Recensioni di LostRequiem

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia L'incoronazione del favorito di Farore - 25/12/22, ore 17:42
Capitolo 1: L'incoronazione del favorito di Farore
SONO TORNATA AAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH RANDOM
Mi dispiace tantissimo per l'attesa infinita, ancora non riesco a credere che siano passati così TANTI mesi dall'ultima volta che sono stata attiva sul sito o ho recensito qualcuno, aiuto ;;;;
Comunque questo non ha niente a che fare con te o con le tue fanfiction!! Sono sempre splendide e mi dispiace davvero molto per l'assenza ;; Ma adesso bando alle ciance e passiamo alla storia, che è da un secolo e mezzo che voglio recensirla xD
Allora.
Partiamo dal titolo, sai che mi piace analizzarli dato che i tuoi sono sempre suggestivi >:) "L'incoronazione del favorito di Farore", ammetto che mi ha incuriosita un sacco. Molto interessante, e anche abbastanza misterioso, devo ammettere che mi ha fatta pensare. Fin dal principio ci introduci alla scena con una connotazione di "regalità" e "misticismo", e questo aspetto religioso di cui la fic è pregna viene trascinato fino alla fine, fino all'ultimo punto. Eppure, sin dalle prime righe, in maniera paradossale ci viene sbattuto in faccia il fatto che no, in tutta questa solennità non c'è niente di sacro. Nemmeno una briciola. Che no, non si tratta di vere incoronazioni, o vassallaggi, o qualsiasi altro rituale l'atmosfera possa richiamare. Qua ci viene solo descritto un contatto. Un semplice contatto, mani sul volto, giochi di sguardi, che però loro trasformano in un momento sacro, perché nonostante non lo sia per niente (ad occhio esterno, poiché nessuno capirebbe un tubo se li vedesse lì così), forse per loro un po' lo è. Un attimo così ricolmo di affetto e di cose non dette, che però loro riescono a trasmettersi solo toccandosi e guardandosi, quasi come se comunicassero telepaticamente. E quindi l'incoronazione del favorito (non solo della dea ma anche di Skull Kid), con l'eroe piegato in ginocchio (probabilmente in mezzo agli infiniti meandri dei Lost Woods, ma questo non è importante), non è che un pegno d'amore, non di un re verso il suo vassallo, ma di una marionetta verso tutto ciò che ha avuto e che ha, e che un giorno perderà. Il modo in cui hai descritto tutto questo è superbo. Chapeau veramente alla tua capacità di prendere il lettore per la collottola ed immergerlo nell'atmosfera che tu hai deciso e di fargliela vivere intensamente qualunque sia la scena descritta. Hai un talento nell'usare immagini parole e metafore che PERDINCIBACCOLINA te lo ruberei!! 
A questo proposito mi piacerebbe citare alcuni punti che ho particolarmente adorato: 

"Mio, sussurrano le dita, perché sono dita di bambino e non conoscono altro modo per amare che non sia il possesso: Mio." 
"l'Oracolo delle Tombe affida all'eroe il pegno millenario del suo amore in un momento soltanto che si protende all'infinito, un secondo solo di contatto senza voce alcuna distaccato dal resto del tempo, un attimo minuscolo che appassirà, appassisce, è già appassito."
"La marionetta beve dai suoi occhi, e rimangono in quell'attimo come statue."


