Recensioni di shilyss

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Fuga - 09/05/19, ore 12:57
Capitolo 1: Fuga
VALUTAZIONE SHILYSS: 38,65/50
Grammatica e stile di scrittura: 9,15/10 (4,35 grammatica/4,8 stile)
Semplice e asciutto, il tuo stile è corretto e scorre in maniera lineare, accompagnando il lettore in delle ottime introspezioni. Peccato per qualche lieve ripetizione e qualche errore di distrazione, che comunque non hanno abbassato eccessivamente il punteggio. Ho notato che non hai diviso i due punti di vista dei personaggi. Il fatto di lasciarli così, mescolati l’uno all’altro e senza che ci sia lo stacco del paragrafo l’uno dall’altro, da un lato crea un effetto particolare, come di una connessione capace di connettere idealmente i pensieri del Professore con quelli della poliziotta, dall’altro potrebbe generare confusione.
Erano passate cinque ore dalla fuga dall’hangar. Cinque ore dalla fine di tutto, cinque ore dalla separazione da quel gruppo di disadattati che erano riusciti in quella folle impresa, cinque ore dall’inizio della sua nuova vita da milionario [apprezzo lo stile volutamente incalzante, ma l’uso della preposizione “dalla” ripetuto senza variazioni nell’incipit rende la lettura ostica]
Non sapeva se effettivamente l’avessero arrestata e si sentiva mancare l’aria dalla voglia di telefonarle, ma sapeva [ripetizione sapeva/sapeva]
probabilmente anche quello di casa stato che ormai la loro relazione era di dominio pubblico [dato che]
Non aveva mai sofferto la solitudine, mai stato dipendendo dalle donne e dal desiderio di averne una accanto [dipendente]
Sentì/sentito [ripetizione]
Quella/quella [ripetizione ]
entrare nella Zecca per colpa di Rio e Tokyo [e di Tokyo]
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
La caratterizzazione dei personaggi è buona nonostante la shot sia breve. All’azione hai preferito l’introspezione e così ci troviamo davanti al Professore che analizza un’amara verità: è rimasto solo e la solitudine non consente di godere appieno dei soldi ottenuti, ma portare via Raquel non era possibile per una serie di ragioni che hai ben illustrato. Del Professore mi è piaciuto che rievochi tutte le variabili – compresa la morte di Andres – che hanno complicato il piano; anche Raquel è stata una complicazione e ho apprezzato che l’abbia intesa in questo modo. La caratterizzazione della donna e anche il modo in cui l’hai introdotta mi è piaciuto davvero molto: le hai dato un’aria domestica molto interessante e, in una parola, bella da leggere, a mio parere superando quella del professore, soprattutto nella consapevolezza
Utilizzo del pacchetto: 7/10
Mi è piaciuto molto come hai utilizzato gli elementi del secondo pacchetto e se non hai il punteggio pieno in questo campo è perché manca il genere angst/au e l’impiego della frase, tuttavia ho apprezzato il fatto che tu non abbia tentato di appiccicare entrambi a una storia la cui economia è perfettamente bilanciata così com’è. In particolare, la fuga del Professore e la sua riflessione sulla necessaria solitudine sono gli elementi che coniugano alla perfezione storia e indicazioni.
Livello di introspezione: 8,5/10
La storia ha un evidente taglio introspettivo in cui ho amato immergermi. Il protagonista è il Professore, senz’altro, che sul treno abbandona la maschera severissima dell’organizzatore di piani criminali per vestire quelli dell’uomo, riflettere sui cedimenti propri e altrui e sulla morte di Andres. Tuttavia il Professore poteva a mio parere essere scandagliato e, in un certo senso, interpretato pur rimanendo all’interno dei canoni dell’IC: non mostra guizzi interpretativi particolari, anche se la ripresa del suo savoir-faire finale mi ha fatta gongolare. Ho molto amato la parte che hai dedicato a Rachel. L’hai resa in maniera magistrale e sfaccettata, motivo per cui ti faccio i miei più sentiti complimenti. In lei emergono sentimenti contrastanti: sta iniziando a coniugare le figure, altrimenti scisse, del professore e dell’uomo impacciato di cui si è innamorata, ma in lei prevale dolorosamente anche il senso del dovere. La consapevolezza è di quelle amarissime, rese ancora meglio perché raccontate in un momento semplice come il ritorno a casa dalla famiglia della donna.
Gradimento personale: 3,5/5
Questa shot mi è piaciuta moltissimo: in poco spazio sei riuscita a delineare perfettamente un missing moment interessante e ben strutturato anche grazie alla presenza del punto di vista alternato dei due protagonisti, che crea un gioco di specchi in cui è stato molto bello perdersi. A ciò si lega uno stile incalzante in più punti.
Titolo e impaginazione: 2,5/5
Il titolo fin troppo semplice non mi ha incuriosita particolarmente ed è un peccato, perché la tua shot è molto sentita e ben scritta. Qualcosa di più accattivante ed emotivo avrebbe sortito un effetto migliore. Allo stesso modo, il font Calibri, per quanto ordinato, non conferisce la necessaria serietà al testo. Il testo è in giustificato – e questo l’ho apprezzato moltissimo – ma hai evitato di separare la shot in paragrafi. Non ti ho tolto punteggi per questo, visto che la comprensione del testo non è in nessun punto inficiata, però visto che la shot si dipana attraverso più momenti (il Professore in treno, Rachel a casa, di nuovo il Professore) una separazione in paragrafi sarebbe apparsa più idonea.
Recensione alla storia O partigiano, portami via. - 28/08/18, ore 07:56
Capitolo 1: O partigiano, portami via.
Cara Freeshane,

