Io a quella scena di Saludos amigos non avevo riso molto :3

Quei corti però mi erano piaciuti davvero molto u.u
Non sono gli unici corti che mi ero vista, la Disney ne aveva fatti i diversi! *w*
Ma il povero Pippo maltrattato così tanto non può far ridere molto ;.;

Anche se che ne sono stati davvero molti di corti su i lui e gli hanno fatto cose ben peggiori xD
Tipo quello del sonno oddio alla fine lo scienziato lo picchia sulla nuca D:

Io da piccola avevo il terrore di andare dal dottore dopo aver visto quella scena, ma avevo 3 anni xD

Comunque carina questa idea di scrivere con questo metodo! Mi piace, poi domani leggerò le altre *^*

Fuji.

Salve 😚
Allora Saludos Amigos rientra nella lista di classici che non ho mai visto, ma i corti di Pippo che mandavano alla sera alla tele me li sono visti tutti. E mi piacevano da matti proprio per il narratore che è vero, si rigirava Pippo un po' come voleva. Quindi dico di poter capire abbastanza bene questa storia e forse la stanchezza di Pippo davanti a questo continuo burattinaggio.
Complimenti 😊
Un saluto,
~Ink

Eh già! sono ancora io ù-ù
ma non potevo non recensionare*^*
anche questa è bellissima!! 
p.s. non dubitare del tuo lavoro!

Ti dico solo che sono quasi 30 ore che non dormo e probabilmente domani sarò uno zombie stile Thriller, ma questa recensione te la devo lasciare ora, altrimenti mi sfuggono le parole - che probabilmente perderò comunque ma tantè. Ogni aggiornamento, che io stupidamente non ho commentato, è bellissimo. Con la seconda mi hai uccisa: il prompt utilizzato è perfetto per la situazione descritta, e sei riuscita a farmi simpatizzare per Pinocchio che non è proprio uno dei mie preferiti - odiando io con tutto il cuore le bugie - e considera che qui ero tipo un budino tremolante: Gli restavano solo una stanza fredda, una sedia vuota, il silenzio di un grillo parlante, le lacrime che gli pasticciavano i colori del viso e il suo piccolo cuore di bambino mai nato che si spezzava e si frantumava in mille trucioli di legno e polvere.

E Fantasia! Dannazione la tua storia su Fantasia mi ha strappato il cuore - più di quanto abbia mai fatto quel cortometraggio - e non dire più che è assolutamente banale!  Così come la "fotografia" sul rapporto Timoteo/Dumbo - Moglia quanto posso amarti???
E poi quando ho letto Bambi mi aspettavo un polpettone malinconico sulla morte della madre - e sarò cinica ma io lì non ho pianto, insomma sono altre le morti che traumatizzano Mufasa D: e sono felice del personaggio che hai scelto di rappresentare.
E Goofy nell'ultima drabble è...meraviglioso! Non essere scontenta del tuo lavoro: è perfetto e si sente la sottile malinconia che collega tutta questa raccolta.
Aspetto il prossimo aggiornamento! *__*

Ciao.
Come sempre il tuo stile di scrittura, la tua scelta lessicale e la tua grammatica sono impeccabili.
Devo ammettere di essermi dovuta documentare riguardo il film perché, pur avendone sentito parlare e averlo visto da bambina, non lo ricordavo molto e la cara Wikipedia mi ha dato una profonda mano in questa, per così dire, impresa. In ogni caso il tuo lavoro è stato eccellente e molto carino, penso che ti faccia onore la capacità non comune ad ogni autore di scegliere cortometraggi, film e personaggi non sempre eternamente conosciuti. Comunque, anche questa drabble mi è molto piaciuta. La trovo splendida nella sua semplicità. Un ritratto un po' patetico di un personaggio sfruttato dal suo stesso autore e narratore.
Complimenti, sei stata fantastica e piena di sorprese ancora una volta.
Al prossimo aggiornamento.
Honest

Ma come fai?
Riesci ad entrare nell'anima dei personaggi Disney in un modo molto originale; li rendi adulti.
"Il cowboy (gaucho) era diventato praticamente un altro. E il cowboy (gaucho) era un tipo pacifico, davvero, non s’era neanche sognato di obiettare, di far notare al narratore quanto crudele fosse la cosa."
Non lo so, vorrei vedere quante persone sono riuscite a leggere nel gaucho Goofy tanta tristezza, tanta inadeguatezza. El Gaucho Goofy mi ha sempre fatto molto ridere; adesso invece mi accorgo di quanto sia stata crudele a ridere di lui, della sua tristezza, della sua maliconia per casa sua. Che non è mai stata il Messico.