Queste parti sono NHHHHHHHHHH, le incornicerei! Soprattutto nella seconda che ho citato, "un attimo minuscolo che appassirà, appassisce, è già appassito", mi è piaciuto da morire come hai scandito la fugacità di quel momento, sottolineando il poco tempo rimasto ai due dato il destino a loro riservato, e la scelta del verbo "appassire" è estremamente azzeccata e tinge il tutto di poetico. Il "beve dai suoi occhi" finale, poi, è WOW ;;;;;; è come se Skull Kid cercasse di "assorbire" in senso metaforico tutta l'essenza di Link, per conservarla per sempre dentro di sè come un prezioso tesoro, soprattutto per quando in futuro, purtroppo, quegli occhi blu non li potrà più ammirare perché saranno spenti. 
L'ho adorata, come al solito, e come sempre ti rinnovo i miei complimenti e mi inchino alla tua prosa che non so più nemmeno come commentare visto che è PERFETTA. 
Vorrei regalarti una cheesecake, ma a questo punto dovresti tirarmela dietro dopo tutto il tempo che ci ho messo per scrivere sta schifezzuola xD 
Quindi tieni un pezzo di pandoro e BUON NATALE AHHHHHHH, spero tu possa passare una bellissima giornata <3
Un grande abbraccio,
LostRequiem
Recensione alla storia To Mourn - 21/02/22, ore 00:03
Capitolo 1: To Mourn
ECCOMIIIIIIIIIIIIII
*si schiaffeggia all’infinito con svegliopacca per il gigantesco ritardo*
Perdonami, avrei voluto recensire mooooolto prima ma in questi mesi ero a terra e a dispiacere ho trascurato molto EFP e la scrittura, ma adesso voglio recuperare e tornare attiva!! Tu come stai?? Spero vada tutto bene!
Ma adesso passiamo alla fic, spero di sapere ancora come scrivere una recensione decente xD
Sia questa che la prima volta che l’ho letta è stato come ricevere in faccia uno schiaffo di vento gelido, di quelli improvvisi che ti fanno venire i brividi e ti lasciano anche un po’ di sasso perché non te li aspettavi, no? Ecco, questo soffio di vento è stato tanto fulmineo quanto il realizzare di Skull Kid, la sua consapevolezza glaciale che i suoi amici fossero morti, nonostante per anni e anni avesse cercato di mantenerli in vita nella propria mente, mosso dalla paura di aver perso ancora una volta qualcuno, di essere rimasto ancora da solo.
Skull Kid è un personaggio molto complesso e la maniera in cui intingi di dolore la sua essenza mi fa contorcere a terra Ogni. Singola. Volta.
È come se fosse rimasto fermo allo stadio della negazione, a mo’ di un prigioniero di una catena costruita da lui stesso, per poi passare in modo secco all’accettazione, spezzandosi da solo quelle catene, ma lasciandole lì a terra in modo che siano sempre visibili.
Per la prima volta, “si permette” di essere in lutto. Per la prima volta si permette di distruggere quel teatrino che aveva pazientemente costruito nella sua testa nonostante gli sforzi.
È ironico e triste, che in qualche modo ogni sfera della sua esistenza possa sempre essere ricollegata al mondo delle marionette, di semplici pupazzi a fili che puoi muovere a tuo piacimento, nonostante in questo caso non sia nemmeno più lui il burattino.
È triste perché nonostante l’accettazione, nonostante gli amici e nonostante la cecità, quell’eternità che non riesce a vedere con gli occhi lui la sente nel fardello della sua vita eterna, la sente sotto il peso schiacciante della solitudine e nell’amaro fruscio delle foglie che fanno da tomba alla sua specie, la sente forte e chiara nel momento in cui il Niente lo annienta per poi dipanarsi in lacrime. Quanto dev’essere straziante, anche se in una certa misura liberatorio.
La lunga camminata che fa è un po’ metafora della sua esistenza, e del suo percorso: lascia i suoi amici, o meglio, i loro spiriti, e cammina senza meta, cammina senza accorgersi di niente, e quando finalmente si ferma un attimo e si siede e riesce a sentire e ad ascoltare ciò che ha intorno, soltanto allora riesce a lasciarsi piangere. E di nuovo ricomincia la sua camminata solitaria, smette di piangere e ritorna dagli altri... è come un ciclo vitale, cominciato nella Foresta e segnato da così tante battaglie e perdite, e che ancora continuerà, a differenza di quello degli altri bambini sperduti.
Ho adorato la parte in cui la terra si allaccia a lui, quasi cercando di portarselo via con sé, soprattutto questa frase:

E la terra si ritirò dalla crisalide che era, incapace di cavarne una farfalla.

