Con questa storia partecipo alla challenge May I Write? Del gruppo Non solo Sherlock su Facebook!
Prompt: Solo un assaggio/Categoria
Prompt ostico assai oggi, ma penso di riuscire a tirare fuori qualcosa da questo fandom nuovo di zecca che sto amando molto, ovvero Frieren!
Sono lenta come.la Quaresima a seguire le serie e quindi sono appena a metà della prima serie, ma mi sta piacendo tantissimo, amo molto l introspezione e la dolce malinconia di cui è pervaso e amo moltissimo il rapporto tra loro due, un detto non detto continuo ma che non lo rende meno speciale, anzi...
La parte tra asterischi nella storia sono i ricordi di Frieren.

Himmel veniva ricordato da tutti come un eroe, un eroe saggio, calmo e giusto. Lui era davvero così, quella non era un’esagerazione dei posteri, la Somma Frieren lo sapeva, Himmel era un ragazzo forte e leale, ma anche fragile e aveva guidato il suo gruppo alla vittoria contro il grande Demone e per quello si era meritato tutti quegli onori.
Ovunque andassero, Fern, Stark e Frieren, trovavano statue commemorative o storie relative al grande Himmel e alla Compagnia dell’Eroe.
Purtroppo solo l’elfa, ormai, poteva ricordare e custodire quei momenti.
Himmel era mancato ottanta anni prima, e così pure Heiter. Di loro, di ciò che era stati, rimaneva solo il vecchio nano Eisen e lei, la maga Frieren, l’elfa quasi immortale.
Ed era bello, ma anche triste, essere l’unica testimone di quella luminosa e irripetibile scintilla di bellezza e coraggio che era stato Himmel per tutti loro.

Frieren sospirò ancora, poco convinta, guardandosi il vestito elegante che Himmel l’aveva convinta ad indossare, per quella sera. Ma quella non era l’unica cosa che il compagno di viaggio le aveva chiesto di fare… l’aveva implorata, presa per sfinimento, aveva esposto quell’idea con così tanto entusiasmo (per Frieren assolutamente incomprensibile), che lei aveva finito per accettare, nonostante le sembrasse una perdita di tempo, una sciocchezza, un capriccio.
“Dai, Frieren! Ti prego… dopodomani è il mio compleanno, e domani c’è una serata di musica e danza che il signore di questa città organizza in nostro onore. Siamo degli eroi qui! cosa ti costa un ballo, un innocuo ballo? Noi non facciamo altro che viaggiare, combattere demoni, trovare tesori, ingozzarci di cibo e dormire. Una serata di musica sicuramente rallegrerà gli animi…”.
Frieren lo aveva ignorato all’inizio, ma poi ci si era messo anche Heiter, quel prete depravato, a dare man forte a Himmel e così lei era rimasta in minoranza, il nano Eisen non si era espresso.

L’erba della Luna blu
Frieren aveva sempre avuto una predilezione per le magie strane e meno comuni e quella che le piaceva di più era quella che le permetteva di creare prati fioriti, immensi e profumatissimi prati pieni di colori e di vita.
In passato non aveva capito perché a Himmel piacessero così tanto quei fiori, l'erba della Luna Blu, così delicati e dal profumo un po’ troppo flebile, “che bisogno c’è di vedere un campo con tutti quei fiori blu, se hai il cielo azzurro sopra la testa?” gli aveva detto, sempre un po’ troppo pragmatica, ma ora che lui non c’era più da quasi un secolo, Frieren aveva finalmente capito che la bellezza non stava nel fiore, ma nell’intento con cui lui lo contemplava, o con cui lo aveva colto per donarglielo.

Note dell’autrice: è la mia prima One shot su Frieren, non è il massimo lo so, ma ho voluto comunque provarci. Era da tanto che un nuovo Fandom non mi appassionava così, di solito sono fedele ai miei soliti 4-5 Fandom, ma con Frieren ho sentito davvero il bisogno di scrivere e mi sono molto emozionata con questa storia e questi personaggi (per ora ho visto solo l’anime, presto recupererò i manga).
Ad ogni modo: per questa challenge ho usato questo tema: Incontrarsi in una vita successiva alle vicende del canon (Reincarnation AU), anche se qui si reincarna solo Himmel, ma passatemelo :) e ho usato queste tre parole - libro antico, il suo profumo, salvataggio -.
Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate!
Ladyhawke83

[Frieren]
[Frieren]"Rimaniamo così ancora per qualche minuto." Aveva le braccia piegate dietro la testa, e gli occhi chiusi in un'espressione pacifica.
"Che senso ha? È solo una perdita di tempo."
Himmel ridacchiò. "Che fredda che sei. Forse per te questo è un nonnulla, ma per persone come noi, godersi questi piccoli momenti è importante." Himmel aprì gli occhi, e un attimo dopo si girò verso di lei.
"Dobbiamo fare tesoro dei momenti a noi importanti, per quanto fugaci essi siano."