Recensioni di Miss V Blackmore

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia L'amore che vorrei - 15/06/12, ore 23:15
Capitolo 1: L'amore che vorrei
'15 Giugno: Iniziativa 'Fatevi sentire, recensite!' di EFP'
Zero recensioni? Ma dai? Mica me ne ero resa conto...
Poi strano, ho sempre creduto che qualsiasi cosa fosse elgato a Destini avrebbe comunque attirato la gente. Mah... Va beh.
Eccomi qui. Ho sempre rimandato la recensione a questa storia perchè non tratta una delle mie coppie preferite, e poi avevo dato la precedenza a Memories. Qualcuno deve sbraitare contro Robin. Ops. Scusa. Qui si parla solo ed esclusivamente di Johnny e Dakota. E leggerla fà quasi male al cuore - tu sai perchè, ma qui non lo diciamo ne facciamo allusioni, fa male e basta. Punto. -.
Tralasciando il modo di truccarsi delle due, che fa molto Anni 80'. Jem e le Hologram... Devo dire che sei perfettamente riuscita inquadrare con poche righe il loro legame e il loro modo di vivere la vita. Senza dare per scontato che il lettore avesse prima orbitato intorno a Destini di Vetro. Hai anche abilmente evitato di caricare il contesto con troppi dettagli riferiti all'altra storia; cosa non semplice quando si crea un universo complesso come quello... Ammetto che il primo scambio di battute al di fuori della biblioteca è confusionario e poco chiaro, perchè è come se mancasse un passaggio o un'azione non descritta. Ma quanto ti piace Holly? Me ne rendo conto semrpe di più, anche da questo racconta, che doveva essere su Dakota e Johnny, e tanto ti dovrei che mi sembra quasi più incentrato su Holly, almeno le prime due scene. Il che non è un male, per carità, si capisce solamente quanto tu possa amarla, e quanto io forse non l'abbia mai saputo quantificare a dovere questo amore. Ma sai, anche questo tuo spiegare Dakota attraverso la descrizione più dettagliata di Holly, quindi elecando affinità e contrapposizoni non è una mossa del tutto sbagliata anzi; agevolata dal fatto che come sempre il tuo stile stende, ed è impeccabile. Poi altro marchio di fabbrica che ti si può abbinare è la narrazione con i flashback: presente e apssato fusi insieme atti a intervallare l'andamento della narrazione per non renderlo mai banale o troppo pesante.
Logicamente le scene trattate sono bellissime e ben scritte, e anche se alla fine la storia non parla di Dakota e Johnny - non principalmente - ma intorno a loro si muovono gli altri, devo dire che è uno spaccato veramente bello, che sa di solcezza e freschezza. Mi è piaciuto come spin-off. Complimentissimi, un abbraccio.