Ci descrivi sempre il suo corpo come un qualcosa di vuoto, un guscio vacuo in bilico tra potenza e atto, e la maniera in cui l’hai reso qui è estremamente poetica e bella… Skull Kid non può ricongiungersi a loro, ancora per molto dovrà continuare a guardarli da lontano e, a proposito, ho adorato tantissimo anche come hai incorporato gli altri Skull Kid con la Natura dei Lost Woods, facendone un tutt’uno tra terra, erba e foglie: contribuisce ancora di più a quell’idea di Foresta viva, che si muove e pensa e agisce, e sinceramente sapere che nonostante la fine che hanno fatto è di nuovo quella stessa natura che fa loro da casa è stato confortante. In un certo senso le loro anime gli sono rimaste accanto proprio come quelle dei vari Link, anche se in una forma diversa, e vegliano su di lui.
Quando alla fine ho realizzato che Time era rimasto sveglio PER TUTTO IL TEMPO e l’aveva visto andar via ci sono rimasta così :0 veramente ero super sorpresa!! Il nostro Link non si smentisce mai, si accorge sempre di quando qualcosa turba il suo migliore amico ;;;;;;;
Mi piace che non l’abbia seguito ma “vegliato da lontano” diciamo, ha capito che aveva bisogno di stare solo e gli ha concesso un momento per se stesso ma rimanendo comunque all’erta nel caso ci fosse stato bisogno di lui, vigile e preoccupato perché gli vuole bene e sa quello che ha passato ;;;;;;;;;;
Aaaaahhhh anche se è comparso per un breve periodo ogni volta mi fai sciogliere quando ci sono loro due insieme, l’abbraccio finale e la mano sulla guancia e i capelli come un bacio della buonanotte sono NNNNNNNNNNNNNNNH e io li amo e amo la storia e amo tutto
Il “e tornò a dormire” finale è un po’ una botta nello sterno, ed è un finale con la F maiuscola condito dall’editing che nelle tue storie non è solo la ciliegina sulla torta ma anche uno degli ingredienti che la fanno uscire buonissima, e poi anche la ciliegina perché le tue impaginazioni sono tra le migliori che abbia mai visto.
Già il titolo mi aveva un po’ fatto male, poi mi hai spinta e immersa nei pensieri di Skull Kid in una maniera introspettiva che adoro, e il risultato è che sono ancora stordita, mezza in lacrime e mezza contenta che almeno si sia lasciato andare e si sia sfogato ;;
Non so cos’altro dirti oltre che sei sempre bravissima, e che mi dispiace per il super ritardo aaaahhh
Ti mando un fortissimo abbraccio e una vagonata di ananas che non te li spedisco da un bel po’ e devo rimediare!!!
A prestissimo,
LostRequiem <3
Recensione alla storia cuore di legno - 09/12/21, ore 15:53
Capitolo 1: cuore di legno
ECCOMIIIII
Perdonami avrei voluto recensirtela molto prima ma questa settimana è stata davvero dura e non ho avuto tanto tempo né energie ;; ma adesso SONO QUI, pronta a commentare ;)
Prima devo un attimo menzionare il fatto che OGNI VOLTA che c’è Oitesch di mezzo esulto come una scema perché la storia che ci stai costruendo tutto intorno è davvero fantastica ;;; non lo dico tanto per dire, io trovo tremendamente difficile creare un OC in maniera convincente, e ancora di più scrivere molti capitoli collegati che lo approfondiscano sempre di più, capisci? E invece tu ogni volta ci metti del nuovo e del sentimento e del DOLOREH come qua ed è sempre bello leggere di questi poveracci xD (e parlare delle tue bellissime idee ;; mi piace che tu abbia pensato a così tanti dettagli su di lui anche a prescindere dai capitoli, in questa maniera sta acquistando sempre più spessore!)
