Meravigliosa. Semplicemente meravigliosa, non saprei con che altre parole descrivere questa storia: hai scritto un piccolo capolavoro, nel quale riesci a far convivere, con la tua bravura, emozioni contrastanti: gioia, tristezza, malinconia, paura. |
Le delusioni di amore sono difficili da sconfiggere e il primo amore difficilmente si dimentica, anzi: spesso è quello che ti resta più impresso, bollando la tua pelle con un marchio indelebile; è quello che, però, ti porta più a sorridere ripensando al passato, lasciandoti una sensazione di amarezza, ma anche di dolcezza per aver, comunque, vissuto una vita decente. |
L'anoressia è un mostro: ti distrugge, annienta le tue capacità mentali, ti toglie le energie e ti fa sentire debole, un vegetale, incapace di fare qualsiasi cosa e di dire qualsiasi cosa che abbia un senso; è una malattia che ti prosciuga il sangue nelle vene, qualcosa che ti dà l'illusione di stare meglio, ma che, in realtà, ti annienta piano piano, lentamente lentamente, abbattendoti e lasciando di te solo briciole. E' un qualcosa che ho rischiato di sperimentare, perciò mi viene da piangere quando leggo questi tuoi capitoli, anche perché, te l'ho già detto, scrivi dannatamente bene e rende i tuoi personaggi reali. Sei brava, veramente brava. |
No, ragazza, io ti adoro: hai un dono per l'introspezione: giochi con le parole, sei il re della scacchiera e loro sono i tuoi pedoni e tu, perennemente, li mandi all'attacco, stando attenta a non mandarli allo sbaraglio, attuando delle strategie incredibilmente efficaci per vincere, ma, soprattutto, senza riuscire a farti colpire né a ferirti: sei la regina di ciò che scrivi e le parole non hanno la meglio su di te, bensì sei tu che riesci a comandarle, sei tu che decidi dove metterle ed è una buona cosa, perché, troppo spesso, gli scrittori, che si buttano in uno stile di narrazione come questa, tendono a essere dominati da ciò che scrivono, finendo per perdere il centro di ciò che vogliono dire, ma ciò qua non accade e tu riesci a comunicarmi una tristezza infinita con poche, pochissime parole, senza utilizzare troppe descrizioni che appesantirebbero troppo la storia e stancherebbero il lettore: lasci fare tutto al lettore. Sei in grado di farmi sorridere perennemente a ogni capitolo, distruggendomi, però, l'animo, perché, alla fine di ognuno d'esso, troviamo la tristezza, la tristezza per la lontananza in questo caso o, in altri, la tristezza per la situazione di Rebecca, un'anoressica che si sta distruggendo con le sue stesse mani. |
Hai un dono per l'introspezione, un qualcosa che ti porta a saper intrecciare consapevolmente la vita di uno, due, cento personaggi insieme, riuscendo sempre dare un senso a tutto, descrivendo alla perfezione ciò che provano quei personaggi, ciò che sentono, senza cadere in alcun cliché; credo che questo capitolo sia il più bello della storia, perché racchiude sentimenti contrastanti tra loro, ma perennemente presenti nel corpo di un essere umano: l'amore per qualcosa e l'automatica distruzione che conduce l'uomo, che, in questo caso, è rappresentata dalla voglia della ragazza di distruggere tutto, come se non si piacesse per nulla. Le ragazze che soffrono di anoressia sono attratte da un ideale di perfezione e, in questa ragazza, esso è palpabile, è un qualcosa che ti fa urlare di gioia per aver letto questa storia e di tristezza per come racconti crudamente i fatti. Tutto ciò si potrebbe riassumere in poche righe: sei brava, dannatamente brava. |
Capitolo stupendo, veramente. Ho dovuto rileggerlo una seconda volta per poter trovare degli errori grammaticali, perché mi ero immerso a tal punto nella lettura che tutto era passato in secondo piano. |
Questa storia ha una dolcezza primordiale, una dolcezza che si riesce ad assaporare dalle prime righe e che, allo stesso tempo, ti lascia un vuoto dentro, perché l'alone di misticità ti fa venire voglia di saperne di più, di avere più informazioni sui personaggi; ecco, l'unico difetto di questa storia è che ha capitoli veramente corti. |
Premetto che la storia è interessante: c'è un'aura di mistero che avvolge ogni tua parola e che inghiottisce la mia attenzione, evitando che io la perda, ma, allo stesso tempo, quest'ultima rischia di vacillare di fronte ai numerosi errori grammaticali; te ne segnalo alcuni: |
Ho trovato questa storia tra le scelte e, così, ho pensato di commentare. Non mi sbilancio troppo sulla trama, ma posso affermare che ci sono molti errori di grammatica, che ti segnalo: |
e in questo capito viene affrontato il problema della distanza.. |
Caspita, certo che questa Rebecca ha una testa dura!! |
Quindi la ragazza è malata?? |
caspita, questo è la terza parte e io neanche mi sono accorta che sto continuando a scrivere le recensioni.. U.u |
Quindi il famoso appuntamento ero proprio con la ragazza di cui lui era innamorato?? Vero?? U,u |
Ei.. cercavo qualcosa di nuovo da leggere tra le storie scelte.. e ho trovato la tua.. *.* |