“Non voglio che tu mi prenda per un confidente. Non cerco consolazione. Ma dirmi che avresti rischiato tutto per loro… è una cosa che io non capisco davvero. Forse perché sono stato dimenticato. Forse perché non faccio parte di nulla che tenga unito ricordi e promesse.”
Camilla non era sicura di come interpretare quel tono. C’era della malinconia, in esso, una sorta di rammarico, sì… ma anche solennità, serietà. Era come se fosse consapevole della propria condizione e la affrontasse con distacco, ma al tempo stesso, ne soffrisse.
Come ormai stava imparando, ciò che era in contrasto, in qualche modo si incastrava, quando si trattava di quella creatura.

Il Pokémon aprì gli occhi di scatto, soffiando appena quando le luci al neon presero ad accendersi. Chi poteva essere? Non Giovanni, dopo la visita di poche ore prima; e nessuno degli scienziati né le reclute sarebbero potuti entrare da soli.
La porta scivolò lentamente di lato, lasciando entrare una figura piccola, quasi insignificante rispetto alla mole della stanza.
Un cucciolo umano. Un bambino.

Writober 2025 di FanWriter.it | Summer AU - lista pumpFIC
Ash è diventato un maestro di Pokémon, ma essere campioni porta sempre con sé delle conseguenze. La fama e la popolarità non sono sempre ciò che si desidera.
E se esistesse un’isola, un Resort, che restituisce la “libertà”?
Post anime!AU | Future Fic ambientata nel mondo di “La Conciérge Pokémon”.
#writober2025

Quando aveva deciso di lasciare Paldea non sapeva bene dove sarebbe andata, sapeva solo che non poteva più restare. Non sapeva cosa stesse cercando, ma sapeva che nemmeno all’Accademia Mirtillo avrebbe trovato le sue risposte, quindi era partita fidandosi di Koraidon e del suo istinto, certa che la avrebbe condotta nel posto giusto.
Breve storia scritta di getto, la protagonista di Scarlatto & Violetto parte in cerca di nuove sfide.

[LionHeartShipping] [2934 parole]
Tratto dal testo:
Dandel finalmente finì di armeggiare col contenuto misterioso della borsa. Da essa estrasse un grosso tomo dalla sfolgorante copertina turchese, che posò trionfale sul tavolo prima di spingerlo un pochino verso la direzione della professoressa.
Il sorriso che si formò sulla bocca di Sonia espose alla luce soffusa del salottino l’interezza della sua dentatura. Non ci poteva credere, quello era proprio Storia di Galar! -Dandel…! L’hai preso!- esclamò meravigliata.
-Ho finito di leggerlo di recente.
-Non ci posso credere! Dimmi,- incitò, -ti è piaciuto, o…?
-Assolutamente innovativo. Sei una scrittrice storica eccezionale, chiara e precisa.
-Mi lusinghi!
-A questo proposito…- Dandel incassò la testa tra le spalle. -Il motivo per cui sono venuto fin qui, è perché sono di passaggio, in realtà. Sto andando a Furlongham.
-Torni a casa?
-Solo per un breve periodo di tempo.
Sonia annuì. -Capisco… è giusto che anche un esperto di lotte come te si conceda delle pause.
-… già. E allora, insomma, mi chiedevo se potessi autografarmi il libro.

{Basata su DPPt e Esploratori del Cielo}
Ventiquattro passi per misurare l’intero spazio.
Allora ventiquattro rintocchi basteranno.
La leggenda del dio del tempo.
[Questa oneshot è la mia interpretazione sulla nascita e i poteri di Dialga.]

A Spikeville Raihan è così fuori posto, come se rispetto a tutto il resto fosse di un altro colore, di una differente specie, forse.
Scritta in occasione del Secret Santa Challenge indetto dal forum Ferisce la Penna , per uhhleechai.

Eppure Damon non riteneva di essere tanto ingenuo.
Questa storia partecipa alla Secret Santa Challenge indetta da Mari Lace sul forum Ferisce la penna.

[Questa storia partecipa alla Corsa delle 48 ore - VIII Edizione indetta dal forum Torre di Carta | Ajnashipping (Mirton/Camilla)]
┈☆
❝Adorava parlare con lei, non era solo bella, era anche intelligente ed notevolmente saggia per la sua età. Dopotutto si trattava pur sempre di un’archeologa, fuori dalle lotte Pokémon.
Sapeva benissimo che l’unico modo per distrarsi e per parlarle chiaramente era organizzare con lei delle partite a carte. Non importava quale gioco fosse, se poker, blackjack—persino giochi che non c’entravano nulla con l’azzardo ma facenti parte del mondo nerd, di cui prevedibilmente anche Mirton ne faceva parte, e Camilla ne era egualmente affascinata. Soprattutto perché per giocare, Mirton dovette darle in prestito uno dei suoi deck.❞