Sai che mi soffermo sempre sui titoli quindi partirò da lì: “Cuore di legno” credo sia perfetto onestamente, non importa se tu l’abbia scelto completamente per caso o dopo un’attenta riflessione, non so perché ma mi ha abbastanza colpita sai? Mi è parso poetico… forse sono fin TROPPO fissata con l’iperanalizzare qualsiasi cosa sia di mio gusto (specialmente se riguarda l’universo di Tloz poi), ma mi è arrivato in due modi diversi eppur complementari: da una parte abbiamo il cuore di Oitesch, l’anima che lui ha plasmato nel burattino di Skull Kid, dall’altra abbiamo il legno, il materiale di questa marionetta che è quasi uno strumento, una creazione che tuttavia, ricollegandomi a “una vita”, non è mai stata né viva né morta, forse allo stesso modo in cui Oitesch per molto tempo non si è sentito parte di nulla. Eppure questa specie di guscio legnoso, adesso che il suo creatore non c’è più, è tutto quello che rimane di lui e tutti i ricordi e le informazioni che chi è rimasto non ha mai potuto conoscere, è questo cuore di legno che porta dentro di sé la storia del padre di Twi, ed è triste che quest’ultimo abbia più tempo a disposizione con lei adesso, senza però averne avuto abbastanza per conoscere chi l’ha creata, che è anche colui che l’ha portato in grembo e l’ha fatto nascere. Mentre scrivevo questo sproloquio mi è venuta in mente una domanda: questa marionetta prova delle sensazioni? O meglio, prova delle sensazioni o sentimenti come se fosse dal punto di vista di Oitesch visto che è come se il suo essere vivesse in lei dopo la morte? Nel senso, oltre a sapere che il suo compito è stare con lui, adesso che ha una memoria e una mente prova protezione e affetto nei confronti di Twilight, magari anche in maniera attutita e inconsapevole, o è più qualcosa di meccanico, come se fosse un intermediario tra loro due? È consapevole di se stessa? Perdona l’interrogatorio sono molto curiosa xD
Tornando a noi, mi è piaciuto tantissimo questo capitolo con Twilight cresciuto. Il “E tu parli per la prima volta” è stato un po’ una mazzata visto che effettivamente Oitesch non l’ha mai sentito parlare, si è perso tutto, dalla sua prima parola ai suoi primi passi, alla sua crescita… (ODDIO mi è venuto completamente a caso questo pensiero perché mi ha colpita a mo’ di secchio d’acqua gelata un flash di radici nella polvere e mi stava per uscire anche “e il suo primo amore” ma COME REAGIREBBE OITESCH A SEHEL IUDVHERI) e lo stesso vale però anche per Link, che sebbene voglia sapere, perché il suo passato è avvolto in una nuvola di mistero e per quanto abbia cercato di dissolverla ogni volta diventava più grande, sebbene lo voglia tantissimo, allo stesso tempo si ripete che non importa, perché tanto è tutto passato, tanto lui i suoi genitori non li ha mai conosciuti, tanto non possono ritornare in vita… leggo una certa rassegnazione in lui ed è straziante, per entrambe le parti.
Adoro la maniera in cui l’hai fatta parlare, con questa cadenza claudicante che mi dà un sacco l’idea di un burattino di legno, le ha dato molta identità e soprattutto ha reso tantissimo d’effetto le parole “la morte” che invece pronuncia senza interruzioni, è stata una scelta moooolto azzeccata e mi fa anche tenerezzaaa, quando mette gli accenti su delle sillabe specifiche e poi interrompe in maniera secca il discorso senza pause è adorabile ;;
Parlando con lei Link riesce ad aggiungere pochi pezzi al puzzle, che forse però lo lasciano ancora più confuso di prima: Ruls gli ha parlato dell’Eroe del Tempo, quel cavaliere di cui probabilmente ha sentito le gesta anche da altri, poi di Malon, che tutti credevano fosse colei che l’aveva partorito (e difatti anche lui crede si stia referendo a lei), ma di Vasa non gli ha parlato nessuno… e come poteva farlo Ruls, senza sapere? Non poteva certo raccontargli di quella creatura mostruosa che aveva visto di fianco alla culla, e che aveva creduto volesse portarsi via il pargoletto per fargli del male… e invece adesso Twilight scopre che c’era una terza persona con loro, che lo cullava e lo faceva divertire (che tenera l’immagine di lui da piccolo che gioca con la bambolina tirandola…) e non sa come dovrebbe sentirsi a questa notizia:

