"Mi dispiace averti lasciato andare senza dirti che ti amo. Ti aspetterò per dirtelo, questa volta senza indugi. Se non ci metti troppo, ti aspetterò per tutta la vita."

Kurapika si considera ormai perduto nella sua continua sete di vendetta, e Senritsu si crede ormai finita, prigioniera di un corpo maledetto.
Eppure, il destino li ha uniti per un motivo...

Anni prima della scoperta del continente oscuro, si scopre un altro continente enorme e mai visto prima. Una macroregione composta da cinque piccoli continenti: Europa, Asia, le due Americhe, Africa e zone di vaste distese ghiacciate. Alcuni coraggiosi abitanti di questo continente provano a raggiungere York Shin City, ma scompaiono misteriosamente dopo l’atterraggio presso la repubblica di Padokea. Alla scomparsa degli incursori, i cui responsabili sono ignoti, segue la comparsa di alcuni personaggi eccentrici alla ricerca di risposte.
Espedito Petracelli è il presidente incaricato dell’organizzazione WCS (Worlds Communication Services) e si è ritrovato a svolgere questo ruolo improvvisamente dopo la morte del padre. La sua vita fatta di lusso, moda e serate eleganti verrà stravolta per una nuova avventura non molto glamour.

Nessuno dei cinque dice più niente. Kurapika si alza in piedi e, senza il peso di Leorio sulle sue spalle, le sue gambe tengono bene, non traballano molto anche se le sue mani formicolano come se stessero cercando qualcosa da tenere e che qualcuno ha tolto loro.
o, Leorio muore in un'ordinaria tragedia e Gon, Kurapika, Alluka e Killua devono andare a riprenderlo dalle orecchie.

[Flashfic | Future fic | Fluff]
Si fissano senza dire nulla, gli occhi nocciola di Gon lo scrutano incuriositi, quasi come fosse un cagnolino che attende una ricompensa. Killua prova a proferire parola ma non fa in tempo a far uscire una sillaba, che il giovane fa un vero e proprio balzo in avanti mentre le sue braccia si alzano e si stringono attorno al collo di Killua.
[Questa storia partecipa al Calendario dell'Avvento indetto dal forum Siate Curiosi Sempre.]

Dal testo:
Non ridevo da così tanto tempo che non ero nemmeno sicuro di ricordare come si facesse. E quando è successo, mi sono reso conto che non poteva esserci un’altra occasione simile.
Perché sai, quando ho lasciato andare quell’emozione, che non mi attraversava da tempo immemore, quando quella risata ha scosso il mio corpo, qualcosa dentro di me ha fatto male.

[KilluGon]
Gon Freecss è quasi morto. Ed è ormai prossimo ai quindici. La sua avventura con il suo inseparabile gruppo di amici è finita ormai da un anno e mezzo. Non ha contatti con Killua dalla separazione mentre Kurapika e Leorio non ci sono quasi mai. Ha assimilato la solitudine e si è concentrato su altro, ma sa di non stare bene. Il ragazzino esuberante che parlava troppo e agiva in modo impulsivo con il suo volto puro e sorridente sembra ormai un lontano ricordo. Oggi fa più fatica a parlare, balbetta, tende ad essere riflessivo, si chiude a riccio e non esce mai di casa. Ogni notte ha un incubo, si sveglia piangendo e passa la giornata a studiare. Questo è ormai un ciclo continuo, le sue giornate sono tutte così. La vita monotona di Gon continua finché delle vecchie insolite conoscenze non interverranno per invertire questo trend.
In questa dramedy avremo a che fare con le sfide personali di Gon prossimo alla vita adulta, sfide quotidiane molto meno avvincenti di quelle di un tempo. Molte di queste riguarderanno il suo rapporto con Killua post-separazione.

