Terza stagione. Raccolta di drabble.
Prompt: “l’ultima volta.”
Angel non poteva sapere che quella notte sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe visto suo figlio Connor, quel bambino impossibile che non sarebbe mai dovuto nascere eppure era lì, nel mondo: un minuscolo e fragile essere umano nato da due vampiri. Angel non aveva bisogno di spiegarsi quel miracolo, lo amava già di un amore profondo immenso e bellissimo, da uomo e da vampiro con un’anima Angel aveva amato e perduto persone durante la sua lunga vita da demone, ma mai con così tanta intensità come con Connor.
Se solo avesse saputo che era l’ultima volta che poteva stringere suo figlio fra le braccia…

Ricucire un’anima
Angel, come al solito, era rientrato agli uffici della “Wolfram & Hart” senza dire una parola a nessuno di loro, nemmeno a Wesley, il quale era stato l’unico a chiedergli se andasse tutto bene, vedendolo coperto di sangue e più pallido del solito, troppo bianco di colorir anche per un vampiro.
Angel si era limitato a dire che “non era niente” e a trascinarsi nella sua stanza, lasciandosi cadere sul materasso senza curarsi di macchiare indelebilmente di sangue le preziose lenzuola di quel suo nuovo e insopportabile letto, troppo grande, e troppo comodo per riuscire a dormirci bene dentro.
“Forse dovrei andare da lui, assicurarmi che stia bene…” disse Fred, rompendo quel silenzio nervoso fra loro, lei si sentiva sempre preoccupata e in ansia ogni qualvolta Angel usciva da solo senza coinvolgerli, pur sapendo che lui fosse un vampiro molto forte, un campione, e non uno sprovveduto.
“Lascia stare fiorellino. A questo giro ci penso io. Pare che il vostro campione, il salvatore con l’anima lucente, le abbia prese di santa ragione stavolta, e tante anche, so come rimettervelo insieme…” intervenne Spike sorprendendo un po’ tutti…