Sente il sangue ghiacciarsi in lunghe lame nelle vene, ma è solo un secondo. Dovrebbe esserne più turbato, immagina. Eppure… Non lo capisce. Non sente nulla [...] Link la guarda come se stesse per piangere - non in forti singhiozzi, come ha pianto per tutta la vita, ma in lunghe vie salarie senza alcun rumore ad accompagnare il loro corso.

Da qua in poi mi sono accartocciata a terra come un foglio A4 piangente su se stesso perché santa Triforza ha ragione, come biasimarlo… mi si è stretto il cuore alla parte del pianto, mi è piaciuto tantissimo il paragone che hai fatto tra i due diversi modi di piangere: forti singhiozzi, per tutto quello che ha vissuto di persona sulla propria pelle, per l’orrore e il sangue che la vita gli ha gettato addosso senza curarsene minimamente, e poi dei fiumi di lacrime sorde invece, per quella fetta di vita nebulosa che lui non ricorda, per quei genitori così amorevoli che non ha mai potuto conoscere, per un sentimento così strano che gli sta crescendo nel petto e che lo fa sentire un guscio vuoto senza radici.
Menomale che almeno c’è la bambola di Vasa adesso, vicino a lui, a consolarlo con quel piccolo abbraccio un po’ arrancato ma dolcissimo, menomale che c’è lei vicino a lui la notte a dargli conforto… mi sono sciolta tantissimo a quelle ultime righe ;;
Mi piace da morire come rendi il Link di Twilight Princess, lui e le sue emozioni… mi arrivano sempre allo sterno, me lo fracassano e poi mi fanno piangere, lo amo! Fai un lavoro perfetto con ogni Link e la loro personalità e non è una cosa banale, affatto!!
Questa fic mi è piaciuta tantissimo ;;;;;;;;;;;; ormai lo sai che il tuo stile lo amo quindi non mi ripeterò perché mi sa ti ho già rotto abbastanza per oggi ma mi ha fatto molto piacere leggere di questo momento tra loro post TP!!!
Scusa ancora il ritardo, ti mando un mega abbraccio e tantissimi auguri per le feste che tanto ci siamo quasi ;)
A prestissimo,
LostRequiem <3
Recensione alla storia Nugae - 12/11/21, ore 11:10
Capitolo 6: #9 - Mela
Ciao Afaneia, come va? Perdona l'infinito ritardo!!
Ho letto questo capitolo il giorno stesso in cui l'hai pubblicato e sono morta. Mi sono chiesta che cavolo volesse fare Link di così segreto nei suoi alloggi e nascosto agli occhi di tutti, per poi scoprire che ha letteralmente una scorta nascosta di mele che strofina fino a lucidare e poi annusa che manco Locatelli a Masterchef e mangia beato perché tanto nessuno lo scoprirà mai?! È una roba geniale, anche adesso che l'ho riletta mi ha fatto lo stesso effetto xD
Non so se lo conosci ma questa situazione mi ha ricordato troppo Ryuk, un personaggio di Death Note, e la sua estrema dipendenza dalle mele! Chissà cosa farebbe Link se gliele togliessero, probabilmente andrebbe in astinenza proprio come lui ;) 
Mi è piaciuto tanto questo capitolo, bravissima!
LostRequiem
 
