Recensioni di fenice64

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Speranza - 20/04/24, ore 17:18
Capitolo 1: Speranza
Ciao Chiara,
mi è piaciuto questo tuo nuovo componimento nel quale si respira un’altra aria che ha il sapore della novità e della speranza.
E’ come se tu avessi preso la decisione di non rimanere ancorata a tutta quella serie di ricordi che ti teneva inchiodata e non ti permetteva di aprire le tue ali e volare in alto, sempre più in alto, lontano da quelle malinconie che ti riportavano ad un passato, che è appunto passato, e che bisogna prendere contezza del posto e dell’importanza che ha avuto, ma che deve lasciare lo spazio necessario per guardare oltre, avanti.
La nostalgia di certi Autunni, che si identificano con un persona specifica, è inevitabile, soprattutto quando ci si rende conto che, continuando sulla medesima strada con la stessa caparbietà, ci si farebbe solo del male, poiché le cose immaginate con la mente in una maniera si sono poi svolte in tutt’altra.
Le parole di carta non si devono sprecare per qualcosa a cui non è possibile arrivare, ma vanno utilizzate per tutti quegli attimi, quei sospiri, quei silenzi che potranno riempire di sillabe e suoni la Primavera che senti sia dentro di te che tutta intorno a te e che grida per fare in modo che la si viva in pienezza. Primavera sinonimo di speranza pronta ad accoglierti, aprendoti le sue braccia, e per aiutarti a srotolare il libro della tua nuova vita una pagina alla volta.
Molto veritiero, intenso e introspettivo questo brano che mi ha particolarmente coinvolta.
Un caro saluto e a risentirci prossimamente!
Recensione alla storia Fuoco - 13/04/24, ore 09:52
Capitolo 1: Fuoco
Ciao Chiara,
spero che tutto stia procedendo al meglio, in vista del traguardo che si intravede sul tuo orizzonte.
Mi fa piacere ritrovare anche questa poesia, che rammento facesse parte di una raccolta di poesie d’amore, e che già alla sua prima pubblicazione mi aveva colpito per la variegata gamma di sensazioni che era stata capace di trasmettere al lettore.
Poesie d’amore non sempre facilmente commentabili ma, in questo brano, le tue parole vibrano e raggiungono colui che si pone alla lettura e, parlando per esperienza del tutto personale, scorrendo le righe, resta intrappolato fra questi versi così intrisi di sensazioni ed emozioni.
Sensazioni che si avvertono a pelle, tanto che quasi pare di sentire bruciare al pari di colui che le ha provate.
Ricordi che riportano indietro a tempi condivisi; silenzi che vengono ravvivati dalla presenza. Importante e quanto mai coinvolgente l’alternarsi delle stagioni meteorologiche, che si trasformano in quelle dell’animo, diventando o splendenti primavere colme di luce o malinconici e tristi autunni oberati di pensieri e che possono rammentare esperienze vissute anche dal lettore.
Questa poesia è composta di fuoco puro che incendia mentre si dipana come fosse una storia, sostando alle tappe principali che esprimono il pieno coinvolgimento che la persona oggetto di questi potenti versi è stata in grado di suscitare.
Complimenti ancora una volta per l’armonia che infondi nei tuoi componimenti, sapendo veicolare e declinare sensazioni che, come dicevo all’inizio, poi si ricordano anche a distanza di tempo per tutto ciò che lasciano sia nella mente quanto nel cuore.
In attesa di rileggerti prossimamente ti auguro un sereno fine settimana. A presto!
Recensione alla storia Selvatica - 09/04/24, ore 15:42
Capitolo 1: Selvatica
Ciao Cristina,
con questa nuova poesia hai disegnato un perfetto autoritratto, visto che il brano è dedicato a te stessa.
Ho letto il titolo e l’incipit: più che “selvatica” direi che non sei ”addomesticabile”, aggettivo inteso nel senso che non ti interessa uniformarti al pensare degli altri, non scendi a compromessi, ma vai avanti per il tuo percorso senza accondiscendere al volere altrui per convenienza.
