Ho poco o nulla da ridire sul piano grammaticale e sintattico. Qualche errore qua e là, ma nulla di esageratamente grave.
Ciò che mi ha colpita negativamente di questa storia è il contenuto.
Apprezzo che tua abbia voluto inserire una vena di originalità in una sezione di EFP dove le storie sembrano tutte noiosamente uguali, ma l'hai fatto non tenendo conto del realismo. Cosa che riguardo un tema delicato come è l'omosessualità, di questi tempi può risultare dannoso, in quanto mette in circolo informazioni inesatte.
Procediamo con ordine; i due protagonisti, Louis e Jane, sono migliori amici e sono omosessuali. Fin qui tutto bene. Poi il lettore si imbatte in una frase a dir poco disgustosa. "Il bello di Louis è che non è il ‘gay checca’. Lui è il maschio alfa. Il ‘gay uomo’, ecco."
Non so se ti sei resa conto di quanto offensiva questa frase sia. Per tua informazione, tutti i gay sono uomini. Gli omosessuali non si dividono in "checche" e "uomini", anzi, non si dividono affatto. Sono persone, e basta. Ci sono omosessuali bruni, biondi, alti, bassi, effeminati o no, ma nessuna di queste caratteristiche è direttamente correlata al loro orientamento sessuale. Senza contare che ti riferisci agli omosessuali con atteggiamenti più marcati evidentemente con disprezzo. "Il bello di Louis è che non è il gay checca". Continuo a rileggerlo e ancora non riesco a credere che qualcuno abbia potuto scrivere coscientemente una cosa simile. "Maschio alfa". Le persone non sono animali da monta. Ricordatelo. "Maschio alfa" è tutto fuorchè un complimento.
"Harry è diventato omosessuale, ed era super mega giga etero". Non si diventa omosessuale nè si diventa eterosessuale. Ci si scopre omosessuale, al massimo. Che si possa cambiare orientamento come si cambiano i calzini è una diceria falsa e dannosa che gli omofobi continuano a sostenere per giustificare il loro odio. Non diamo loro spunti per continuare ad essere degli stronzi ignoranti, perfavore.
Fin qui la stranezza si riscontra solo in alcune frasi. Poi l'episodio in sè si fa surreale.
Il Louis che hai descritto è bisessuale, non gay. Nessun omosessuale bacerebbe qualcuno del sesso opposto tanto per imparare, perchè di solito fa schifo come ad un ragazzo etero farebbe schifo baciare una persona del suo stesso sesso. Ma addirittura Louis ci prende gusto, continua a baciare Jane fino alla fine della storia. E' decisamente surreale.
Tralasciando il comportamento infantile di Jane che se la prende con Louis come se avesse colpa della cotta che Bonnie sembra avere per lui (posso capire la rabbia, ma questa ragazza se la prende col suo migliore amico senza usare un minimo il raziocinio?) il problema del prevedibile finale resta quello che ho citato poco prima. Non si cambia orientamento. Non si è etero, poi gay e poi di nuovo etero. Ripeto, al massimo i due protagonisti avrebbero potuto credere di essere prima eterosessuali, poi omosessuali, per infine scoprire la loro vera natura bisessuale o pansessuale, ma non è così che hai impostato la storia.
Se poi volevi puntare sull'effetto sorpresa, avresti dovuto evitare piccoli dettagli che richiamano decisamente a quella che poi sarà l'intimità sessuale dei due (gli abbracci che dalla descrizione tutto sembrano fuorchè amichevoli, gli slip di pizzo visibili sotto il vestito corto, ecc ecc).
L'ultima incongruenza è il rapporto sessuale tra i due, nelle ultime righe. Louis non era tanto inesperto da non aver mai baciato? E senza alcuna preparazione pratica o teorica, senza evidentemente possedere alcun contraccettivo, come un uomo vissuto (o "maschio alfa", come ti piace definirlo) si lancia nell'amplesso senza remore? Jane, ragazza che si ritiene da moltissimo tempo lesbica, è così vogliosa di essere penetrata da sbottonargli la cintura perfettamente a suo agio? Nemmeno un ragazzo e una ragazza etero sarebbero tanto sicuri di sè durante la loro prima volta, sopratutto la ragazza, essendo la penetrazione un momento invasivo e tutt'altro che portatore di puro piacere, anzi, doloroso, sopratutto se il partner non ha alcuna esperienza. Tutta la controversia che costituisce la storia, che tra l'altro non è stata minimamente approfondita nelle sue conseguenza psicologiche, (capire che il proprio orientamento sia diverso da quello che si è sempre creduto essere comporta una crisi interiore, un duro lavoro di analisi psichica, ed è un processo doloroso e MAI semplice o scontato), si risolve nel banale culmine di tutte le storie dalle quali questa poteva distaccarsi grazie alla sua iniziale originalità.
Per riassumere, un incipit interessante e uno sviluppo davvero deludente e poco maturo. Mi dispiace.
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