Recensioni di Fuuma

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Recensione alla storia Chi cammina nelle tenebre - 19/01/23, ore 16:25
Capitolo 3: Tempo sprecato
E finalmente trovo un po’ di tempo per passare anche di qui, anche se purtroppo sono di fretta. Ma veniamo a noi, il capitolo in effetti è molto più corposo dei precedenti e abbiamo il piacere di conoscere finalmente Rafe e subito mi ha fatto sorridere il modo in cui ci introduci al capitolo e al personaggio, con i pensieri di Nathan che subito partono per la tangenziale perché ha scoperto che Adler è pure fregno. Oh povero, povero Nate. Mi ha quasi fatto tenerezza come per tutto il capitolo cerchi invano di darsi un tono, non pensare all’attrazione che ormai già lo spintona verso Rafe e cerchi di guardarlo di sottecchi finendo invece per catalizzare praticamente tutta l’attenzione su di lui.
Per prima cosa ti dico che ho apprezzato il sottile erotismo che aleggia per tutto il capitolo e che trovo tu sia riuscita ad infilare benissimo, nei punti giusti e in modo assolutamente adorabile, perché ad ogni “tirata del cavallo” giuro che mi veniva voglia di dare una pacca al povero Nate ben immaginando la sua frustrazione. E in fondo, per quanto io odi Adler, ha di certo il suo perché, tanto che oltre ad essere bello si dimostra anche acuto e carismatico, cosa che tu mostri anche nei fatti (e nelle parole, lol). Mi piace infatti il modo in cui non è che i tuoi personaggi se la cantino e se la suonino da soli XD, nel senso che non ti limiti a dire “Rafe è intelligente” che è una cosa che nelle storie (ma pure nella vita, vah!) non serve a niente se poi non è accompagnato dai fatti, invece lo mostri nella narrazione quando riesce a stare il passo con Sam che è tuttologo dei pirati, o nei dialoghi quando stuzzica in maniera chirurgica l’ego di Nathan, soprattutto verso la fine con tanto di stoccata finale quando insinua che gli stia facendo perdere il suo tempo. Argh! Bastardo! Che però non ha torto considerato come Nathan abbia fatto scena muta e si sia preso il capitolo (?) per studiarlo, manco avesse a che fare con un serpente… ED E’ COSI’! Non farti mordere Nate, vedrai che il momento di brillare agli occhi e mostrargli che sei davvero “il grande Nathan Drake” arriverà presto!
A-ehm, ma stavo dicendo… che da amante dello “show, don’t tell” non potevo non apprezzare il tuo modo di portare avanti la storia, mostrandoci le azioni dei personaggi e dandoci quindi la possibilità di capire la loro caratterizzazione proprio grazie alle loro azioni. E proprio a questo mi riallaccio con un sospetto che ho nei confronti di Rafe, ovvero che tutti quegli sguardi di sottecchi da parte di Nate secondo me lui li ha colti benissimo e ha già iniziato a subodorare qualcosa. Ma anche non fosse non vedo l’ora di scoprire come andrà avanti e, soprattutto, si è ormai acceso anche in me il desiderio che veda quanto è splendido Nathan e lo rivaluti su tutta la linea!
In ultimo, non mi sono dimenticata di Sam! Il suo personaggio è sempre interessantissimo, mi piace l’orgoglio che trabocca verso il fratello quando non è con lui (le lodi che gli ha fatto nei momenti in cui Nathan non era presente), che però poi si trasforma in bisticci e frecciatine e sgomitate non-del-tutto-giocose quando è seduto accanto a Nate e stanno discutendo d’affari. E tra l’altro nella sgomitata e nel suo dire che sta facendo il modesto, in realtà io ci ho visto un po’ un tentativo di salvargli la faccia, nel senso che conoscendo di più Rafe, probabilmente sapeva che il silenzio di Nate non gli ha giocato a favore… non fosse che, al contrario, è all’oscuro dei movimenti nel bassoventre del fratello. Che in realtà è anche un’altra cosa che non vedo l’ora di scoprire, quando e se Sam scoprirà degli interessi del fratellino specie se indirizzati a Rafe. E, naturalmente, il fatto che ci sarà di mezzo anche una sana dose d’avventura e azione rende il tutto ancora più intrigante!
E con questo spero di aver detto tutto quello che volevo, alla prossima! <3
Recensione alla storia Chi cammina nelle tenebre - 05/09/22, ore 18:16
Capitolo 2: Panama
E Nathan è quindi giunto a Panama, come preannunciato nel prologo!
E a parafrasando Sam: partiamo proprio bene, con lui che subito un po’ mi uccide.
«Siamo sulle tracce di un pirata, no?» sogghigna suo fratello, con la sigaretta penzoloni tra le labbra che si agita come la bacchetta di un direttore d’orchestra mentre parla. «E qui abbiamo il porto, il mare, le navi...»
Yeha, ricerca finita, tutti a casa! Voglio un po’ bene al suo ottimismo! XD

Ma cerco di tornare seria, anche se già metto le mani avanti e ti avviso che questa mia recensione sarà un po’ caotica – non che sia nulla di nuovo, ma almeno lo sai!


