Recensioni di Ciuscream

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Di promesse mantenute e intromissioni non richieste - 25/07/23, ore 19:31
Capitolo 1: Di promesse mantenute e intromissioni non richieste
Ciao!
Dopo averti regalato una Nina/Matthias non potevo esimermi dal lasciare una recensione proprio a questa storia. Parto col dire quanto, quanto sono felice di questo what if in cui Matthias vive perché, diciamocelo, è quello che tutti noi avremmo meritato. Non mi sono ancora ripresa dalla sua morte – dal come, soprattutto – perché Nina e Matthias, come per te, sono la mia OTP fra i Corvi e vederli separarsi proprio ad un passo dalla loro felicità mi ha spezzato il cuore. Quindi grazie per averci dato un piccolo spaccato di normalità e di felicità, rubato al Canon e regalato a noi per strapparci un sorriso. Adoro la reverenza di Matthias, che farebbe di tutto pur di vederla felice, soprattutto dopo averla vista combattere, soffrire, insultarlo in preda alla parem, il suo sacrificio più grande. E se era il tempo della battaglia con Van Eck e della sofferenza, adesso c’è il tempo della pace, della ripresa… e delle cialde! Ho amato la riflessione che per Matthias i baci con Nina devono essere riservati alle occasioni speciali. Il suo pudore è sempre tenerissimo, soprattutto a contrasto con la sfacciataggine di lei. Farlo arrossire e prenderlo in giro è il suo sport preferito e ne approfitto per dirti quanto abbia trovato super IC sia i personaggi, le espressioni, i modi di fare e i dialoghi. Quel quasi bacio!!! Canon non sono solo loro due ma anche Jesper e Wylan – quest’ultimo poi, così agitato da non riuscire a stare fermo, rischiando di farsi beccare, il primo curioso ed impiccione, dispettoso, pronto a spiare l’appuntamento dei due piccioncini. Adoro. E poi Nina che va a controllare la situazione e coglie tutte le bugie con il suo potere Grisha… Tutto tutto tutto canon!
Insomma, scusa la recensione un po’ frettolosa ma spero di averti fatto capire quanto abbia apprezzato la storia e questa tua seconda capatina nel fandom perfettamente riuscita. Se vorrai tornare a questi due io sarò felice di leggerti perché i tuoi dialoghi sono veramente freschi, leggeri ed azzeccati, super aderenti ai personaggi e al tenore della storia originale.
A presto, ti abbraccio
Recensione alla storia Identità a scaglie - 12/07/23, ore 10:59
Capitolo 1: Identità a scaglie
Ciao Greta.
Questa storia è meravigliosa. Ho già espresso il concetto con le stesse identiche parole in altra sede ma le ribadisco perché è così. Il pensiero che tu sia riuscita, in mezz’ora, a delineare un ritratto così preciso e doloroso denota tutta la tua capacità, la tua bravura, la tua armonia strettissima con le parole e, soprattutto, il tuo amore per questo personaggio. Quello che ho letto di Inej scritto da te è secondo me incomparabile a qualsiasi altra Inej. Per questo forse in questi trenta minuti sei riuscita a coglierne così esattamente l’essenza. E sei riuscita a descriverla declinando secondo me perfettamente il prompt, dove le possibilità diventano frammenti, frammenti dispersi da ogni dolore. Ho amato la cicatrice che grida nella cacofonia di dolori, lividi e ferite che si porta dietro. Ho amato poi la circolarità della storia: Inej che perde pezzi perché rapita, la corruzione a cui è costretta – prima da Tante Heleen poi dalla sopravvivenza –, poi una nuova liberazione: geniale e perfetta l’immagine di lei che strappa pezzi di sé per ucciderle loro, per conficcarglieli nel cuore. Così come quella di usare i frammenti per puntellarsi nella salita dell’inceneritore.
Ed ho amato anche la considerazione finale, che come dicevo dà una conclusione circolare e super centrata per il personaggio e per la storia.
Questa recensione ha senso? No. Potrei imparare dei sinonimi del verbo amare? Sì… ma non è questo il giorno! Quindi ti lascio questa considerazioni brevi e che non rendono sicuramente giustizia alla storia ma ci tenevo a lanciarti almeno un pensiero.
A presto, ti abbraccio
Recensione alla storia Sei tu la mia città - 16/05/23, ore 05:58
Capitolo 1: Sei tu la mia città
Ciao Greta!
