"Posso essere qualsiasi cosa lei desidera, Eleonore." Disse lui ad un soffio dal volto di lei, arricciando appena le labbra in un sorriso compiaciuto.
"Posso essere romantico." E le sfiorò gli angoli della bocca carnosa.
"Posso essere rude." E le strinse voracemente una natica, causandole un gemito sorpreso e oltremodo eccitato.
"Posso essere vorace." E le morse il collo, scatenando in lei delle sensazioni talmente tanto contrastanti da intontirla.
Era timore?
Era pura passione?
O era amore quello che provava per Hannibal? "
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Bene carissimi!! Questa è la mia prima fanfinction in assoluto, fin ora ho scritto solamente storie Originali, dunque mi cimenterò un po' con qualcosa di diverso -siate clementi-.
Alcune scene verranno riprese direttamente dalla Serie Televisiva e ripercorrerò tutte le tappe a partire dalla prima stagione.
Ognuno dei personaggi della serie avrà il suo ruolo e per alcuni ci sarà un "riscatto" diciamo.
Probabile [Will x Alana] ed ovviamente, la storia avrà il suo fulcro nella coppia Hannibal x OC.
Spero di non risultare banale e vi assicuro, farò del mio meglio per rendere la storia interessante ed originale.
Baci, Kaname97.:)

"Le ginocchia cedono, gli occhi si chiudono. Sa che può abbandonarsi."

"Hannibal che sussurra teorie sull’amore. Will che morirebbe con lui cento volte ancora."

La primavera, in Lituania, porta una novità, per Will e Hannibal, al castello di quest'ultimo.

Uno stupido, fastidioso malanno.
Una padella fumante.
E Hannibal Lecter lascia che Will Graham scopra il suo segreto. No, non quello. L'altro.
Questa breve ff risponde a una domanda che già in molti nel fandom si sono posti. Cosa accadrebbe se nella stagione 01 Hannibal non si comportasse con Will da diabolico manipolatore?

« È difficile sentirsi al sicuro, quando siamo la vittima, ma al contempo anche il nostro stesso boia. » riformulò Hannibal, chinandosi in avanti sulla sedia e appoggiando i gomiti fasciati dalla camicia sulle ginocchia. « Ma che ne dici se anziché scappare dalla tua mente, stavolta non proviamo a guardarla sotto un’altra prospettiva? »

Hannibal Lecter e Will Graham, si ritrovano a Firenze, rifugio temporaneo per lo psichiatra di Baltimora, che non può e non vuole sottrarsi alle ricerche dell'ex profiler FBI.

Vienna, inizi ‘900. L’enorme salone di una dimora storica è gremito di gente accorsa per lo sfarzoso ballo di gala. Dame e cavalieri si avvicendano sul liscio pavimento, danzando leggeri sulle note intonate dall’orchestra. Al centro della pista, una coppia di bellezze scandinave attira l’attenzione di tutti i presenti, suscitando invidia e ammirazione. L’affascinante cavaliere sembra però distratto, disinteressato alla splendida donna che lo accompagna nel valzer. Il suo sguardo vaga tra la folla, guizzando di volto in volto, finché un paio di occhi azzurri non lo costringono a fermarsi. Sono gli occhi più belli e malinconici che abbia mai visto. Sono gli occhi di un altro uomo.

Will è un giovane professore universitario che rimane affascinato dal misterioso benefattore della sua università, un raffinato conte famoso nell’ambiente bene della città per la sua cultura e per le sue cene. Il conte, però, nasconde ben più di un segreto.
Questa è solo la storia di un giorno e del ricordo di una notte, di come Will è diventato la preda del conte Hannibal.
Una shot senza tante pretese, con un po’ di sesso e un po’ di sangue.
Il titolo riprende quello del film del ’75 “Labbra di lurido blu” di Giulio Petroni, ma qui “rosso” stava meglio di “blu”.
Dedicato alla mia meravigliosa Hannigram family! :D

Will Graham è un consulente dell'FBI per il caso dell'Averla del Minnesota, ma le cose si complicano e tutto va a rotoli. Mentre uccide Garret Jacob Hobbs, gli succede qualcosa di strano e comincia ad avere allucinazioni con protagonista il famoso serial killer Hannibal Lecter, imprigionato nel Baltimore State Hospital For The Criminally Insane da 3 anni.
O, perlomeno, Will crede che siano allucinazioni.
***
Questa storia è la traduzione di "Sensates" di Starkaryen che trovate a questo link http://archiveofourown.org/works/4623987/chapters/10541307
I paragrafi scritti in stampatello sono scritti dal punto di vista di Will, quelli in corsivo dal punto di vista di Hannibal.

La storia è ambientata dopo il ritrovamento del totem di cadaveri sembrati a Grafton (West Virginia), il giorno successivo. Will inizia a comprendere la sua instabilità e fa affidamento ad Hannibal Lecter che non esita a prendersi cura di lui.

[post 3.13]
“Perché ti sei ridotto a farti del male da solo, se hai me?”
I canini di Hannibal brillano del suo sangue come quelli di un vampiro, di un mostro nascosto nella foresta. Si allunga e lo lecca via. “Hai detto di non aver più bisogno di farmi del male.”
“Questo sarebbe solo un piacere.”
Will scopre il masochismo.

[post 3.13] “Avrei scommesso su una tempistica più lunga. Continui a stupirmi, Will, e dev’essere questa l’origine dei miei sentimenti per te.”
Sentimenti. Gli ha confessato un omicidio e lui parla dei suoi sentimenti. Sa che non si sarebbe potuto aspettare altro, lo sa perfettamente, eppure lo manda in bestia. Estingue la distanza tra loro due con la rapidità di un predatore, lo spinge – no, lo sbatte contro il muro. Pestano i cocci dell’orologio.
“È colpa tua, Hannibal. Se sono diventato così è colpa tua.”
Ha le mani attorno al suo collo prima di accorgersene. Non ha mai sognato di soffocarlo, però adesso gli sembra l’unico modo di ucciderlo. Stringe fino a quando non lo vede diventare pallido – ed è proprio quando diventa pallido che si rende conto di quello che sta compiendo.

*** SPOILER ALLERT! – post finale 3^ stagione ***
Will e Hannibal sono sopravvissuti alla caduta dalla scogliera e ora vivono insieme, nascosti in quella casa che li ha visti risorgere dall’oceano e confessarsi finalmente il loro amore. Tuttavia, la loro intimità non è convenzionale come quella di una qualsiasi coppia.. Le loro notti di passione sono letteralmente bagnate dal sangue, quello di Will, che trattiene Hannibal dalla tentazione di mangiarlo e divorarlo. Sangue per soddisfare la sete, per placare la fame, per suggellare il loro oscuro amore.
Dal testo:
< Le cicatrici non sono altro che ricordi, Will >
< Me ne hai lasciati un bel po’ di ricordi, Dottor Lecter.. >
Replicò Will, apostrofandolo in quel modo che sapeva dargli fastidio poiché gli ricordava quella barriera di distanza e formalità che per troppo tempo c’era stata fra loro. Al contrario delle aspettative, però, Hannibal reagì sorridendo apertamente e sollevando le spalle in un gesto noncurante
< Così non corri il rischio di dimenticarti di me, Will >