Tu sei così: forte e orgogliosa di ciò che sei. O ti si ama per come ti presenti, o altrimenti è meglio lasciarti andare dritta per la tua strada senza tentare di lusingarti. Le maschere è evidente che non ti piacciano. Vivi l’ardore dei momenti e, parimenti, vivi la tua arte che esalta la tua essenza facendola emergere, dandoti la possibilità di sognare e di sentire di avere il completo controllo della tua vita, tutta racchiusa in quel pugno che sembra voler sfidare l’incognito che esiste al di fuori.
Un componimento che è una fotografia senza ritocchi e che emana coraggio.
Complimenti e un caro saluto.
Recensione alla storia Primavera - 07/04/24, ore 22:10
Capitolo 1: Primavera
Caro Bilbo,
chi non ha il desiderio che la primavera, soprattutto dopo un lungo e faticoso inverno, arrivi?
Primavera intesa nel suo significato più ampio di rinascita, di saper osservare le cose sotto svariate angolazioni e scoprirne la bellezza intrinseca che, non sempre, i nostri occhi, spesso ostruiti da troppi veli, interposti fra noi e il mondo esterno, sono in grado di percepire e catturare, facendosi così sfuggire la naturalezza che contengono.
Primavera delle menti che si predispongono all’ascolto dell’altro, e primavera dei cuori, i quali, magari, sono più propensi ad aprirsi agli altri.
Primavera vista più come bisogno che come voglia: riempirsi di serenità grazie alle meraviglie messe a disposizione da Madre Natura, con il sole che scioglie le brine irrorando, così, l’aridità dei terreni e finanche dei cuori induriti dalle avversità.
Primavera per dare più spazio alla nostra interiorità, e infine primavera che apporti quella giusta dose di spensieratezza affinché si possano nutrire i sogni che ci aiutano, a modo loro, ad affrontare le vicissitudini della vita quotidiana.
Questo è quello che ogni anno mi auguro, e auguro anche a tutti coloro che mi stanno intorno, possa portare la Primavera con i suoi venti che dovrebbero avere il sapore del rinnovamento nel suo senso più ampio.
Grazie per questo inno alla stagione appena entrata a far parte della vita di tutti noi, sperando possa soddisfare gli autentici nostri bisogni.
E ringraziandoti per la riflessione suscitata dalle tue parole, ti mando un primaverile abbraccio.
Recensione alla storia Portami - 01/04/24, ore 10:05
Capitolo 1: Portami
Ciao Chiara,
eccomi nuovamente tra queste tue righe che sono al contempo nostalgiche e romantiche.
Questo tuo “Portami là”, ripetuto più volte ad ogni terzina, vuole proprio ribadire il concetto che si voglia giungere, con ogni fibra del proprio essere, al luogo del cuore, il luogo che ha visto vivere l’amore, il luogo dove tutto è possibile che accada ancora, indipendentemente da come la vita si sia dipanata da quando si è stati in quel luogo.
Voler tornare proprio in quel posto è perché lo si sente al pari di casa, intesa come rifugio dalle insidie del quotidiano, dalle brutture del mondo, da tutto ciò che allontana.
E’ un luogo che fa rivivere e riassaporare i ricordi, con quella sottile malinconia che permea ogni terzina, e che si dipana appunto lungo i fili che sono stati intessuti fra due persone tanto intensamente da tenerle legate a quel luogo.
Basta forse chiudere gli occhi e quel posto diventa nuovamente concreto, come se si potesse allungare la mano e trattenerlo per non farlo più svanire.
Un luogo che ha i sapori della vita e della primavera vissute intensamente.
Un luogo dove le paure, le mancanze e i silenzi colpevoli si annullano per lasciare che la pace e la quiete dell’animo possano essere ancora parte integrante di tutti e due e dove i tumulti del cuore si assopiscono.
Un luogo dove il buio prende vita rischiarando il percorso e dove la parola addio è bandita.
Un componimento bellissimo, ricco di immagini, ognuna da poter essere presa ed elaborata a seconda della sensibilità del lettore, che lascia a fine lettura una sensazione di aver compiuto un viaggio, avendo trovato una destinazione ben definita, quella destinazione che forse il cuore soltanto attendeva di poter raggiungere.
Molto brava anche questa volta a far sentire al lettore le tante e svariate sfumature del sentimento di chi racconta un suo vissuto e che, per alcuni versi, potrebbe essere persino condivisibile.
Sperando tu abbia trascorso una serena Pasqua ti auguro una piacevole Pasquetta.
A risentirci prossimamente e un caro saluto.