Cosa succederebbe, se in un universo alternativo... Gon avesse uno zio autistico, oltre che una zia? E se questo zio nascondesse qualcosa? Se questo zio... Fosse la ragione dietro al motivo per cui il mondo è come se lo ritroverà, quando uscirà dall' Isola Balena? Scopriamolo insieme, in questa storia piena di temi pesanti e leggeri.
( Questa storia avrà uno stile particolare: sarà in parte una sorta di script. Inoltre voglio tenere a precisare una cosa: io non sono Yoshihiro Togashi, per cui scriverò questa storia con il mio stile e passione, e sarebbe inutile cercare di eguagliare il maestro. Per cui godetevi il mio umile scritto, man mano che lo aggiornerò. )

James lo invitò a sedersi al suo fianco, e Gon si limitò ad annuire. Non avrebbe mai confessato che lui la luna la vedeva ogni sera, nel suo letto, mentre dormiva beata al suo fianco; e che quella luna era in grado di farlo ridere fino a privarlo del fiato, di mandarlo dritto in paradiso con un solo tocco, e poi dritto all’inferno per i pensieri osceni che gli infettavano la mente. La sua luna era composta di sfumature vive.
Ma questo James non poteva saperlo.
E nemmeno Killua, che continuava a celare la sua presenza, nascosto dietro un grosso albero. Faticava a non uscire allo scoperto, a spaccare il viso di James e riportare Gon a casa.
***
Stava guardando il ragazzo che amava tra le braccia di un altro; e poteva giurare che mai tortura più grande potesse esistere. E lui di torture ne aveva subite fin troppe.
Aveva capito di amare Gon nel momento in cui James aveva tentato di baciarlo. E adesso che si trovava sul suo corpo, Killua si sentì morire.
Non era accaduto niente di pericoloso, e la sua presenza era di troppo.

"Kurapika era pacato, all’opposto; forse un po’ taciturno, dedito alla lettura, ai classici e alla buona musica. Eppure, strano a dirsi, si definiva una persona egoista. Aveva sempre messo al primo posto la sua vendetta, senza mai fermarsi un momento a guardare ciò che di bello la vita gli aveva donato.
Era scappato, in realtà. E aveva commesso l’errore più grande della sua vita.
Era fuggito senza mai guardarsi indietro, accecato d’ira, e forse talmente terrorizzato dall’idea di perderla, che alla fine l’aveva persa davvero".

Avrebbero confessato l’amore che li univa in un giorno di tempesta, dopo l’ennesimo litigio. E per la prima volta si concessero di piangere, di liberarsi dalle catene dell’inferno; dei loro demoni.
E l’amore che li teneva legati fu eterno, indissolubile.
E i loro figli sono la testimonianza di quanto un solo sguardo possa sancire l’unione di due persone, nel bene e nel male.
Venus e Killua si erano incontrati per caso tra le mura di Wonderland.
Ma si erano scelti al primo sguardo.

[QUESTA STORIA PARTECIPA ALLA Themed Challenge - Spring Edition (II Edizione) INDETTA DAL FORUM Siate Curiosi Sempre.]
Dal testo: "Però le labbra di Gon gli erano parse così soffici e morbide che sarebbe stato davvero un peccato non baciarle, e Killua col peccato ci conviveva già di per sé, di avere altri rimpianti proprio non se ne parlava."

Writober 2023 || KuroKura || prompt presi da fanwriter.it (Lista n.1) || Trans!Kurapika || La raccolta è collegata alla mia serie di one-shot, ma potete leggerla anche separatamente
1. #occhi
2. #montagna
3. #vecchio
4. #puntuale
5. #bianco
6. #corsa
7. #vergogna
8. #medaglia
9. #caccia
10. #libreria
11. #secondo
12. #clown
13. #quadro
14. #grembiule
15. #lento
16. #vetro
17. #tradimento
18. #grappolo
19. #incontro
20. #sigaretta
21. #pettegolezzo
22. #antidoto
23. #sabbia
24. #tremore
25. #manette
26. #mandorla
27. #compleanno
28. #nascondere
29. #argilla
30. #domino
31. #tomba (One-shot) / Spoiler sul passato di Chrollo

Graphic description of violence || Trans!Kurapika || Sequel di Intoxicated e And yet, you are still staring || Mpreg, aborto spontaneo
[...]
Si coricò dopo aver spento il dispositivo e, con gli occhi chiusi, seguì lentamente il flusso di nen invisibile che lo portava in viaggio verso terre lontane: percepiva la salsedine, il dolce ondeggiare del mare, il brusio di una cittadina e i passi delle persone sui sanpietrini delle strade. Però, cosa più importante, avvertì ancora un cuore battente – la Judgment Chain era ancora lì – e non si rese nemmeno conto di essersi abbandonato a Morfeo proprio su quel pulsare tranquillo.

[chrollo centric | hisokuro accennata | introspettiva, crossover/au]
❝Anche Chrollo si ritrovava ad avere troppi pensieri per la testa.❞