Ok, quindi da quello che ho capito, stai ripercorrendo il gioco e riempiendo i buchi dei missing moment – ricordo infatti che nel gioco c’era una parte in cui il trio si infiltrava nella prigione. Wow, mi sento un’esperta di Uncharted ormai! (e meno male che avevo detto sarei tornata seria)
Di questo capitolo, una cosa che ho notato subito e che ti invidio tanto, perché è invece uno dei miei talloni d’Achille, è il buon uso dell’ambientazione. Mi spiego meglio: i personaggi si muovono in un mondo, in questo caso Colòn, e si nota – non è uno spazio vuoto, ma non è nemmeno un textwall di descrizioni buttate addosso e che due righe dopo dimenticherò. Mi piace il tuo modo di descrivere perché c’è interazione tra i personaggi e l’ambiente, si muovono e al contempo insieme a loro noi vediamo piano piano il mondo che lo circonda, come lo zigzagare tra rifiuti o cartacce o Nate che parla della Ciquita e ne indica i container. Non so se mi sono spiegata, ma è qualcosa che adoro, perché rende la lettura fluida.
Anche quando c’è la descrizione un po’ più corposa della stanza d’hotel, non è pesante, è comunque Nate che si sta osservando intorno e finisce con le sue considerazioni che – credo – riportano anche al capitolo primo, quando tra le varie cose le zanzare hanno disturbato il suo sonno.
Un’altra cosa che già sai che amo di te sono i dialoghi.
Adoro. Non so nemmeno perché mi ripeto, ma riesci sempre a fare c’entro con i tuoi dialoghi. Non sono banali, non sono mai sopra le righe, sono utili al proseguimento della trama e a darci un’idea dei personaggi, ma sono anche piacevoli e soprattutto sono unici. Le voci di Sam e Nate, pur essendo fratelli e possedendo la stessa passione e la stessa missione non si confondono mai, questo perché i dialoghi li caratterizzano benissimo.

Sam, chiedigli se ha messo la maglia della salute!
Il siparietto tra fratelli è adorabile, oltre al fatto che dà qualche accenno di background a ciò che è avvenuto prima del viaggio a Panama e del perché Nate sembrasse un po’ risentito verso Sam. Mi fa simpatia che ora Nate chiami Rafe damerino e che non gliene freghi una cippalippa di lui, quando noi lettori sappiamo già che il buon (???) Adler farà colpo. Ahaaa, Nate, forse rimpiangerai di non esserti manco pettinato! XD
Sam con la camicia hawaiana “illegale in quaranta stati”, però, è il meglio! Gli voglio sempre più bene!

La cosa della ricerca della madre mi ha colpito, nella mia ignoranza non sapevo che la questione di Drake partiva addirittura da lei – in un certo senso è una cosa davvero dolce.

Il capitolo come avrai già capito mi è molto piaciuto, poi il tuo stile lo adoro in ogni salsa e in ogni fandom, quindi è sempre un piacere immenso visitare i tuoi lidi e sai che non lo dico così per dire.
A questo punto un po’ ghigno sotto i baffi all’idea del primo incontro tra Nate e Rafe e un po’ mi inquieto per i tw che hai inserito nel prologo (e che sono stati un altro motivo per cui DEVO leggere questa long. Non-con e dub-con? Yes please!).
Spero di riuscire a passare presto dagli altri capitoli.
Recensione alla storia Chi cammina nelle tenebre - 05/09/22, ore 17:31
Capitolo 1: Effetto farfalla
Allora, parliamoci chiaro, io mi sono affacciata a questa long fic per un motivo e uno solo: perché è la tua prima smut e sono troppo curiosa di scoprire il tuo approccio! (e non perché lo smut e il p0rn sono la mia vita, nooooo!)
Comunque, visto che in italiano è sempre difficile trovarne di scritte bene, mi affido a te. No pressure at all! *__*

