Swan Queen - Post 4A.
Finalmente il rapporto tra le due madri di Henry sembra essere pacifico, ma ciò non vuol dire che non sia per nulla complicato. E nonostante Regina abbia accettato l'aiuto di Emma per l'Operazione Mangusta, il loro modo di interagire potrebbe far nascere qualche incomprensione e svelare ciò che da tempo stanno nascondendo.
Di certo la strada per il Lieto Fine avrà in serbo qualche ostacolo e qualche avventura.

Regina crede di aver superato i contrasti con Snow dopo essere diventata amica di Emma ma, qualcosa non va. Non riesce a mentire, ogni volta che lo fa le viene l'orticaria...

"C’era una volta una piccola città sulle coste atlantiche del Maine, conosciuta ai più con il nome di Storybrooke, riguardo alla quale non vi sarebbe mai stato nulla da raccontare se non che, in un croccante pomeriggio al principio di settembre, vi giunse Emma Swan, con il suo fidato Maggiolino giallo e una gran voglia di andarsene da lì il prima possibile. Ché, come molte eroine costrette a intraprendere la loro storia contro la propria volontà, Emma Swan a Storybrooke non avrebbe proprio mai e poi mai voluto metterci piede [...]". E nemmeno Regina Mills, sindaco di Storybrooke, sembrava gradire la presenza della signorina Swan nella sua città. A dirla tutta, sembrava proprio decisa, a sbarazzarsi di lei. A qualsiasi costo. O quasi.

[SWANQUEEN, COLLEGE!AU - Partecipa all'iniziativa prompt in occasione di San Valentino del gruppo facebook "Maybe I need you"]
Ma il saggio che stava studiando aveva tenuto impegnata una mente che ora era libera di vagare e correva verso Cape Elizabeth e a quell’estate [...].
Emma si addormentò a fatica e neppure quando infine ci riuscì trovò sollievo, ma sognò di una lunga giornata d’estate e della brezza leggera che le accarezzava i capelli mentre giovani mani affusolate facevano lo stesso sulla sua guancia, più lievi ancora.

E anche per il 2019 proviamo il Calendario dell'Avvento Swanqueen!
Siamo a Storybrooke, qualche anno dopo la fine dello show. Emma, che si è trasferita a Boston con la piccola Hope, decide di tornare a casa per le vacanze di Natale e, ovviamente, la soluzione più comoda è che Regina le ospiti al numero 108 di Mifflin Street. Cosa potrebbe andare storto?

Le vite di un'avvocato in un prestigioso studio e una ex detenuta senza fissa dimora non possono essere più diverse, ma, quando le due donne si incontrano per le strade di New York, il loro passato e il loro futuro si intrecciano più di quanto avrebbero mai potuto immaginare.
Dal primo capitolo:
"Mamma, sembra che abbia freddo. Possiamo darle delle monetine?"
"Chi?" chiese Regina, riportando la sua attenzione al marciapiede buio.
Non impiegò molto tempo per capire di chi stava parlando suo figlio. Rannicchiata contro il muro di pietra, accuratamente rimboccata sotto una coperta, vi era una giovane donna. La parte superiore della sua testa bionda sporgeva da sopra il tessuto, mentre i suoi capelli ricadevano come tendine irregolari sulla lana sporca. Sembrava congelata, tanto che le sue labbra screpolate erano quasi blu per il freddo. Se ne stava seduta in silenzio, immobile, apparentemente concentrata a fissare un punto sul marciapiede. O forse era annoiata. Di fronte a lei vi era una piccola ciotola scheggiata con all’interno alcune monete.

Potevo sentirlo.
Tutto.
Potevo sentire la sua paura. Potevo sentire il terrore di essere di nuovo preda di quel denso groviglio oscuro che la stava cercando e, nonostante i suoi sforzi, l’aveva trovata.
Potevo sentire la rabbia, l’odio, il desiderio di vendetta, la disperazione, il senso di colpa a divorare il cuore e il respiro. Potevo sentire la cieca sete di sangue in nome di una qualche giustizia così lontana da dio, così vicina alla dannazione eterna. Potevo sentire la tristezza, il vuoto della solitudine.
Potevo sentire la resa. La rassegnazione di chi si è stancato di lottare e si arrende, davanti al suo destino. Vada come vada.
E poi vidi i suoi occhi. Vidi dentro ai suoi occhi una disperata richiesta di aiuto. Vidi dentro ai suoi occhi tutte le parole che non riusciva a dire. Che non si sarebbe concessa di pronunciare mai. Vidi un infinito, intenso, ancestrale, mai appagato bisogno di amore. Vidi il bisogno stremato e disilluso di essere, una volta per tutte, portata in salvo.
E così lo feci.
Mi gettai in quel groviglio denso e oscuro e lo feci mio. Scelsi di diventarne vittima al posto suo. Scelsi di salvarla. Ascoltai il mio

Emma Swan lavora duramente tutte le notti come barista, cercando di crescere suo figlio Henry e risparmiare abbastanza da poter avere finalmente un giorno un bar tutto suo. Regina Mills è una fotografa appartenente alla upper class di New York che normalmente non dedica più che uno sguardo alle persone che non appartengono al suo stesso ceto sociale. Quando le loro strade si incrociano, le loro vite iniziano ad adattarsi l’una all’altra. Ma quanto sono disposte a cambiare?
Storia di hunnyfresh da me tradotta.

E se d'improvviso tutte le emozioni provate per Emma piombassero su Regina? E se si rendesse conto che tutto ciò che hanno passato insieme è il risultato di uno schema prestabilito? E se...

E se Emma e Regina rimanessero bloccate su un ascensore, sole e senza luce, cosa succederebbe??

Piccola One shot ispirata alla canzone Instead di Blake McGrath. Ambientata esattamente dopo la proposta di Hook a Emma.
Piccola Serata Karaoke dove si rivela più del talento di una certa mora.
Dopo anni di stand by sono tornata a scrivere. Spero possa essere di vostro gusto.

Ho deciso di fare una serie di oneshot SwanQueen,tutte indipendenti l'una dall'altra.
Saranno per la maggior parte fluff.

“Mi accompagneresti in banca?”
Regina alzò il sopracciglio destro e guardando perplessa Emma replicò.
“Cosa devi andare a fare in banca?”
“Ehm...dovrei andare a prendere una cosa che avevo conservato nella mia cassetta di sicurezza.”
“Ok aspetta...tu hai una cassetta di sicurezza in banca?”
“Si perché?” disse stranita.
“Perchè mi meraviglia tu abbia affidato qualcosa di presumibilmente prezioso ad una banca...”
“E perché?” disse con voce acuta, come quando i bambini chiedono le spiegazioni ai genitori.
“Perché tu non ti fidi di nessuno...”
“Di te si...” disse sottovoce.

[Iniziativa-prompt del gruppo facebook "Maybe I need you"]
[MIXTAPE | 1 | Emma&Regina]
Un piccolo momento per ogni stagione di Once Upon a Time con le nostre Emma e Regina.

[ What If basato sui primi episodi della terza stagione, a Neverland.
Come sarebbe andata se le notti su quell'isola fossero state gelide e Regina ed Emma avessero cominciato a giocare per non morire di freddo?
SWAN QUEEN ovviamente]