Salve, ok... come posso iniziare... si, io non lascio quasi mai una recensione non positiva, per il semplice fatto che di solito certe storie se non mi ispirano da subito, non le leggo, non con il poco tempo che essere una studentessa universitaria mi lascia, ma, visto che soltanto una persona ti ha dato validi consigli, ho voluto dare una seconda possibilità alla tua attenzione. Mi spiego meglio: spero che quando le recensioni critiche diventino due e non una sola allora magari la voglia di miglioramenti si fa sentire ancora di più di quanto già non faccia...
Primo consiglio: lo stile copione. E no, non intendo che hai copiato (non posso farci niente, copione mi fa venire in mente i copioni che sbirciano ai compiti in classe), ma sono storie scritte a mò di copione teatrale... Insomma quegli elenchi dove vedi solo le battute dell'attore/personaggio.
e questa storia è scritta proprio così, ovvero, è formata unicamente da dialoghi. Che ci potrebbe anche stare, un minimo, se strutturata bene. Deve comprendere una DESCRIZIONE iniziale (cosa che qui non ho minimamente visto) dove si introducono mano a mano i personaggi della storia descrivendo cosa stanno facendo, perlomeno. Esempio:
Kisha, intravedendo la figura di Itachi venirgli incontro: "Ma salve, Itachi!"
Senza smettere di gustarsi il suo lecca-lecca, questi saluta a sua volta: "Salve!"
Non ti sembra già più scorrevole?
Ok che scrivere in questo stile risulta più semplice ma io prediligo invece uno stile ancora più descrittivo, ma questi sono pareri personali, che voglio lasciare al di fuori dalla mia recensione. Anche perchè usare questo stile teatrale per rendersi le cose facili, non vuol dire esattamente saper scrivere... La tua storia non solo ha usato lo stile copione ma lo ha anche ridotto all'osso trasformandolo in battute da vignetta che senza suddetta vignetta... risultano quanto meno incomprensibili, o, in ogni caso, non invogliano molto a continuare... La tua non ha nemmeno un briciolo di spiegazione che risponda alle cinque domande elementari: chi? cosa? dove? come? e perchè? da tenere sempre bene a mente. Hai addirittura usato i colori per evitare i "disse" e i "pensò" con tutti i sinonimi annessi (pronunciò, lamentò, riflettè...)... Una curiosità: hai mai letto un libro che usi i colori? Un libro di quelli veri?
Secondo consiglio: occhio alla grammatica e all'uso di verbi... Non che ci siano tante frasi da tenere d'occhio in questa storia, essendo breve... Ma fai attenzione. E soprattutto, occhio alla punteggiatura. E non usare parole inglesi o di altre lingue senza sapere come si scrivono... Se non un dizionario, esiste sempre Google, no?
Terzo consiglio: aver scritto tra le caratteristiche della storia il genere "demenziale" non vuol dire scrivere frasi a casaccio... Cerca di dare un nesso, anche se illogico, alla vicenda... Le demenziali davvero belle sono molto poche, sai perchè? Perché tutti sono convinti che sia un genere facile da scrivere, ebbene non è così. Bisogna metterci impegno e rendere originale e non messa lì a caso, una storia.
Mi ritiro nella speranza di non averti offeso con questa recensione.e di averti messo voglia di scrivere (in fondo si scrive unicamente per se stessi, no? ) Riguardo questo ultimo punto un consiglio: se scrivi per sfogarti tieni la storia sul pc per un po'... poi rileggi e con un po' di calma rivedi le storie... Lo fanno gli scrittori quelli bravi, perchè non dovremmo farlo anche noi "comuni mortali"? E scrivi sempre per te stessa, per piacere a te, questo sempre, ma cerca anche sempre di migliorarti. Migliorerai te stessa. Nel parlare, nell'italiano, nella cultura... nella vita in generale...
Sara. (Recensione modificata il 05/08/2012 - 05:17 pm) |