Come odiare, amarsi e confessarsi tra il rumore di proiettili e sentimenti!!!

Peter riceve un'inaspettata cartolina, da un inaspettato tipo sconosciuto, in un inaspettato giorno.

[Otabek/Yuri]
A quel gesto, Otabek deglutisce a fatica. Yuri sta davvero per fare quello che pensa stia per fare?
Ha la risposta nel momento esatto in cui il ragazzo biondo si infila una mano sotto i pantaloni della tuta e comincia a toccarsi, mentre l’altro palmo si tiene ancora premuta la stoffa della tuta sul naso.
Va bene, forse è giunto il momento di chiudere la videochiamata, spegnere il pc e fare finta che tutto ciò non sia mai successo.
Otabek porta la propria mano sul mouse e il cursore sulla x rossa in alto a destra, ma la sua forza di volontà viene annullata dal mormorio che ode dagli autoparlanti del computer.
“Beka… Otabek…”
Quindi, ricapitolando: il suo ragazzo, che non vede da ben due mesi, si sta masturbando di fronte ai suoi occhi utilizzando la sua felpa, mormorando il suo nome, e lui dovrebbe persino chiudere la videochiamata e ignorare il tutto?
Eh, no. A tutto c’è un limite.

Yuri e Otabek parlano moltissimo su Skype, sono passati diversi anni da Barcellona e hanno stretto un'amicizia incredibilmente intima.
Così intima, che Yuri si sente autorizzato a raccontare a Otabek tutti i dettagli sconci dei ragazzi che si porta a letto, certo che l'amico non provi nulla per lui, visto che ha sempre rifiutato le sue avance.
Poi, però, una sera Otabek commette un errore fatale e, da quel momento, niente sarà più come prima.
[Traduzione: IrishMarti]

"Dopo la fine piuttosto disastrosa dell’ultima volta che erano stati allo Scandals, Kurt non era stato entusiasta di ritornarci; ma erano le vacanze invernali ed ancora una volta Sebastian aveva esteso l’invito anche a lui e Blaine.
Kurt si era quasi rifiutato di farsi trascinare fuori da Blaine, ma non era riuscito a dire di no al bagliore infantile ed eccitato degli occhi di Blaine, quando si presentò da lui con una camicia rossa aderente ed un papillon con disegnate delle ghirlande di vischio..."

Tutto sudato e appiccicaticcio.
Così si sentiva Yuri Plisezky dopo gli allenamenti.
Ma aveva l'impressione che da quando la sua cotta del Kazakistan si era trasferito da lui, a San Pietroburgo per trascorrere le vacanze estive, gli allenamenti non fossero poi così noiosi.
[dal testo]

Il russo era maledettamente sensuale e altrettanto irresistibile con quegli abiti addosso.
Se prima era sempre apparso come una sorta di fata- principessa bionda dagli abiti indubbiamente adatti alla 'parte' da interpretare, ora sembrava la lussuria in persona uscita dall' inferno.
I vestiti neri, attillati, in cui, a tratti, si scorgeva la pelle bianca lattea, soltanto nella maglia ovviamente, sembravano essere fatti apposta per risaltare il suo carattere.
Aveva scelto decisamente bene e come prima prova non era affatto male.
Otabek si lasció guardarlo nello spogliatoio, fissando la sua espressione.
Era teso, innervosito e frustrato, anche più del solito e sapeva che doveva fare qualcosa per aiutarlo.
Doveva calmarsi, essere troppo nervoso non era mai un bene.
E poi mancavano ancora una decina di ore, non valeva la pena rodersi il fegato per tutto il tempo.

Ancora prigioniero di Moriarty, ormai stremato dalle torture, Sherlock Holmes è sul punto di arrendersi.

Soul e Maka al loro primo appuntamento.
★ Quest@ [fanfic/art/aesthetic/video/ecc] partecipa all'iniziativa “Artist Meets Artist” a cura di Fanwriter.it!
★ Fandom: Soul Eater.
★ Tipo di art: Fanfiction.
★ Rating: SFW (per tutti); NSFW (sesso/violenza/ecc): SFW.
★ Descrizione del vostro lavoro (BREVE):
Mi sono ispirata all'opera di Arya Tata:
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3225918&i=1
Il punto focale sono Soul e Maka che simulano che il loro appuntamento sia qualcosa di ben diverso. Originariamente era una drabble, quindi in questo omaggio ho cercato di avvicinarmi il più possibile, ma senza fare la medesima cosa.
Numero parole: 210.

“Ci vediamo domani amore” sussurrò Kurt , chinandosi per un altro casto bacio....
Ma Blaine aveva altre idee .

[Otabek/Yuri]
“Buonanotte zhanym, a domani.”
Yuri arricciò le labbra, non capendo bene il termine che aveva appena usato il suo ragazzo, ma si limitò a rispondergli senza pensarci troppo. “Buonanotte, Beka.”
La chiamata si chiuse e Yuri rimase al buio mentre quella parola gli rimbombava ancora nelle orecchie.
Zhanym. Era kazako? Cosa avrà voluto dire?

Yurio e Otabek si trovano costretti a dormire insieme. Cosa succederà?

La scoperta fatta quel pomeriggio di metà novembre poi era davvero interessante, disturbare Oikawa con languidi baci proprio mentre stava facendo il caffè e facendoglielo così bruciare lo faceva decisamente incazzare e ad Iwaizumi non dispiaceva che il signorino sfogasse la sua rabbia nel sesso.

|Sheriarty|
"Nel corso di quella settimana gli avvenimenti bizzarri si erano susseguiti a rotta di collo, ed aveva un'esperienza investigativa fin troppo lunga per relegarli a semplici coincidenze. Una volta era una coincidenza, quattordici pacchetti ognuno di essi contenente un diverso aggeggio adibito alla soddisfazione sessuale – si sarebbe rifiutato fino alla morte di chiamarli col loro nome effettivo, erano una sfida al suo buon senso."

[IwaOi]
AU ambientata durante gli anni d'università. Iwaizumi e Oikawa s'incontrano per caso, dopo due anni di lontananza. La serata insieme gli farà riscoprire il loro legame e recuperare il tempo perduto.
Iwaizumi's POV
Dal testo:
"Le tue parole emergono sbiadite da un fiato che cerchi di recuperare. Col respiro affannato, ti allontani dalla parete, appoggiandoti un po’ di più a me, sguardi uno di fronte all’altro, nasi che si sfiorano. Poi il tuo sussurro.
“Abbiamo tempo.”
No, non è vero.
Il mio corpo s’irrigidisce, le mie labbra si serrano in una linea fine. Tutt’a un tratto le tue spalle sono di nuovo inchiodate al muro, la mia mano brucia sotto il tuo collo.
“Non dirlo.”
Non quando hai deciso di passare il resto della tua esistenza senza di me.
“Non dirlo più.”
Ti lasci sfuggire un sussulto, ma non so dire se è dovuto alla sorpresa della mia reazione o all’eccitazione della circostanza.
Quando l’angolo delle tue labbra si piega verso l’alto giungo alla conclusione che, forse, la risposta sta nel mezzo."