Recensioni per
Viola del pensiero
di Valeromanzi

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
14/03/13, ore 18:30

Questa storia mi ha lasciata… come dire? Basita, addirittura sgomenta.
Per tutta la durata della lettura, ho cercato di dare un senso logico alla sequela di stranezze che si stavano susseguendo intorno alla protagonista e, onestamente, mi sono incaponita nella direzione razionale secondo cui Viola fosse un’anima e non una persona in carne ed ossa.
Ho fatto di questa ipotesi la chiave di lettura dell’intero elaborato, sebbene non mi convincesse pienamente.
Mi sono sbagliata e sono felice di esser caduta in errore, perché mai mi sarei aspettata di trovarmi alla presenza di personaggi di una storia; questa rivelazione mi ha colpita e ha conferito al componimento un valore notevole.
Complimenti!
Col senno del poi, ossia con la ritrovata consapevolezza del significato intrinseco della narrazione, posso affermare, senza remora alcuna, che hai descritto magistralmente il senso di caducità degli elementi costituenti la storia che veniva progressivamente cancellata.
La sensazione di labilità e fuggevolezza che ha permeato l’intero componimento, ha toccato il suo apice nel momento in cui Viola ha incontrato l’autore: lì tutto ha avuto un significato preciso e quel che era stato vago ha assunto contorni definiti e si è vestito di concretezza, donando all’opera una vena di tristezza mista ad una consapevole rassegnazione.
Ho trovato molto originale il tuo lavoro ed è stato estremamente interessante leggerlo.
Alla fine, ho sentito l’irrefrenabile impulso ad esigere – per giustizia morale – una nuova vita per i personaggi che l’autore ha dolorosamente ucciso, ma mi rendo conto che tutto questo ha un significato allegorico e, dopo averlo colto e compreso appieno, lo rispetto.
Molto bella questa storia, ti rinnovo i miei complimenti e ringrazio anch’io le ragazzr che ti hanno spinta a scriverlo, perché grazie a te e a loro ho potuto leggere un’opera tanto significativa e di indubbio valore.

Recensore Veterano
08/02/13, ore 19:09

Ok, questo è un piccolo masterpiece.
L'inizio, pur nella sua vividità, faceva sentire, nei panni di Viola, una sensazione di... anestetizzati?
Sensazione che scompare insieme a quella maniglia girata, per addentrarsi nel corridoio affollato di vita.
Da lì in poi, tutti i sensi sono studiati per far risaltare la differenza tra il bianco e nero dell'ambiente e il viola della protagonista.
E poi, beh, il colpo di scena.
Tenero, almeno per chiunque sia stato almeno per una volta autore di qualcosa.
Curiosamente a dirsi, quella "troppa asetticità" l'ho fiutata nel giudizio stesso di quello scrittore.
Non so, mi è sembrata più viva, più colorata se vogliamo, Viola, nata dalla fantasia, che lo scrittore, vittima del suo severo autogiudizio, schiavo della ricerca del racconto perfetto.
E mi fa riflettere su come Viola, se nata da un bambino, avrebbe continuato a vivere, perché i bimbi riescono meglio a partorire fantasie senza preoccuparsi di cancellarle o ricrearle migliori.


Canzone del giorno: "Purple Haze" di Jimi Hendrix

Recensore Veterano
23/01/13, ore 19:53

Questa storia mi ha lasciata secca! O_O scritta benissimo, hai uno stile molto elegante, forse a tratti pesante, ma quello è solo un fattore di miei gusti personali. Ma l'originalità... quella non ti manca affatto! Direi che il colpo di scena ti è riuscito in pieno, e che colpo di scena! Tra tutti quelli che avrei potuto immaginare, questo non ci sarebbe stato neanche se fossi stata sotto droghe allucinogene (non so se si capisce che è un complimento XD). Complimentoni! Hai molte probabilità di vincere il contest, secondo me! Ciao :)

Recensore Master
19/01/13, ore 00:10

"[....] Scese con un leggero balzo e mosse un paio di passi, poi un acuto dolore la costrinse a fermarsi. [....]"
Secondo me in questa frase starebbe meglio cambiare il "poi" con il "ma", non solo perché suona meglio, ma anche per non ripetere la parola "poi" troppe volte.
 