Recensione alla storia Prisoner of your eyes. - 15/06/12, ore 22:41
Capitolo 1: Prologo
'15 Giugno: Iniziativa 'Fatevi sentire, recensite!' di EFP'
Eccomi qui! Finalmente... Ho approfittato di questa iniziativa per cominciare a recensire alcune storie che avevo intravisto, ma purtroppo sia la pigrizia mentale, sia il fatto che quando ho tempo libero generalmente lo dedico alle mie scritture, ho sempre tralasciato. Ma spero di portare avanti questo impegno di recensire con constanza, alla fine essendo scrittrice a mia volta so cosa vuole dire ricevere recensioni. La descrizione della ragazza mi ha ricordato Molly Quinn, non so chi tu abbia 'pensato' o 'usato', ma mi ha ricordato lei. Il nome delle due ragazze già li adoro - si sono fissata con i nomi, uno dei miei tanti kink da lettrice - Adriana poi con la pronuncia americana ha un suono meraviglioso. (Piccolo suggerimento, ti prego non mi odiare, generalmente per abbreviare il nome Adriana, in America si usa Ade - pronunciato Eid - il che suonerebbe megno di Adriana, ma lasciami perdere ok? E' davvero una piccolezza, di una che forse è un po' troppo fissata!). Tralasciando questo, hai uno stile molto lineare e scorrevole, qualche piccola imprecisione, ma cose di poco conto, che passano quasi inosservate. La storia è ben impostata, ci hai regalato la panoramica delle due protagoniste, anzi, della protagonista principale e dell'amica, presumo. Poi non so se finiranno con lo stare insieme, oppure si beccheranno uno degli A7X a testa, o ppure Layla e basta, proprio non lo so. Ma avendo fumato la sigaretta lei, e non essendo innamorata di Adriana, credo proprio che succederà con uno della band. - Capitan Ovvio, al lavoro! - Come inizio è intrigante, ti lascia con la curiosità di sapere cosa accadrà e se veramente le sigarette del desiderio funzionano. io non ho mai fumato, ma sono stata per anni l'incubo degli amici miei: gli giravo la prima sigaretta e gli facevo esprimere un desiderio -. Comunque complimenti, spero di trovar eil tempo di recensire anche gli altri capitoli nel breve termine... Sono proprio curiosa di sapere cosa accadrà alle due. Come prima storia non c'è male, aspetto solo di vedere qual'è la tua visione della band, sono proprio curiosa. ;) A presto, un abbraccio. Judy.
Recensione alla storia I knew that it was now or never. Just now, not never. - 15/06/12, ore 22:18
Capitolo 1: //
'15 giugno: iniziativa 'Fatevi sentire, recensite!' di EFP'
Ok, credo che sia la prima volta che ti recensisco, e ho scelto proprio questa iniziativa per farlo. Hai presente quando ti dissi su twitter che ho una pila di fanfiction da recensire e non lo faccio mai? Oggi ho mandato a letto la pigrizia e ho iniziato. Ammetto che questa storia mi ha incuriosita, l'ho scelta tra le tue, e credo di essere stat fortunata. Ho i lacrimoni agli occhi, anche perchè generalmente ho un cuore tenero io, e seppur farcisco le mie storie di angst, sono una per tifa per il lieto fine. Ma... Qui, non c'è. Ho scrollato cinque/sei volte la rotella del mouse per vedere se la storia continuasse, sia perchè mi è piaciuta molto, sia perchè volevo il lieto fine. Non c'è. Non c'è. Innanzi tutto ammetto che ero preoccupata dato che avevo notato il particolare stile di impaginazione che avevi usato, a volte purtroppo diffido e passo oltre, ma ammetto che per questa one shot, è una scelta azzeccatissa, rendo tutto migliore, è come se riuscissi a dare una profondità al testo stesso, un'enfasi più o meno marcata in vari punti. Ci hai dato una prima linea guida tracciata in maniera egregia, perchè se si sbaglia anche semplicemente nell'impaginazione, la lettura della storia risulta pesante e poco lineare. Poi sinceramente, l'originalità del raconto stesso avrebbe spazzato via anche le piccole imperfezioni. Fino alla fine ammetto di non aver capito cosa fosse la lettera, nemmeno ci pensavo al reclutamento militare, quindi ho proprio esclamato "Oh CASPIO" - non proprio caspio, ma non voglio andare contro il regolamento; - e ammetto che son scese le prime lacrime, perchè anche se questa Sam non è altro che una sagoma sfumata in questo racconto, le tonalità che hai scelto per descriverla, beh l'hanno resa subito amabile, e in qualche modo coinvolgente. E ti faccio i complimenti, perchè non è da tutti riuscire a confezionare un personaggio in dei racconti così brevi. Mi sarebbero piaciuto leggere un qualcosa di più, ma questa so che è una richiesta che spesso fa innervosire gli scrittori, perchè se volevi raccontare di più lo avresti buttato giù nero su bianco... Ora ti lascio, e chiedo scusa per il mio sproloquio, non sono una di poche parole MAI, ne quando scrivo, ne quando recensisco. Ho cercato di lasciare una recensione quanto più seria possibile, perchè a volte mi faccio prendere la mano e inizio a commentare un po' troppo, esponendo anche miei flash mentali durante la lettura e/o elucubrazioni fin troppo folli. Ti rinnovo i miei complimenti: per stile, e la sapienza di saper ritrarre con poche lettere sensazioni e situazioni complete, che attirano il lettore e lo catturano in quel mondo. Mi ritroverai presto (spero, non voglio dirti bugie, facciamo: prima o poi) a recensire altre tue storie. Un abbraccio.
