Eccomi qua (non mi ero accorta che avevi aggiornato), allora credo che tu volessi scrivere "schiocco" non shiocco "Shiocco e strillo. Shiocco e strillo."
Confesso che ho avuto un po' di difficoltà a capire che succede, specie all'inizio. Nei primi capitoli avevi descritto quello che il ragazzo provava (la sua paura, i suoi pensieri nei confronti della famiglia ecc..), in questo assolutamente nulla. Se descrivi delle torture devi mettere almeno un punto di vista che sia con la vittima o con il carnefice, serve per entrare in contatto con il personaggio (empatia). Mancano gli stati d'animo della vittima o la brama di sangue del torturatore, così è una descrizione completamente asettica. In più anche la stanza non è descritta. Dici che prende l'arma dal muro, ma ci sono altri attrezzi? Se le coperte sono intrise di sangue dovrebbero esserci, ameno che non sia un carnefice poco fantasioso e utilizzi sempre la stessa arma, cosa che dubito fortemente. (Ok, ammetto che io sono fissata con le descrizioni, ma tu hai parlato solo delle azioni e nient'altro).
La formulazione "qualche giorno era passato" non mi suona moto bene, ci starebbe meglio "erano passati alcuni giorni" ma il mio è solo un parere, non voglio imporre nulla.
Il fatto che non si sorprende per la sua guarigione è di per se strano, per quanto possa essersi estraniato non può sorvolare su questo dettaglio tutt'altro che insignificante; deve chiedersi il perché. Hai parlato solo di "qualche giorno", qualche giorno non è sufficiente ad annientare completamente un individuo: settimane, mesi, forse anni (dipende dalla psicologia della vittima, dal suo carattere). Ma se lui è stato tanto forte da non dire il suo nome quando lo hanno catturato allora non può essere già stato annientato.
Se una catena è "afflosciata" significa che da spazio a possibili movimenti e sicuramente non è una costrizione, questo è strano visto che è un prigioniero.
Quindi lui è sdraiato con le gambe per aria? (L'ho riletto 4 volte per capirlo). Ma comunque non si capisce come funzioni l'aggeggio che lo "tortura", non c'è nessuna descrizione in proposito. Dici che è meccanico e che si spinge all'interno del suo corpo e basta (ok, non c'è scritto in che epoca sia, ma dai primi due capitoli mi era sembrato di intendere che non fosse contemporanea e la frase "Non si fosse trovato in quella situazione sarebbe rimasto meravigliato ad osservare quella macchina prodigiosa in grado di muoversi da sola come posseduta, un gingillo meccanico frutto della nuova ingegneria, di quelli comprati per stupire le signore nei loro salotti" mi sembra che la confermi. Serve qualche descrizione in più dello strumento.)
Prima lo fa venire dopo averlo esasperato, poi inizia a frustarlo con un'arma ricoperta di uncini (gli uncini non graffiano si piantano, squarciano e strappano) ok il dolore che può mantenere svegli per un po', ma con una frusta simile sarebbe dovuto collassare al primo impatto o meglio, al primo richiamo dell'arma. Le torture devono infliggere il maggior dolore possibile evitando di far perdere i sensi all'individuo torturato, non subito almeno quindi devono essere calibrate sulla resistenza della vittima. Se qualcuno ti colpisce con una serie di uncini e poi strappa, dubito che si reggerebbe allo shock senza collassare.
Come ti ho detto prima, manca l'empatia con la vittima. Non sono una dallo stomaco delicato, lo splatter e le scene di tortura e sangue mi piacciono molto, ma devono essere ben fatte.
Per quanto riguarda gli aggiornamenti dipende da quello che hai in mente. Ricordati solo che EFP vieta il sadomasochismo e il bondage è consentito solo se non c'è l'elemento sadomaso (tu qui il bondege lo hai usato con il divaricatore, il sadomaso non c'è perché Pio non gode nel farsi torturare...almeno credo).
"Bondage: tag per scene di natura bondage. ATTENZIONE: E' vietato l'elemento sadomaso." cit. (l'ho copiato dagli avvertimenti che ci sono quando si posta il primo capitolo della storia)
Il sangue e le torture vanno bene ma non possono essere fini a se stesse, deve esserci la trama. Il primo capitolo ti era riuscito molto bene, avevi reso in maniera ottimale l'horror e la sua atmosfera. |