Che amore a prima lettura questa storia *.*
Dico davvero, così corta, eppure così piena di storia che ho immaginato tutto come in un film, uno di quei film in cui vedi arrancare un autobus malconcio, scendere qualcuno sfatto dal caldo e dalla stanchezza e poi osservi il paesaggio: le montagne, il cielo azzurro senza nuvole, la terra che ti sporca le scarpe e l'insegna del locale in cui entri solo perché, magari, vuoi ripararti dal sole e... pouf! Trovi una sorta di "famiglia" *.*
Sarei davvero curiosa di leggere un continuo della storia di questi due signori e di questa bellissima ragazza, perché secondo me questo come inizio non sarebbe affatto male.
Sono contenta che tu sia tornata e che hai iniziato le pulizie di primavera anticipate :D
Un abbraccio, un bacio e un Buone Feste fatte! <3

Ciao! Ho letto la tua storia tutta d'un fiato e l'ho trovata incredibile, mi sono stupita di trovare solo due recensioni! Ho letto anche il giudizio che ti ha permesso di arrivare seconda al concorso e devo dire che sono pienamente d'accordo! Leggendo il racconto sembrava davvero di trovarsi insieme a Ian e Dee, a correre per quelle strade solitarie...ti sei informata parecchio per quanto riguarda la geografia, la musica e il cinema! :)
Mi è piaciuto tantissimo il personaggio di Dee, è perfetta nel suo essere così ribelle!
L'ho inserita nelle ricordate =)
Baci Kay

Ciao!
Con un po' di pazienza - e durante le pause dallo studio, ahimè! - passo da tutte le altre partcipanti :) E grazie per essere passata da me, tra parentesi. Ti darò una risposta alla recensione carina quanto merita non appena avrò più tempo! :D
Ma parliamo della tua bellissima storia.
Diamine, come mi è piaciuta.
L'ho già detto ad altri e sembrerà una completa idiozia, ma è la verità: molto stupidamente credevo che essendo vincolate dagli stessi requisiti (tutto nell'arco di una notte e tutto rigorosamente ambientato in un anno in particolare) avremmo finito per sfornare storie simili. Che grandissima cavolata!
La prima cosa che devo dire è che trasuda 1955 da tutti i pori! E non sono solo i chiari riferimenti, è anche l'atmosfera polverosa della Route 66 e per i personaggi e per i paesaggi... per tutto! Temo di aver preso una cottarella per il James Dean della storia, tra l'altro :D
La descrizione merita una particolare menzione: immaginifica, splendida, così vera.
La storia, insomma, mi è piaciuta da morire e sono felice di aver partecipato anche per aver potuto leggere un simile capolavoro.
I miei complimenti :D

WS

Dovevo andare a leggere le storie della concorrenza!

:3 Sono contenta di aver letto questa storia, mi ha lasciato una dolce nota sulla lingua - non stavo mangiando cioccolata-
Dee è una pazza, Ian poteva benissimo essere un maniaco! Ahah' ho adorato i loro scambi di parole, soprattutto quelli iniziali.
Per quanto odi i personaggi femminili Dee mi è piaciuta, era molto androgina nei comportamenti e visto la mancanza di una descrizione è semplice pensare a lei come ad una qualsiasi ragazza, magari Dee sono io...
Ian è davvero un bel personaggio, è interessante e carismatico, simpatico e intelligente. E' uno di quei personaggi che vorrei aver creato io, di quelli che si rubano alle pagine di un bel libro. E il suoi nome? E' il mio nome preferito, eggià.
Per non parlare dell'atmosfera anni 50, perfetta e attinente al tema del contest. La rout66 è un'ambientazione fantastica, è storia americata.
La musica?! Uao.
Ci sono dei passaggi davvero molto belli, evocativi:
"Notti come quelle andrebbero conservate dentro barattoli di vetro, nasconderle infondo al più alto pensile della cucina e lasciarle impolverare fin quando non si ha voglia di sognare ad occhi aperti, e respirare le persone che sono rimaste imprigionate nei barattoli, per conservarsi. "

Oppure questo pezzo: 
Ian sbuffò, «c’è storia bambina, dici di stare guardando fuori dal finestrino ma non stai osservando. Come fai a non vedere quella macchina ferma infondo alla valle, quella con i fari accesi?  Ci sono due vecchi innamorati. L’uomo sta cercando di capire che direzione prendere, mentre la moglie gli urla in faccia tutto il suo disappunto. “John te l’avevo detto, queste sono cose pericolose, torniamocene a casa”». 
Mi voltai incuriosita, rimanendo delusa quando non vidi nessuno. «Non c’è nessuna macchina, Ian». 
«E quell’enorme bisonte alla tua sinistra? Sta cercando disperatamente di prendere sonno, ma non ci riesce, il frinio delle cicale gli impedisce di dormire». Scoppiò a ridere, alzando il volume, «quanto amo questa canzone, My baby she’s gone, I’m in misery, Dee guarda che notte».
 Mi ha fatto una strano effetto leggerlo, come se Ian avesse davvero capito il senso della vita.

In poche parole ho davvero apprezzato questa storia,  il secondo posto è davvero meritato e forse, lasciando da parte l'orgoglio, meritavi anche di vincere.
Ti saluto con un sorrido sulle labbra e ti ringrazio per questa storia.
A presto,
                Mid_ (Midori_chan)