Ps: spero di beccarne una con il lieto fine tra le altre che hai scritto.
Recensione alla storia Destini di vetro - 07/01/12, ore 19:42
Capitolo 10: Che ne sarà di noi
Fine. Una parola che - come ben sai - io non ho mai messo da nessuna parte. Purtroppo.
Fine, è una parola che spesso lascia l'amaro in bocca, un po' di confusione, un pizzico di tristezza ma anche la soddisfazione di aver portato a termine un qualcosa. In questo caso, il qualcosa è questa magnifica storia, che per l'amor della puntiglioseria (?) è nata in forma al quanto diversa, a Ottobre 2010, esattamente il 22 di ottobre, quando esauste per il concerto a Milano stavamo intraprendendo il viaggio di ritorno, e sin da prima mattina abbiamo iniziato a perderci in tutto questo mondo. Poi però la svolta effettiva, e quella definitiva con quel viaggio in macchina, sei ore all'andata e quattro al ritorno, ed escluso il concerto, tutta la giornata. Insomma non abbiamo mai smesso di chiacchierare. Questa storia non mi ricorderà questi personaggi incredibilmente belli, ma anche uno di quei viaggi che porterò sempre nel cuore.
Tralasciando questo, passiamo un attimo ad analizzare l'ultima parte di questa storia. Dove tutto ha una fine, e diciamocelo, qui il lieto fine nemmeno si è visto in lontananza. Che la storia prendesse una brutta piega si era capito presumo a metà pagina della One-Shot che hai pubblicato prima di questa! Figuriamoci qua, se non poteva andare peggio. Ma infondo è cosi che va la vita, ben poche cose proseguono come vorresti. Questa è la storia di Holly, una storia che parla di una ragazzina che si è ritrovata a vivere incastrata in una realtà che la stava soffocando, più lei cresceva e meno riusciva a trovare la pace e la serenità che aveva un tempo. alla fine quando si è bambini il proprio quartiere è un intero mondo da esplorare, quando si cresce è la prima cosa che ci si vuole lasciare alle spalle. Holly cambia, di capitolo in capitolo, rimane la protagonista indiscussa di questa storia, che riesce ad alzarsi sulle proprie gambe e trovare un cammino personale, non influenzato dalla cotta adolescenziale o dal migliore amico (?!) prepotente. Una strada tortuosa, con ostacoli e buche e difficoltà, una strada che per amore di se stessa - che io definirei sano istinto di sopravvivenza - l'ha portata lontano dall'unica realtà che conosceva. E secondo me è stato scoprire che esisteva un mondo al di fuori di Huntington Beach che le ha fatto capire che stava facendo la cosa giusta seppur dolorosa. Holly si allontanava sempre di più, fino a trasferirsi in un altro continente - cosa drastica, ma fa tanto Holly non bastava cambiare sponda dalla oves alla est, doveva proprio cambiare placca terrestre... - e cambia anche lei, come è giusto che sia. Infatti quando arriva Roxy è una Holly in grado di risolvere la situazione e saperla trattare bene, sa cosa fare e come comportarsi, è una Holly indipendente. Ecco, sempre di più un passo dopo l'altro, lei diventa indipendente e riesce affrontare tutto. Incassa i colpi, altre volte li schiva, ma non torna mai indietro. La bellezza di questa storia sono appunto le scelte difficili e il saper viverci accettandone le conseguenze. Certo trova l'amore, trova Nick, ma perde tutto il suo vecchio mondo, questi due ultimi capitoli hanno lacerato il cordone ombelicale che la legava alla California - quello che tutti credevano indissolubile - qui sopratutto a mio avviso, è totalmente distrutto. Holly ce l'ha fatta, ha camminato a testa alta in mezzo ai lupi e ha dimostrato a tutti loro di essere semplicemente superiore. Saper ingollare il rospo amaro ma resistere. non è più la bambina vestita da maschiaccio, nemmeno la ragazzina frustrata che veniva sempre presa in giro. E' una bellissima ragazza, anzi direi donna, che ha fato capire a tutti quanto che anche loro dovrebbero crescere. Poi sicuramente c'è chi ha colto la cosa e chi no. Insomma è brava ma i miracoli ancora non li sa fare.
