Quando la tempesta arriva,travolge ogni cosa.
Dalla storia:
Quando Yui aprì gli occhi ,al posto della creatura trovò davanti a se una figura vestita di nero.
"E ..tu chi diavolo sei?" Fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare.
"E' davvero la prima cosa che ti viene in mente?” Chiese la voce,ma Yui continuò a guardare la figura incredula.
“Be sappi solo che sono quello che ti sta salvando la vita ,mi ringrazierai dopo" rispose la persona davanti a se, poi con quella che sembrava un'enorme spadone, talmente grande che Yui fu certa potesse essere più grande persino del suo stesso proprietario, colpì il mostro, allontanandolo.

Il Capitano Hitsugaya torna stanco alla sede della Decima Compagnia, ma, prima di ritirarsi nelle sue stanze, decide di andare a salutare la sua luogotenente Matsumoto.
Flashfic scritta per la challenge #whattimeisit del gruppo fb Non solo Sherlock.

«Non dirmi che insisti ancora con questa storia. Pensavo l’avessimo superata da un pezzo. Tu sei un Quincy e io sono uno Shinigami. E quindi? Ne abbiamo passate così tante che è stupido farsi scrupoli.»
«Non è per questo.»
«Allora è perché sono un uomo? Quale delle due cose ferisce più il tuo orgoglio?»
Questa storia è candidata agli "Oscar della Penna 2025"

❧ IshiHime
➥ oneside!canon; post-canon; la storia partecipa all'iniziativa del Secret Santa indetta sul Forum 'Ferisce la penna'
Uryuu non ha bisogno che Inoue-san sia sua, non quando può comunque godere della vista di lei che si circonda le guance con le mani coperte dai guanti e strizza gli occhi con aria soddisfatta, come colta da un’immediata euforia al pensiero che lui apprezzerà il suo regalo.

Orihime si voltò a rispondere alla domanda che Rukia le aveva posto, ma non si trattenne nel pensare a quanto carino fosse Kurosaki-kun quando era così ingenuamente confuso. Gli gettò un’occhiata con la coda degli occhi, ed ogni pensiero dolce nei suoi confronti si trasformò in una lama affilata che si vide viaggiare davanti fino a trafiggerle il petto.
Anche Kurosaki le stava guardando, ma la traiettoria del suo sguardo mirava alla piccola shinigami che stava ridendo per una sua battuta, sollevando il peluche che quasi era più grande di lei.