Recensione alla storia segreti nella tomba - 31/10/21, ore 16:29
Capitolo 1: segreti nella tomba
Ed eccomi qui a recensire questo capolavoro, questo frutto di mente eccelsa, riguardante la coppia più crack ma allo stesso tempo più canon di tutto l’universo di Zelda, più affiatata persino di Anju e Kafei, nata da un lampo di genio casuale ma poi sviluppatasi fino all’osso, e ti dirò che sarò più che felice di farti da testimone ma con il resto non so se potrò essere molto d’aiuto perché anch’io non faccio che pensare a questi due da TRE GIORNI DI FILA AIUTO, MALEDETTI
Che poi uno dice COSA ma in realtà ci stanno BENISSIMO e se anche Aonuma ha detto che va bene allora VA BENE

Ma adesso passiamo alle cose serie.
Inizi con l’attentissimo pattugliamento dei Garo, e la successiva infiltrazione da bravissima spia del loro maestro all’interno del castello del re: ho adorato vedere il suo tentativo (ben riuscito tra l’altro, ma dopotutto come abilità non scherziamo di certo) di mimetizzarsi tra i vari servitori, e hai anche fatto accenno alla maschera dorata! Effettivamente noi non sappiamo assolutamente NIENTE riguardo le sue fattezze, dato che il viso è sempre coperto dalla maschera e il corpo da quell’enorme mantello, e pensandoci bene vale lo stesso per Igos visto che giustamente da morto è solo un cumulo di ossa a formare il suo scheletro xD
È stupendo il tono super serio della narrazione che si contrappone ai fatti, ad esempio alla parte della cortigiana ed il “pericolo legato al ruolo”, mi ha fatto troppo ridere visto quello che effettivamente succede in seguito tra loro due…
Tutto è studiato al massimo: come entrare, cosa evitare, come servire, come colpire, eppure ben presto si presenta un imprevisto forse tanto inaspettato quanto comodo, che lo scorta direttamente nelle stanze del re: il maestro Garo si fa giustamente le paranoie all’inizio, pensa che magari possano averlo scoperto e che presto lo giustizieranno… Ma.
Sebbene già conoscessi più o meno il succo, non sai quanto mi abbia appassionata il seguito.

Mi discosto un attimo dall’ordine cronologico che stavo seguendo per sottolineare dei dettagli della prosa che mi sono piaciuti molto. Essendo essa scritta dalla prospettiva del Garo, Igos non parla direttamente e veniamo a conoscenza delle sue azioni in una maniera “filtrata” attraverso gli occhi del primo, e adoro come tu abbia enfatizzato questa cosa anche sfruttando gli effetti che certi movimenti o caratteristiche fisiche hanno su di lui: ad esempio, appena viene scortato nella stanza abbiamo “gli occhi fiammeggianti” del re che “sembrano marchiargli la pelle” (e qua ancora non è successo nulla, quindi capiamo come l’altro stia già avendo un effetto molto forte su di lui), poi ancora le iridi verdi degli occhi come “un falco”, poi Igos che sorride all’imbarazzo dell’altro come se un po’ ne fosse intenerito ma allo stesso tempo gli piacesse suscitarlo tramite le parole.
Un altro minuscolo dettaglio che mi è piaciuto (e qua tu forse dirai “ma ti soffermi su questa piccolezza”?? Ma ti giuro che appena l’ho letto la mia mente ha fatto “wow che aggiunta d’effetto!!!!” anche dopo che l’ho riletta quindi devo commentarlo) è la frase
Seguì i capricci insolitamente gentili delle dita che presto sarebbero state fredde come il ghiaccio” perché porca miseria lui per adesso ha solo in testa l’obbiettivo di ammazzarlo e già se lo immagina stecchito, quindi questa sorta di allusione al corpo freddo perché non più in vita mi fa impazzire, oltre che essere un’immagine ben precisa ma che comunque te lo fa intuire senza dirlo esplicitamente, mi spiego??