Eccomi qui! Era un po’ di tempo che avevo adocchiato questa storia, quindi non potevo non leggerla. Sono d’accordo con te quando sostieni che La casa di carta sia una delle serie migliori degli ultimi anni e mi è piaciuto come hai sviluppato il tema del contest. Il passaggio al lato oscuro avviene grazie a una delle motivazioni più forti che esistano, l’amore. Bello anche il modo in cui hai rivelato come l’ispettrice sia entrata a far parte della Resistenza: l’ho trovata una soluzione davvero molto affascinante e, perché no, anche cinematografica, cosa che ben si adatta al fandom trattato. Altro importante tassello che ci tenevo a farti notare e che ho tanto apprezzato è la scelta di ribadire quanto, contrariamente alle iniziali aspettative, il Professore abbia davvero creato una famiglia capace di restare unita nei momenti di difficoltà e, soprattutto, di creare dei legami duraturi e intensi. Forse è anche in virtù delle buone intenzioni che animano la banda che Raquel passa al lato oscuro. In questo intreccio di amore passionale, fraterno e amicale si scorge una grande profondità. Belle le battute e i dialoghi, specialmente quelli tra i due innamorati, mentre la telefonata di Nairobi… beh, mi sembrava proprio fosse lei! ^^
La mia frase preferita è senza dubbio questa:
Raquel guardò incredula l’uomo che amava con gli occhi lucidi e il cuore in mano, che si stava finalmente aprendo completamente a lei, rivelandole un segreto del quale lei era ancora all’oscuro.

Uno sfogo che viene dal cuore, un aggrapparsi disperato a qualcosa che, Raquel decisamente lo sa, è assolutamente inevitabile.

La shot mi è piaciuta molto soprattutto per la scelta di ambientare il momento di confronto tra il Professore e Raquel nel letto, un luogo tradizionalmente preposto all’intimità, dove convincersi e amarsi, spiegarsi e raccontarsi diventa decisamente più facile e normale. Anche confessare di aver perso e ritrovato un fratello condannato dalla vita, in tutti i sensi.
In bocca al lupo per il contest cara!

Un saluto,
Shilyss :*