Gin è una brava mogliettina che ama suo marito. Ma la mente, a volte, gioca brutti scherzi. Una breve storia folle su una donna qualunque.

Erik, mollata la moglie da quasi un anno, si è rinchiuso nella sua casa in mezzo al bosco e conduce una vita da single in piena e completa solitudine, cercando di scrivere un paio di righe per guadagnarsi da vivere. Ma un barman eccentrico si presenta alla sua porta per rovinargli la routine e suscitargli dubbi sulla sua sanità mentale.

Gin sta passando una serata molto noiosa e ha bisogno di divertirsi. Così finisce per chiamare vecchi amici che mai avrebbe pensato di ricercare. La potenza della noia! (consigliata a chi non ha davvero nulla da fare a parte fare un tuffo in una follia di metà adolescenza)

Circle City. Una città sperimentale creata dai maggiori governi mondiali, un’isola artificiale che sorge nel bel mezzo dell’oceano. Tutti vivono felici. Poco importa che ogni anno venga fatta la leva dei giovani più promettenti, dai 15 anni in su, per formare “il corpo di disciplina”, o meglio detto Gruppo 0. Poco importa che in questo modo vengano sconvolte famiglie, amicizie, vite.

Dario è il migliore amico di Gin. Gin è tremendamente orgogliosa. E lui finalmente si rompe le scatole. Come al solito, una di quelle cosette ritrovate dai meandri del computer.

Laura è una bellissima ragazza. Ed ottiene sempre quello che vuole. Un semplice episodio di un giorno della sua vita.

Una comunissima ragazza con un unico vizio (farsi troppi problemi) e un ragazzo egocentrico che, inaspettatamente, è molto più saggio si lei. Un episodio romantico ritrovato dalla massa di storie dimenticate nel quaderno del secondo anno di superiori.

Dialogo tra due amanti dopo una notte trascorsa assieme. Una delle poche cose stucchevoli che abbia mi potuto scrivere.