[Era abbastanza inammissibile che lei – lei – fosse gelosa di lui. Non fraintendiamoci, sapeva cos’era la gelosia, l’aveva letto in vari libri da brava studentessa quale era, solo che fino a quel momento non le era mai particolarmente appartenuta – o meglio – non era mai stata gelosa di lui.]
.
.
.
.
[In alcune circostanze regali, la milizia sfilava con l’uniforme ufficiale e lei e suo padre in prima fila a salutare tutta Hyrule. Ecco, durante quelle cerimonie, lui era capace di suscitare gridolini al suo passaggio da parte di ragazze che arrossivano completamente appena lui rivolgeva loro un saluto o uno sguardo. In quelle occasioni si ritrovava a sbuffare infastidita. Da quando aveva tolto fuori la dannata spada che esorcizza il male, la situazione era peggiorata. “Oddio sta passando l’eroe di Hyrule”. Patetiche. E lui in tutto ciò stava impassibile, sempre 3 passi dietro di lei – nonostante fosse a cavallo –, con quell’espressione seria. Doppiamente patetico. Non che la sua fosse gelosia ovviamente.]