A parte questo, lol, quando ti dissi un sacco di tempo fa che mi era capitato di guardare qualche video di Uncharted, erano proprio i video sull’ultimo gioco (dico bene?) con Rafe, motivo per cui so pure di chi si parla… e mi sta antipatico, perché sono partita a vedere i video dalla fine, quando combattono sulla nave di Drak. Sono un genio mancato, lo so!
Piccola parentesi a parte, che immagino mi farà scuotere la testa per molte delle decisioni di Nate, il prologo è piccolo, ma come introduzione ai tre personaggi principali mi piace, soprattutto perché un po’ già sembra abbozzare le dinamiche che potrebbero esserci: da una parte Rafe con il suo orgoglio ferito, che si sbilancia in una proposta a Sam sperando probabilmente nella sua partnership, quindi Sam che (temo) faccia il grande sbaglio di ridergli in faccia pensando che sia un gesto innocuo e infine Nate che ignora quanto si sta svolgendo a chilometri di distanza.
I’m intrigued.
Recensione alla storia Atlante - 31/07/22, ore 22:59
Capitolo 1: Atlante
Qualcuno (?) dice che si può leggere anche senza sapere nulla del videogioco e, dato che ho visto solo qualche video per sbaglio senza mai comunque averci giocato, i sento in dovere di approfittarne!
Nathan e suo fratello, però, so chi sono e vagamente conosco il loro background, quindi lo considero un bonus XD

Inizio col dirti che ti odio, per aver concepito scritto e pubblicato una storia così in due ore, in cui tutto è perfetto dall’inizio alla fine e c’è tanto di quell’affetto fraterno tra le righe che alla fine della fic mi sono pure commossa.
E qui inizierò a saltare di palo in frasca, perché non sono più abituata a recensire come si deve e ormai ho dimenticato come si fa. Una cosa però la ricordo, ed è il piacere che mi ha sempre dato leggere le tue storie e il tuo stile e quella punta d’angst che non manca mai e fa amare ancora di più il modo in cui racconti dei personaggi. E se ero abituata al tuo Stark, ammirare Nathan scritto dalla tua penna e Sam visto dagli occhi del tuo Nathan, è qualcosa che non sapevo di aver bisogno.
E sento di poter accantonare tutto lo schifo che ho provato davanti al film di Uncharted, e sostituire quei cartonati umani con questi personaggi a cui tu hai saputo dare giustizia – e sì, lo capisco perfino io che non conosco a fondo il gioco. Innanzitutto, come hai detto nelle note, Sam è un personaggio pieno di difetti, che è poi la cosa che lo rende più umano e vederlo attraverso le paure di Nathan è proprio bello. Adoro il modo in cui sei riuscita ad affrontare i timori di Nathan, la sua convinzione di essere un peso per quel suo fratello costretto a tenersi sulle spalle il peso del mondo, srotolandoli un poco alla volta, con il ricordo di loro davanti ai cancelli dell’orfanotrofio che ritorna a chiudere il cerchio.
Ma a colpirmi è stata anche la parte in cui Nathan si fa piccolo, cerca quasi di annullare la sua presenza quando non sono in missione, per non dare ulteriori pensieri al fratello e lasciargli vivere la sua vita senza doversi preoccupare anche di lui. E anche se è tutto dal POV di Nate, si riesce benissimo a percepire l’affetto reciproco, e il fatto che se anche Sam ha bisogno dei suoi spazi, non potrebbe vivere senza Nathan, così come gli fa notare verso la fine.
La parte in cui descrivi Nathan animato d’esplosiva vitalità è una di quelle in cui la lampadina dei miei pochi ricordi si è accesa, l’ho riconosciuto e ho anche un po’ fangirleggiato XD
Ma tutto il pezzo finale in cui i due fratelli si confrontano è in assoluto il mio preferito, quello in cui abbiamo la conferma – così come ce l’ha Nate – che non è vero che Sam lo vede come un peso e che starebbe meglio senza di lui. Tutto il commento sul/i disegno/i è semplicemente perfetto… per non parlare di Sam che si passa la mano sotto agli occhi… Bohoooo, you’re too precious for this world! ç_ç
Il disegno finale, in cui a un Sam/Atlante viene aggiunta una seconda figura con cui condivide il peso del loro mondo è stato il colpo di grazia – che poi ho già detto che il paragone di Sam con Atlante è bellissimo? No? Allora lo dico adesso! È bellissimo e l’hai sviluppato in maniera perfetta, prendendoti il tempo di analizzare il suo personaggio così che quando il disegno viene mostrato, non servono davvero specifiche per capirlo, bastano poche parole di descrizione per sapere che la battuta di Sam non potrebbe essere più sbagliata.
Insomma, come al solito mi ritrovo alla fine di un commento incasinato, ma spero si sia capito che ho davvero amato la fic in ogni sua parte (pure nell’impaginazione e nella fanart iniziale che richiama il disegno di Nathan)!