupore, lo fece imbestialire non poco.
«Dannato Trafalgar di merda!» grugnì a denti stretti, tra sé e sé, mentre il volto si distorse in un cipiglio tanto severo da far trasudare un istinto omicida.

E' proprio in tarda sera che Sanji adora ritirarsi nella sua cucina, mentre Zoro ama dedicarsi ai suoi allenamenti notturni. Ma il troppo movimento mette fame, e chi meglio di Sanji è in grado di preparare uno spuntino notturno?
«Ho fame, cuoco» lo informò a un tratto, avvertendo lo stomaco borbottare a causa del pesante allenamento che gli aveva prosciugato ogni energia «Preparami uno spuntino». [...]
Quella cucina non gli era mai sembrata così calda, prima d'ora.
«… e pietanze più consistenti, dal sapore forte e intenso» aggiunse «Tutto dipende dalla fame che hai, spadaccino» concluse, mentre la sua voce divenne maledettamente calda e profonda, quasi a diventare un sussurro.

Vederlo ricoperto di sangue era stato per lui un incubo e, per la prima volta nella sua vita, aveva assaporato il terrore puro; aveva sentito il sangue farsi d'improvviso gelido, paralizzandogli ogni muscolo e ogni fibra del suo corpo.
Non si rendeva conto che, se fosse accaduto l'irreparabile, Sanji sarebbe stato nella merda fino al collo.
[Avvertenze: Sanji potrebbe risultare lievemente OOC, ma non me la sono sentita di inserire l'avvertimento, dal momento che non mi pare così palese.]

Si sa, l'assunzione eccessiva di alcool non porta quasi mai nulla di buono, e dicono che bevendone troppo si finisce per rivelare le verità più nascoste, che ancora non si riesce ad accettare.
Non comprendi se ciò che fai sia una volontà che risiede nel profondo, venuta a galla grazie all'effetto degli alcolici, o sia semplicemente un'illusione dovuta ad essi.
Entrambi non avevano saputo resistere alla tentazione di scolarsi gli alcolici avanzati, e quello era stato il risultato.
[...]
Avrebbe potuto benissimo opporre resistenza a quel damerino, se solo l'avesse voluto.