Ma torniamo a noi.
Mi è piaciuto tanto come hai descritto il momento appena prima dell’atto in sé, e mi fa anche morire la metafora del topo che sta per essere massacrato perché i ruoli si sono completamente invertiti! Nonostante Garo stia sopra (quindi in una posizione per adesso di vantaggio dalla quale potrebbe benissimo finirlo all’istante usando il pugnale) e nonostante sia lui in un certo senso il “falco” dato il suo ruolo e quello che dovrebbe fare, è come se le posizioni si rigirassero completamente e il falco divenisse Igos dato che in un certo senso lo doma (giuro che non lo intendevo in senso esplicito ma effETTIVAMENTE È QUELLO IL PUNTO FOCALE) e finisce che non gli fa assolutamente nulla (di male).
La parte successiva mi ha UCCISA MALISSIMO dal ridere
La vergogna del maestro Garo è super comprensibile, dopotutto non solo non ha portato a termine la sua missione (e non riesce a farlo neanche al risveglio), ma si è anche fatto… come dirlo in maniera pacata senza francesismi……. insomma, ha fatto la fine delle famose uova sbattute, per tutta la notte e anche addormentandosi!! Non ha saputo resistere al grande fascino del Re xD

Era una vergogna, una frode, una farsa, una barzelletta, una piaga sulla sua terra e un imbarazzo per la sua gente, era la rovina della sua professione e un terribile esempio per i suoi uomini, un giullare, un pagliaccio, un intero dannato circo con elefanti che mangiavano la scenografia e tigri che si rifiutavano di saltare attraverso i cerchi e un orribile numero di un ventriloquo da quattro soldi e un tendone difettoso che si schiantava sul pubblico al primo soffio di vento.”

Non so come questa ti sia venuta in mente ma ho perso un polmone, e il fatto che sia praticamente la trascrizione dei suoi pensieri su se stesso mi stende!! Adoro quando nelle storie piazzi gli stream of consciussness e anche come hai personificato la lama del pugnale quasi come se fosse scivolata via per la vergogna e fosse disgustata al pensiero del maestro Garo! Anche se non penso l’avrebbe comunque usata anche se fosse stata vicina ;)
Altra menzione speciale, che bella la metafora che hai usato con i serpenti!! Ahhhh a costo di ripetermi tutte le volte che ti scrivo una recensione, sei davvero TROPPO brava con le figure retoriche ;;;;;; (e infatti anche dopo con quella del virus….. chapeau)

“Igos du Ikana sapeva come scopare un uomo.”

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
Oddio io mi aggrego volentieri ad Oitesch per sfotterli entrambi, non ce la faccio
Forse Igos non sarà un adone ma a quanto pare è bravo AHAHAHAHA diciamo che ne sono usciti tutti e due molto soddisfatti ;)
E anche dopo il risveglio via di baci e parole non tanto caste xD di questo passo il Maestro Garo esploderà prima che possa farsi esplodere da solo

La fic è stupenda e adoro come l’hai scritta e come hai sviluppato la tua idea iniziale, poi loro sono due personaggi molto secondari e io ADORO quando la gente prende i personaggi che non si caga nessuno e ci costruisce qualcosa intorno, facendo prender loro spessore e riempiendoli di pensieri e sentimenti, capisci? Perché anche se magari non sono il fulcro del gioco tutti quanti hanno una loro storia, un loro contorno, e scavarci o anche solo considerarli, che sia per scherzo o seriamente, è veramente stupendo!!
Ti faccio ancora i miei complimenti e grazie per i tuoi pensieri su tutto questo che mi hanno veramente coinvolta tantissimo xD 
Adesso devo volare a fare delle commissioni quindi ti saluto e scusami per il ritardo!! 
Un bacio e un super iper abbraccio,
LostRequiem <3


P.S. (((se Oitesch porta a questo quando combina dei guai, lasciatelo libero di farne tutti quelli che vuole xD)))