Il capitolo del matrimonio mi piace molto, è leggero e scorrevole nonostante le tematiche, perchè comunque il colpo di grazia lo dai alla fine. E che colpo, credo che i lacrimoni hanno cominciato a scendere ancora prima di iniziare a leggere nuovamente l'ultima parte.
Quindi davvero complimenti. E' stata una bella avventura leggere queste parole, e si le ho sempre rilette e recensite, perchè meritavano. Per quanto riguarda la precisazione ti ringrazio, così evitiamo sterili discussioni, e grazie per aver sponsorizzato Freak, il mio piccolo gioiellino.
Con questo concludo, e rinnovo i miei più sinceri complimenti. E sai, che nonostante io e te abbiamo due stili e modi di vedere le cose diversamente, sono felice che tu ci abbia inserito Roxy anche se non sapevi come prenderla e t ha causato grattacapi. Spero solo di renderti lo stesso piacere con Holly (e Dakota va beh... Poverina ci metto anche lei o la dimentico sempre LOL) e di non rovinarla, dato che tutti l'adorano. Un bacione.
Recensione alla storia Dream on. - 01/01/12, ore 20:22
Capitolo 1: Dream on.
E' veramente difficile riuscire a trovare una Lemon che non sia Slash in questa sezione. E trovare una Lemon che non sia drabble, e scritta bene è praticamente impossibile. Credo di aver trovato l'unica mosca bianca nell'intera sezione, quindi: complimentissimi! E lo dico sinceramente - tu non lo sai, ma io i complimenti così diretti non li faccio spesso -.
L'ho letta tutta, come trama c'è poco su cui discorrere, le shot Lemon non ce l'hanno quasi mai una trama, anche se qui si percepisce il desiderio di Zacky che ha della ragazza, il suo sentirla propria e su di se, e di amarla.
Ho solo un piccolo appunto da fare, lo stile se pur buono non è molto scorrevole, ci sono alcuni punti in cui mi son ritrovata in difficoltà a seguire il filo logico delle azioni e dei pensieri. La resa in alcuni punti risulta meccanica... Leggermente pesante. So che è molto difficile scrivere una storia praticamente senza dialoghi, suddividendo i pensieri della voce narrante con le azioni dei protagonisti, e qualche volta ci si perde in queste fasi. Ma per il resto è veramente una buona fanfiction pur essendo una semplice scena, carica di emozione, e passione (il che direi che è fondamentale data la tipologia di storia); e sei stata brava a non renderla piatta.
Per quanto riguarda i sogni, io sono la classica persona che ama inseguirli sempre e comunque, la gente è troppo abituata a lasciarli perdere o chiuderli in qualche cassetto, vivendo una vita frustrante e sempre inappagati. Almeno nella scrittura si può sempre osare! {E si dovrebbe farlo anche nella vita reale}. A presto, e buon 2012!