[....]Spostò il suo sguardo verso l’avambraccio destro e osservò l’ago che penzolava al nastro adesivo. A meno di un centimetro di distanza una goccia di sangue segnava il punto in cui era stato infilato sotto la sua pelle.[...]
Ok, qui invece si poteva evitare di concludere la frase mettendo il punto; potevi invece mettere un punto e virgola ( ; ) per staccare le due frasi, tenendole però ugualmente unite. Successivamente, sempre nella stessa frase, suggerirei di mettere una virgola dopo la parola " distanza ".

[....] I suoi occhi seguirono il percorso dei tubicini fino alla flebo e Viola sollevò la mano sinistra per togliere tutti i fili che le erano stati appiccicati addossoIl suo sguardo si posò su un apparecchio che aveva iniziato ad emettere un lungo suono che sapeva di morte. [...] 
Per non ripetere troppe volte il nome " Viola" ti suggerirei di modificare in questo modo la frase, in modo da rendere anche la lettura più scorrevole.  
[...] I suoi occhi seguirono il percorso dei tubicini fino alla flebo, sollevò allora la mano sinistra per togliere tutti i fili che le erano stati appiccicati addosso. La sua attenzione si spostò poi su un apparecchio accanto a lei/sulla sua destra/ alla sua sinistra che aveva iniziato ad emettere un lungo suono che sapeva di morte. [...]

[....] (Con) Gli occhi nuovamente serrati, lasciò che l’udito la guidasse nell’esplorazione di quel luogo sconosciuto. [...]

Questi sono solo alcuni dei consigli che mi sento di esprimere in merito a questa storia. >__<
Nel complesso l'idea di base è davvero carina, ma poteva essere sviluppata meglio.
Ora cercerò di spiegarmi:  X°D
In molte frasi si poteva evitare di rimarcare  il soggetto, ripetendo in modo abbastanza fastidioso il nome " Viola", si sarebbe potuto anzi mettere un sinonimo o un pronome. (Non so se la cosa è voluta o meno, ma secondo il mio gusto personale è risultato eccessivo inserirlo così tante volte.)  
Inoltre i periodi sono risultati essere o troppo lunghi ( Senza nemmeno una pausa " Virgola" ) o troppo corti. ( Troppe pause ( ovvero punti) tra una frase e l'altra.) Puoi ovviare il problema usando i duepunti ( : ) o il punto e virgola ( ; ), che servono (come ho già spiegato in un esempio) per staccare le frasi, tenendole però al contempo unite.
Manca di fluidità, e solo verso la fine ( Ovvero quando compare quello che si scopre essere il creatore di Viola, e lei sta per scomparire.) iniziavo a sentirmi coinvolta. çWç  E si, ammetto che anche a me un po' è dispiaciuto per la povera Viola. >//<
Ora parliamo della nostra protagonista!
Cosa sappiamo di lei? E' evidentemente una ragazza, visto il nome, e dal fatto che l'infermiera le si rivolge con l'appellativo di " Signorina". Ma non viene mai descritta. Nemmeno una volta, se non la sua camicietta da notte lilla. Si risveglia in un ltto di ospedale, con un numero incalcolabile di flebo e cavetti per misurare la pressione e il battito cardiaco. Ma, perché c'è un ma, la domanda sorge spontanea: cosa ci faceva in quell'ospedale? Se era in coma, ( dubito che mettano tutte quelle macchine per controllare il battito cardiaco ad una persona che non lo è. ) come fa a camminare normalmente dopo vari giorni di immobilità? Non dovrebbe come minimo zoppicare un pochetto?

