Di solito sono una persona razionale, molto. Poi arrivi tu e mi sbatti in faccia la tua voce, i tuoi occhi, la tua bocca, e cazzo, dimmi se uno rimane impassibile a cotanta meraviglia.
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A Harry, che boh.

Avrei tante cose da dirti, e tra gli insulti ci scapperebbe qualche lacrima, perché lo so – e sono sicura che lo sappia anche tu- che sanguino ancora un po’.
Inevitabile constatazione dopo mesi di notti insonni in cui il ‘E se..’ era protagonista.
Ma ora fammi cacciar fuori le lacrime che ti dedicherò più di tutte le altre volte, perché sono le ultime.

Zayn lo sa che è l'unico.
Lo sa che per lei non ci sono altri ragazzi, e non sa se essere soddisfatto o no della cosa.
Da una parte è contento di averla tutta per sé, di poter dire che solo lui ha il potere di farle perdere il controllo, ma dall'altra si chiede se questo non la stia consumando dentro.

Eravamo un grattacielo.
Uno di quelli per cui la gente restava ad ammirare e pensava:'Ma come hanno fatto a costruire un colosso come questo?'.
Uno di quelli che sembrano indistruttibili, a prova di qualsiasi calamità si abbatta su di essi.
Ma se tu togli i pilastri che sorreggono tutto, sai che succede?
Il grattacielo crolla.
Indovina cosa rappresenti in questa metafora, Harry.

E Jace ha passato tanto tempo a lottare contro quei demoni, ma poi è arrivata Elisewin, è arrivata con delle popcorn e due episodi di Supernatural,e tutti i demoni all’improvviso erano solo quelli che vedeva sullo schermo della TV. _________________________________________________________________________________________
1118 parole dedicate a loro.

Che poi, è anche una questione di occhi.
Perché Alessandro non ha ancora capito quale meccanismo funzioni per sbloccare gli occhi di Federica , e Federica non ha ancora capito quali colori deve usare per riprodurre esattamente le iridi di Alessandro.
-Scritto basato su una storia vera-

Era lì.
Lui era lì.
Seduto tra uno di quei divanetti in pella scura, attorniato da due ragazze che sembravano entusiaste che lui avesse loro rivolto la propria attenzione.
Era lì la fonte della mia pazzia.
La ragione per la quale i miei sensi cominciavano a non rispondere più.

Questa storia è basata su un sogno che ho fatto, precisamente riguarda la morte di mio nonno.
Lo so, è triste e forse deprimente, ma ho messo l'anima in ogni singola parola.
Non so se questo basti per una trama, in realtà non so neanche se questa lo sia .-.
Spero vi piaccia,
Eleonora