Perché sia qui a quest’ora non è dato saperlo, ma ormai i minuti alla vita mi tocca strapparli così e quindi eccomi qua. Sono felicissima che tu abbia già partorito la prima storia della Challenge è ancora di più che esista una “challenge nella challenge”. Non vedo l’ora di leggere ogni tua storia 🤍 soprattutto se penso che ognuna sarà letteralmente geniale come questa. Sai quanto ti ammiri come autrice ma penso che la scrittura “d’istinto” sia la mia tua (?) versione preferita.
Venendo alla storia, davvero, mi riesce difficile immaginare come tu abbia deciso di declinare questo titolo in questo modo ma, ora che la leggo, mi rendo che non avrebbe potuto essere altrimenti. So di averlo messo perché Ghezen mi ha detto di fidarmi e io mi sono fidata. E ho fatto bene!!!
Penso che sia perfetta questa doppia versione di Ketterdam: la prima patinata, in versione guida turistica, in cui si raccontano bellezze visibili all’occhio di un turista qualsiasi. Dovrei forse soffermarmi a sottolineare quanto sembrasse di leggere davvero una guida Lonely planet e chiederti quante ne hai lette per renderle così perfettamente ma, invece, mi sono solo pentita di non averlo fatto io e aver organizzato i miei ultimi viaggi spulciando i blog su internet ma rimedierò nei prossimi ahahah (chiedi una percentuale). Comunque, dicevo, alla Ketterdam dei turisti ne sostituisci un’altra, “biposto”, quella che Kaz e Inej vivono sulla loro pelle. E ho amato che i luoghi che la guida racconta siano parte in realtà di una loro quotidianità: se l’umidità è una trappola per persone con problemi di deambulazione, lo è assolutamente per i passi irregolari di Kaz. Inej che potrebbe percorrere quel reticolo di strade di corsa, volando, e invece adatta il passo al suo, per restargli accanto, credo sia un’immagine meravigliosa. Così come la Mano di Ghezen, bellezza che si staglia su Ketterdam e che offre una vista mozzafiato ai coraggiosi che hanno voglia e fiato per farsi duecento scalini per dominare la città dall’alto. Ma per lo Spettro sono attimi, sono parte del percorso che lei vive a molti metri da terra, là dove gli occhi “umani” non posso osare. Dove Kaz non può osare: così tutti i paesaggi inediti della sua città Kaz deve leggerli, rubarli, dal riflesso che le legge negli occhi. E anche gli altri due parallelismi sono geniali: se lo Stave dell’Ovest per gli “ignari” è una mappa puntellata di locali e case di gioco in cui si annidano pericoli e borseggiatori, per lei è una costellazione di luoghi in cui nascondersi, in cui trovare riparo, in cui mettersi al sicuro. E Kaz l’ha protetta così, costringendola ad imparare a memoria quella mappa, più importante di quella di Ketterdam in sé. E alla fine Quinto Porto (*rumore di cuori rotti in sottofondo*): lo spazio vuoto di una banchina in cui una nave attracca solo ogni tanto, ah che male! Bellissimi però anche i cristalli di salsedine incastrati fra i capelli, le briciole di sicurezza sparse come briciole su un davanzale, le passeggiate in assenza di gravità, i passi trattenuti per adattarli a quelli di Kaz.
Insomma, credo tu abbia trovato una chiave di lettura splendida per questo titolo. È geniale, l’ho già detto, perché io mai mai mai ci avrei pensato. Ti faccio davvero tanti complimenti perché, ad ogni storia che leggo, ti scopro un tassellino più versatile ed è sempre un piacere immenso. Questa recensione alla fine voleva essere più sensata ma spero di averti fatto capire quanto abbia apprezzato questa storia, i significati che si porta dietro e conferisce al titolo che avevi scelto.
Spero tu riesca nella tua challenge nella challenge perché sono davvero curiosa (e impaziente) di leggerti ancora.
Un abbraccio
Recensione alla storia Linguaggio non verbale - 04/05/23, ore 18:36
Capitolo 1: Linguaggio non verbale
Ciao tesoro!