Sinceramente è stato abbastanza faticoso da leggere, ma non è nemmeno la peggiore che si sia imbattuta sul mio cammino. ( Fidati, ho letto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare. E io alcuni anni fa ero dislessica in modo impressionante. Se rileggessi una delle cose che ho scritto in passato, mi rinchiuderei da qualche parte.. ) ;D 

Ti saluto augurandoti un anno pieno di scrittura creativa.
Si vede che ti piace scrivere, e spero che le mie critiche non ti demoralizzino! çWç 
Alla prossima!
Bye Selis.

Recensore Junior
05/01/13, ore 18:49

Eccomi qui, e mi scuso immensamente se non ho trovato del tempo per recensirti prima!
Okay, questo suona male, ma devo scriverlo: grazie per il ringraziamento e per avermi citata all'inizio della storia *-* Sono davvero contentissima che tu abbia deciso di portare avanti questo progetto e scrivere davvero la storia, sarebbe stato un peccato se avessi lasciato vivere Viola soltanto nella tua testa.
Ma venendo al contenuto: hai reso ogni scena in maniera eccezionale, mi sembrava davvero di vedere i personaggi passare davanti a me, di sentire la confusione nelle mie orecchie. Ho davvero apprezzato come e fino a che punto tu sia riuscita a suggestionarmi. Inoltre, quella di saper regalare una visione simultanea di tutti gli elementi della scena attraverso la scrittura è una dote che non tutti posseggono, nonché una caratteristica che sono sempre molto felice di trovare. Rende il lettore più consapevole di quello che sta accadendo, lo porta dentro la storia.
Gli indizi sono nascosti benissimo! Hai fatto un lavoro eccellente, davvero! E la fine fa subito venir voglia di rileggere tutto da capo!
Poi... credo di essermi innamorata del tuo stile di scrittura *-* Non so, mi piace. E tanto.

Complimenti per tutto (per la storia, per lo stile, per l'idea, ecc.) :D
E grazie ancora :)

Ah, e in bocca al lupo per il contest! *finger crossed*

Baci,
Absteria

Nuovo recensore
03/01/13, ore 22:04

è..è.. bellissima! riesci veramente a trasmettere ogni piccola sensazione... Ho veramente "visto" Viola muoversi leggera, silenziosa come un fantasma, tra tutte quelle figure sfocate e monocromatiche, ho sentito dentro di me ogni sua sensazione... soprattutto la sua confusione quando è apparso l'autore!! è veramente bella :D complimenti!!

Recensore Junior
23/12/12, ore 21:12

Trovo l'idea base molto originale e ricalcante perfettamente il tema del contest. Viola si sveglia, ignorando la sua situazione, alzandosi da un lettino d'ospedale. Non si domanda il perchè ma la sua curiosità la guida. La guida ad alzarsi, ad uscire dalla sua stanza che sa di morte, a osservare il viavai delle persone alla reception, la pluralità di caratteri a confronto. Seguendo una barella fino all'obitorio, non si sorprenderà vedendo il corpo di un giovane uomo, steso sul freddo metallo e senza vita. Tornando indietro, inconta colui da cui la sua vita dipende. L'autore della sua curiosità, il fattore della sua situazione. Poco a poco, le parole vengono cancellate e l'autore riporta la pagina Word al suo desolante vuoto iniziale. Nulla è come sembra. I dettagli che sembrano trascurati, almeno fino alla conclusione della storia, diventano motivi per spiegare la decisione dell'uomo che ha deciso di cancellare la vita di Viola, motivi per cui il suo personaggio non dovrebbe essere convincente e frutto di cliché. Il gioco che hai creato genere indecisione fino alla fine, tenendo il lettore sul filo d'un rasoio, attonito ed estasiato allo stesso tempo. Il finale lascia stupiti, ricordandoci quante vite vengono create in una pagina testo e anche quante ne vengono distrutte semplicemente passando una gomma bianca sulle scritte in matita. Pollici in su! IpseDigit