Ma che meraviglia trovare tra le storie proposte quest’AU. Sei di Corvi + Haikyuu = MI METTO AD URLARE. E, ti giuro, mentalmente lo sto facendo. Lo sto facendo fortissimo! E non solo per quest’accoppiata meravigliosa ma perché, come sempre, ti dimostri campionessa di dolcezza e di bravura. Ho amato come hai inserito i vari personaggi di Sei di Corvi all’interno del mondo della pallavolo: in primis, il piccolo libero Wy – rosso come Hinata, ma in altro ruolo, arrivato comunque a ribaltare le sorti degli Scarti per farli diventare “Corvi”… più perfetto di così! Ho amato il suo impaccio, il suo rossore, la sua “debolezza”, la sua insicurezza, quelle due parole che potrebbero rassicurarlo molto più delle cure di Genya, anche se si sa che lei ha mani magiche. Mi sembra super canon che voglia da Jesper le certezze che solo quelle due parole potrebbero dargli ed altrettanto canon che Jesper invece sia titubante e preferisca dimostrarlo con i gesti. Penso che la cosa più IC di tutte comunque sia il cellulare scarico di Jesper ahahah ho riso fortissimo perché è troppo troppo troppo vero! Loro due insieme, poi, sono perfetti come in SoC: complementari ad incastro, irruenza e tenerezza, un bacio che toglie il fiato e uno sguardo impaurito.
Poi vabbè, ovviamente Kaz doveva essere il capitano di quella banda di Corvi! Tagliente come solo lui sa essere quando c’è da dire le cose, il tatto di cartavetra quando gli dice che Wylan è in infermeria e la sua volontà ferrea di vincere a costo di sfiancarli tutti e prendersi una ramanzina da Genya! Però, lo devo dire, la flottante di Inej è stato proprio proprio il colpo di classe! La ciliegina sulla torta perfetta perchè Inej È la flottante! Silenziosa, leggera e letale! Non poteva essere che la sua mossa e tu sei stata geniale! 🤍
Insomma tesoro questa non è una recensione, questo è uno sclero bell’e buono ma sai che quando amo una cosa, alla fine finisco sempre per premere lettere a casaccio! Grazie per aver proposto questa storia, sono felice di averla recuperata, probabilmente me la sarei persa nei meandri della mia ignoranza ai tempi su Sei di Corvi! 🤍🤍🤍
Ti mando un abbraccio grande
Recensione alla storia The deal is the deal - 12/04/23, ore 17:15
Capitolo 5: Seconda Prova – Parte seconda
Ciao Greta!
Arrivo purtroppo un po’ di fretta a dirti quanto abbia amato anche questo secondo capitolo. La tua scrittura è pulitissima: è un piacere leggerti. Pure un capitolo tanto lungo scivola via da riga a riga, senza pesare nemmeno per un attimo, perfetto nei passaggi e negli scambi. Ho letto in che cosa consisteva la prova (l’avevo fatta semplice al capitolo precedente…) e penso tu abbia reso al meglio ogni singola sfida. Non aver reso un ostacolo creature che non dovrebbero esserlo è un valore aggiunto a rendere canon il tutto e anche il modo in cui hai amalgamato le altre richieste (dalla tubatura allagata all’Avvincino) credo sia riusciti a renderlo un puzzle perfetto nel risultato finale. A proposito degli Avvincini, ho amato i pensieri di Matthias a proposito dell’uccidere un essere vivente e creatura di Djel. Ho apprezzato moltissimo che tu abbia deciso di farlo rimanere “fedele” anche in questo mondo. Come sempre, immergi dettagli qua e là del canon che rendono la storia davvero preziosa (penso alla bussola di Nikolai, all’allagamento che tanto ricorda quello della fuga dalla Corte di Ghiaccio, i pensieri che i Maridi mettono nella sua testa). Mi è piaciuta molto anche la sua presa di coscienza nei confronti di Brum: il ricordo della sua famiglia è stato molto toccante e il modo in cui Jesper lo tira fuori dai suoi pensieri – e il fatto che lui capisca davvero – hanno reso la scena davvero preziosa. Ogni personaggio è super IC, a partire dalla voce bassa e calma di Inej, le guance rosse di Wylan, Nina che lo trova bello anche appena uscito dalle fogne, l’insolenza di Jesper e il quasi sorriso di Kaz, ora che il premio si avvicina. Sono stati perfetti anche i dialoghi, le pause di Inej per consultarsi con gli altri, il fatto che dopo tutti si spieghi con due pezzi di specchi gemelli. Bravissima!
Ci sarebbero duemila altre cose da dire, come sempre. Questa storia è pienissima e io vorrei davvero analizzarla riga per riga, perché ogni a meriterebbe un pensiero. Purtroppo il tempo non me lo consente quindi ti ribadisco i miei complimenti e aspetto con ansissima la prova finale!
Ti abbraccio